Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
L’illusione dell’infinito. Enio D’Incecco retrospettiva artistica
L’evento vuole rendere omaggio a Enio D’Incecco (Pescara, 1937-2016), artista d’origine abruzzese ma marchigiano d’adozione che per oltre venti anni ha vissuto ad Arcevia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’illusione dell’infinito. Enio D’Incecco retrospettiva artistica
Centro Culturale San Francesco, Arcevia, 1 luglio - 3 settembre 2017
Sabato 1° luglio ad Arcevia, presso il Centro culturale San Francesco, alle ore 18.00, sarà
inaugurata la mostra L’illusione dell’infinito. Enio D’Incecco retrospettiva artistica.
L’evento vuole rendere omaggio a Enio D’Incecco (Pescara, 1937-2016), artista d’origine
abruzzese ma marchigiano d’adozione che per oltre venti anni ha vissuto ad Arcevia.
D’Incecco inizia a dipingere alla metà degli anni cinquanta con uno stile impressionista che vira
precocemente verso l’informale. Dopo un soggiorno nello studio bolognese di Giorgio Morandi, che
per primo ne aveva notato le potenzialità, produce opere in cui il colore viene steso con tratto
istintivo, ottenendogli partecipazioni alle più prestigiose manifestazioni e i primi riconoscimenti.
Nel 1961 diventa insegnante nel Liceo Artistico della sua città, chiamato da Giuseppe Mistioni, uno
degli iniziatori dell’astrattismo in Abruzzo. Negli anni sessanta il suo stile virerà sempre più verso
la ricerca segnica e la plasticità materica. Caratteristica di questa fase è la forma ad “8”, che
D’Incecco riproduce infinite volte. Qui la poetica informale incontra la filosofia zen, portandolo a
comporre esperienze modulari cariche di ambiguità tridimensionale.
L’incontro col maestro della scultura informale Edgardo Mannucci influirà profondamente sulla sua
vita. Ne sposa la figlia Cristina e nel 1975 si trasferiscono a vivere in Arcevia, in casa Mannucci.
Per molti anni la produzione di D’Incecco si fa più rarefatta per gli impegni scolastici e per l’attiva
collaborazione artistica al fianco del suocero. Riprende la propria ricerca alla fine degli anni
novanta, con applicazioni sempre più materiche che trovano espressione nell’utilizzo delle sabbie.
In mostra si possono ammirare anche numerosi disegni in cui, accanto a soggetti che potremmo
definire neomanieristi, trova spazio la passione per una sorta di natura morta paesaggistica. Scorci e
vedute di monumenti del territorio arceviese si alternano a quelli dell’amato Abruzzo, per
concludersi con alcuni esperimenti di Natività.
Ritenuto per giudizio concorde della critica un significativo esponente della Scuola Artistica
Pescarese, oggi per la prima volta si prova a mettere a fuoco l’intero percorso artistico di Enio
D’Incecco.
L’evento è organizzato in collaborazione tra l’Avis di Arcevia (in occasione del suo 70°
anniversario) e il Comune di Arcevia, con il contributo del C.A.F. nazionale del lavoro. La mostra è
curata da Lucio Tribellini e Barbara D’Incecco.
Centro Culturale San Francesco, Arcevia, 1 luglio - 3 settembre 2017
Sabato 1° luglio ad Arcevia, presso il Centro culturale San Francesco, alle ore 18.00, sarà
inaugurata la mostra L’illusione dell’infinito. Enio D’Incecco retrospettiva artistica.
L’evento vuole rendere omaggio a Enio D’Incecco (Pescara, 1937-2016), artista d’origine
abruzzese ma marchigiano d’adozione che per oltre venti anni ha vissuto ad Arcevia.
D’Incecco inizia a dipingere alla metà degli anni cinquanta con uno stile impressionista che vira
precocemente verso l’informale. Dopo un soggiorno nello studio bolognese di Giorgio Morandi, che
per primo ne aveva notato le potenzialità, produce opere in cui il colore viene steso con tratto
istintivo, ottenendogli partecipazioni alle più prestigiose manifestazioni e i primi riconoscimenti.
Nel 1961 diventa insegnante nel Liceo Artistico della sua città, chiamato da Giuseppe Mistioni, uno
degli iniziatori dell’astrattismo in Abruzzo. Negli anni sessanta il suo stile virerà sempre più verso
la ricerca segnica e la plasticità materica. Caratteristica di questa fase è la forma ad “8”, che
D’Incecco riproduce infinite volte. Qui la poetica informale incontra la filosofia zen, portandolo a
comporre esperienze modulari cariche di ambiguità tridimensionale.
L’incontro col maestro della scultura informale Edgardo Mannucci influirà profondamente sulla sua
vita. Ne sposa la figlia Cristina e nel 1975 si trasferiscono a vivere in Arcevia, in casa Mannucci.
Per molti anni la produzione di D’Incecco si fa più rarefatta per gli impegni scolastici e per l’attiva
collaborazione artistica al fianco del suocero. Riprende la propria ricerca alla fine degli anni
novanta, con applicazioni sempre più materiche che trovano espressione nell’utilizzo delle sabbie.
In mostra si possono ammirare anche numerosi disegni in cui, accanto a soggetti che potremmo
definire neomanieristi, trova spazio la passione per una sorta di natura morta paesaggistica. Scorci e
vedute di monumenti del territorio arceviese si alternano a quelli dell’amato Abruzzo, per
concludersi con alcuni esperimenti di Natività.
Ritenuto per giudizio concorde della critica un significativo esponente della Scuola Artistica
Pescarese, oggi per la prima volta si prova a mettere a fuoco l’intero percorso artistico di Enio
D’Incecco.
L’evento è organizzato in collaborazione tra l’Avis di Arcevia (in occasione del suo 70°
anniversario) e il Comune di Arcevia, con il contributo del C.A.F. nazionale del lavoro. La mostra è
curata da Lucio Tribellini e Barbara D’Incecco.
01
luglio 2017
L’illusione dell’infinito. Enio D’Incecco retrospettiva artistica
Dal primo luglio al 10 settembre 2017
arte contemporanea
Location
CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO
Arcevia, Corso Mazzini, (Ancona)
Arcevia, Corso Mazzini, (Ancona)
Vernissage
1 Luglio 2017, ore 18
Autore
Curatore
Non ho visto la mostra di tuo papà ma i miei genitori erano amici intimi di Edgardo e di Quirino. Sono Laura Laureati. Ti abbraccio e mi piacerebbe rivederti. Ti ho conosciuta bambina