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Lilli Doriguzzi / Vincenzo Casali – Venezia e altro
Inconsapevolmente i due artisti, entrambi non nati ma residenti a Venezia, hanno portato avanti nell’ultimo periodo un lavoro sulla città lagunare.
Comunicato stampa
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Inconsapevolmente i due artisti, entrambi non nati ma residenti a Venezia, hanno portato avanti nell'ultimo periodo un lavoro sulla città lagunare.
L'idea di questo connubio e della mostra proviene dalla gallerista che visitando i rispettivi studi si è resa conto di quanto l'ultima produzione artistica della Doriguzzi potesse dialogare con il lavoro di Casali.
Entrambi giocano sulle parole che sono evocatrici del luogo, e per entrambi in questo caso il luogo è Venezia. Lilli lavorando con il vetro, interpreta una condizione di svuotamento di risorse e di idee attraverso la trasparenza del materiale. La sua parola Venezia, è messa lì in galleria, ripetuta in grandezze diverse, ma sempre graficamente uguale, appoggiata su scatole di polistirolo. Questa scritta di vetro, materia - simbolo di una città che fatica a procedere oltre la mentalità sterile del qui ed ora, si carica, svuotandoli, di tutti gli stereotipi. Una parola - luogo, svuotata di senso, alla portata di tutti e verso tutti indifferente.
Cecio Casali invece lavora cancellando. Parte da una mappa geografica, poi la ricopre di colore e lascia trasparire solo i nomi dei luoghi per lui significativi.
In questo caso la mappa è gigante ed è una mappa di Venezia. Un enorme monochrome attraversato da linee tracciate con criterio arbitrario, che connettono luoghi della sua personale esperienza.
Le parti che restano escluse dalla cancellatura stabiliscono tra loro una relazione particolare. Per ritrovare il proprio personale orizzonte, in queste mappa dove quasi tutto è scomparso, è necessario ripassare il proprio vissuto e ristabilire un'ulteriore relazione con quanto è rimasto scritto. Per fare questo va speso del tempo, generalmente breve ma intenso perché è il tempo del ri-conoscimento.
L'idea di questo connubio e della mostra proviene dalla gallerista che visitando i rispettivi studi si è resa conto di quanto l'ultima produzione artistica della Doriguzzi potesse dialogare con il lavoro di Casali.
Entrambi giocano sulle parole che sono evocatrici del luogo, e per entrambi in questo caso il luogo è Venezia. Lilli lavorando con il vetro, interpreta una condizione di svuotamento di risorse e di idee attraverso la trasparenza del materiale. La sua parola Venezia, è messa lì in galleria, ripetuta in grandezze diverse, ma sempre graficamente uguale, appoggiata su scatole di polistirolo. Questa scritta di vetro, materia - simbolo di una città che fatica a procedere oltre la mentalità sterile del qui ed ora, si carica, svuotandoli, di tutti gli stereotipi. Una parola - luogo, svuotata di senso, alla portata di tutti e verso tutti indifferente.
Cecio Casali invece lavora cancellando. Parte da una mappa geografica, poi la ricopre di colore e lascia trasparire solo i nomi dei luoghi per lui significativi.
In questo caso la mappa è gigante ed è una mappa di Venezia. Un enorme monochrome attraversato da linee tracciate con criterio arbitrario, che connettono luoghi della sua personale esperienza.
Le parti che restano escluse dalla cancellatura stabiliscono tra loro una relazione particolare. Per ritrovare il proprio personale orizzonte, in queste mappa dove quasi tutto è scomparso, è necessario ripassare il proprio vissuto e ristabilire un'ulteriore relazione con quanto è rimasto scritto. Per fare questo va speso del tempo, generalmente breve ma intenso perché è il tempo del ri-conoscimento.
09
aprile 2005
Lilli Doriguzzi / Vincenzo Casali – Venezia e altro
Dal 09 al 28 aprile 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA MICHELA RIZZO PROJECT ROOM
Venezia, Calle Degli Albanesi, 4254, (Venezia)
Venezia, Calle Degli Albanesi, 4254, (Venezia)
Orario di apertura
martedì 10-12.30, da martedì a sabato 16.30-19.30, e su appuntamento
Vernissage
9 Aprile 2005, ore 18,30
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