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Liliana Bianchi / Gloria Montagnoli – Mutazione continua del reale
Un ciclo di incisioni di Gloria Montagnoli invaderanno lo spazio dall’alto creando un percorso espositivo nello spazio centrale mentre le opere ad olio di Liliana Bianchi faranno da cornice lungo le pareti
Comunicato stampa
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Da diversi anni coltivano una ricerca parallela ma concettualmente diversa basata su temi opposti. Liliana Bianchi e Gloria Montagnoli tornano ad esporre insieme allo Spazio Zero di Gallarate nella mostra “Mutazione continua del reale” presentando opere dell’ultima produzione. A partire dal 12 novembre 2005 le due autrici gallaratesi si divideranno gli ambienti dello spazio in una esposizione che mette a confronto i lavori anche nell’allestimento. Un ciclo di incisioni di Gloria Montagnoli invaderanno lo spazio dall’alto creando un percorso espositivo nello spazio centrale mentre le opere ad olio di Liliana Bianchi faranno da cornice lungo le pareti.
La poetica di concentra sulla “rappresentazione” del tempo-spazio come memoria e specchio di un mondo psichico interiore. L’una lavora per adeguare la forma alla libertà fluida del pensiero attraverso l’incisione e il modellato; l’altra, con ricerca liberatoria, scioglie i vincoli della realtà nel cromatismo. Ambedue elaborano elementi del proprio codice espressivo attraverso la logica dell’intuizione artistica finalizzata alla “rappresentazione” suggestiva dell’Universo.
Così Silvio Zanella presentava le due sensibilità artistiche «nell’arte di Gloria i due impulsi determinanti non agiscono astrattamente. Operano in simbiosi come filtri di decantazione del rapporto natura-arte. Il contatto con la realtà è costante e insostituibile per questa artista, una realtà tuttavia non superficiale che penetra invece nell’essenza delle cose. [….]. La formazione va rintracciata nel novecento italiano, ma nell’immediato dopoguerra Liliana ha sentito il bisogno di ricostruire il proprio linguaggio su basi più solide identificate prima nel cezannismo e poi nel postcubismo. La sua natura è sempre stata e rimane tuttora naturalista; anzi è meglio dire neonaturalista».
Gloria Montagnoli nasce a Busto Arsizio. Studia a Napoli dove frequenta il Liceo Artistico e Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti con il maestro Paolo Grassi. Dopo una lunga parentesi di insegnamento nelle scuole statali si dedica alla scultura attraverso la lavorazione della terra, alla pittura anche mediante il batik ed alla grafica tramite l’acquaforte. Fa parte del comitato dei Promotori del Premio Nazionale Arti Visive città di Gallarate e dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese. Vive e lavora a Gallarate.
Tra le mostre personali si segnala: Gallarate, Sala Broletto, 1995; Castellanza, Villa Pomini, 1997; Gallarate, Spazio Zero, 2001. Tra le collettive più recenti: “Presepi in ceramica”, Museo della Ceramica, Cerro di Laveno, 2000/2001; “L’arte per la vita”, Palazzina Liberty, Milano, 2001; VI Rassegna artisti varesini, Arsago Seprio, 2001; “Arte e collezionismo. Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese”, Voltorre, Verbania, Tradate, Saronno, 2004-2005.
Liliana Bianchi nasce a Gallarate, dove vive e lavora. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. È stata docente di disegno e storia dell’arte al Liceo Scientifico di Gallarate fino al 1985. Ha diretto la Galleria”Angelo Bianchi” realizzando mostre di grande rilievo, ed è tra i fondatori e promotori del Premio Nazionale Arti Visive città di Gallarate. Dal 1988 è responsabile e docente del laboratorio Arti Visive dell’Università del Melo di Gallarate. Fa parte dell’Associazione Artistica 3A di Gallarate e della Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese. Tra le mostre personali: Gallarate, Sala Broletto, 1995; Castellanza, Villa Pomini, 1997; Caffè Margarita, Gallarate, 1999; Gallarate, Spazio Zero, 2001.
Dal 1950 ad oggi ha partecipato ad oltre 250 mostre collettive organizzate sia da Enti pubblici sia da Associazioni artistiche per rassegne, concorsi e premi ai livelli cittadino, provinciale, regionale, nazionale e internazionale.
La poetica di concentra sulla “rappresentazione” del tempo-spazio come memoria e specchio di un mondo psichico interiore. L’una lavora per adeguare la forma alla libertà fluida del pensiero attraverso l’incisione e il modellato; l’altra, con ricerca liberatoria, scioglie i vincoli della realtà nel cromatismo. Ambedue elaborano elementi del proprio codice espressivo attraverso la logica dell’intuizione artistica finalizzata alla “rappresentazione” suggestiva dell’Universo.
Così Silvio Zanella presentava le due sensibilità artistiche «nell’arte di Gloria i due impulsi determinanti non agiscono astrattamente. Operano in simbiosi come filtri di decantazione del rapporto natura-arte. Il contatto con la realtà è costante e insostituibile per questa artista, una realtà tuttavia non superficiale che penetra invece nell’essenza delle cose. [….]. La formazione va rintracciata nel novecento italiano, ma nell’immediato dopoguerra Liliana ha sentito il bisogno di ricostruire il proprio linguaggio su basi più solide identificate prima nel cezannismo e poi nel postcubismo. La sua natura è sempre stata e rimane tuttora naturalista; anzi è meglio dire neonaturalista».
Gloria Montagnoli nasce a Busto Arsizio. Studia a Napoli dove frequenta il Liceo Artistico e Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti con il maestro Paolo Grassi. Dopo una lunga parentesi di insegnamento nelle scuole statali si dedica alla scultura attraverso la lavorazione della terra, alla pittura anche mediante il batik ed alla grafica tramite l’acquaforte. Fa parte del comitato dei Promotori del Premio Nazionale Arti Visive città di Gallarate e dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese. Vive e lavora a Gallarate.
Tra le mostre personali si segnala: Gallarate, Sala Broletto, 1995; Castellanza, Villa Pomini, 1997; Gallarate, Spazio Zero, 2001. Tra le collettive più recenti: “Presepi in ceramica”, Museo della Ceramica, Cerro di Laveno, 2000/2001; “L’arte per la vita”, Palazzina Liberty, Milano, 2001; VI Rassegna artisti varesini, Arsago Seprio, 2001; “Arte e collezionismo. Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese”, Voltorre, Verbania, Tradate, Saronno, 2004-2005.
Liliana Bianchi nasce a Gallarate, dove vive e lavora. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. È stata docente di disegno e storia dell’arte al Liceo Scientifico di Gallarate fino al 1985. Ha diretto la Galleria”Angelo Bianchi” realizzando mostre di grande rilievo, ed è tra i fondatori e promotori del Premio Nazionale Arti Visive città di Gallarate. Dal 1988 è responsabile e docente del laboratorio Arti Visive dell’Università del Melo di Gallarate. Fa parte dell’Associazione Artistica 3A di Gallarate e della Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese. Tra le mostre personali: Gallarate, Sala Broletto, 1995; Castellanza, Villa Pomini, 1997; Caffè Margarita, Gallarate, 1999; Gallarate, Spazio Zero, 2001.
Dal 1950 ad oggi ha partecipato ad oltre 250 mostre collettive organizzate sia da Enti pubblici sia da Associazioni artistiche per rassegne, concorsi e premi ai livelli cittadino, provinciale, regionale, nazionale e internazionale.
12
novembre 2005
Liliana Bianchi / Gloria Montagnoli – Mutazione continua del reale
Dal 12 al 27 novembre 2005
arte contemporanea
Location
SPAZIO ZERO
Gallarate, Via Scipione Ronchetti, 6, (Varese)
Gallarate, Via Scipione Ronchetti, 6, (Varese)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16.30-19, domenica 10-12 e 16.30-19
Vernissage
12 Novembre 2005, ore 18
Ufficio stampa
METAMUSA
Autore