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Lily van der Stokker – Furniture Project
Il progetto, un gruppo di mobili disegnati da Leo Krol e rivestiti di sei differenti patterns di Lily van der Stokker, rispecchia in modo inconfondibile l’irriverenza che contraddistingue l’artista
Comunicato stampa
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La galleria francesca kaufmann presenta per la prima volta in Italia, in occasione del Salone del Mobile di Milano, ‘furniture project’ di Lily van der Stokker.
L’artista, nata a Hertogenbosch nel 1954, vive e lavora tra Amsterdam e New York.
Il progetto, un gruppo di mobili disegnati da Leo Krol e rivestiti di sei differenti patterns di Lily van der Stokker, rispecchia in modo inconfondibile l’irriverenza che contraddistingue l'artista, poiché si tratta di ‘oggetti d’arredo’ in contrasto con il design e di opere d’arte in contrasto con l’arte stessa.
Fedele per oltre trent’anni alla pittura murale, Lily van der Stokker si è sempre confrontata con questo genere che tende, in forza di uno status formale incerto e provvisorio, a disturbare l’osservatore. L’artista rivela così la tensione costante verso una poetica del “politically incorrect”, mettendo in discussione la natura stessa dell’arte e quei concetti secondo i quali un’opera è considerata tale.
Fin dai suoi primi wall paintings, che ricordano disegni infantili, Lily van der Stokker si è indirizzata verso un’arte che “colpisse più il cuore che la mente”, arrivando a creare pezzi grandiosi, come il “Pink Building” di Hannover, un edificio interamente ricoperto da un pattern floreale, commissionato da Kasper Koning per l’Expo 2000. Attraverso un tocco volutamente inatteso, Lily van der Stokker è spinta dalla volontà di ‘ricoprire’ l'interezza della vita umana e la semplice quotidianità. Significativa a questo proposito la sua prima mostra presso la galleria francesca kaufmann, nel 2002, in occasione della quale l’artista aveva decorato l'intero ambiente con i suoi patterns multicolori, tesi a oltrepassare lo spazio comune verso la ricerca di una nuova dimensione.
Contemporaneamente l’artista ha indirizzato la sua ricerca verso lavori capaci di entrare a far parte dell’architettura circostante, dialogando con lo spazio e interagendo con lo spettatore. I divani, le sedie, le scatole, che sono parte dei suoi wall painting recenti, resi pezzi unici da un inconfondibile tocco decorativo e finalizzati al puro piacere visivo, invitano lo spettatore a sedersi, rilassarsi e farsi sedurre da un’arte esuberante che gioca con l’allegria e l’ironia. Proprio in questa volontà di attrarre il pubblico si legge la premessa che ha portato alla creazione del suo ‘furniture project’, un insieme di mobili che mantiene il carattere infantile/decorativo e esplora allo stesso tempo nuove prospettive.
L’artista in occasione del suo progetto speciale presenta un'ipotesi di arredamento che innesca un nuovo dialogo con lo spazio, un’originale alternativa al comune concetto di mobile, considerato solitamente come sintesi di forma e decor. Semplici tavoli e sedie acquistano un aspetto distante dall'abituale: la decorazione, volutamente infantile, richiama alla mente l’arredo di un asilo, ribaltando così le regole del tradizionale codice estetico e introducendoci in un mondo sovversivo carico di esuberanza, armonia e colore.
La galleria francesca kaufmann ospiterà la mostra personale di Lily van der Stokker in apertura della stagione autunnale 2005.
L’artista, nata a Hertogenbosch nel 1954, vive e lavora tra Amsterdam e New York.
Il progetto, un gruppo di mobili disegnati da Leo Krol e rivestiti di sei differenti patterns di Lily van der Stokker, rispecchia in modo inconfondibile l’irriverenza che contraddistingue l'artista, poiché si tratta di ‘oggetti d’arredo’ in contrasto con il design e di opere d’arte in contrasto con l’arte stessa.
Fedele per oltre trent’anni alla pittura murale, Lily van der Stokker si è sempre confrontata con questo genere che tende, in forza di uno status formale incerto e provvisorio, a disturbare l’osservatore. L’artista rivela così la tensione costante verso una poetica del “politically incorrect”, mettendo in discussione la natura stessa dell’arte e quei concetti secondo i quali un’opera è considerata tale.
Fin dai suoi primi wall paintings, che ricordano disegni infantili, Lily van der Stokker si è indirizzata verso un’arte che “colpisse più il cuore che la mente”, arrivando a creare pezzi grandiosi, come il “Pink Building” di Hannover, un edificio interamente ricoperto da un pattern floreale, commissionato da Kasper Koning per l’Expo 2000. Attraverso un tocco volutamente inatteso, Lily van der Stokker è spinta dalla volontà di ‘ricoprire’ l'interezza della vita umana e la semplice quotidianità. Significativa a questo proposito la sua prima mostra presso la galleria francesca kaufmann, nel 2002, in occasione della quale l’artista aveva decorato l'intero ambiente con i suoi patterns multicolori, tesi a oltrepassare lo spazio comune verso la ricerca di una nuova dimensione.
Contemporaneamente l’artista ha indirizzato la sua ricerca verso lavori capaci di entrare a far parte dell’architettura circostante, dialogando con lo spazio e interagendo con lo spettatore. I divani, le sedie, le scatole, che sono parte dei suoi wall painting recenti, resi pezzi unici da un inconfondibile tocco decorativo e finalizzati al puro piacere visivo, invitano lo spettatore a sedersi, rilassarsi e farsi sedurre da un’arte esuberante che gioca con l’allegria e l’ironia. Proprio in questa volontà di attrarre il pubblico si legge la premessa che ha portato alla creazione del suo ‘furniture project’, un insieme di mobili che mantiene il carattere infantile/decorativo e esplora allo stesso tempo nuove prospettive.
L’artista in occasione del suo progetto speciale presenta un'ipotesi di arredamento che innesca un nuovo dialogo con lo spazio, un’originale alternativa al comune concetto di mobile, considerato solitamente come sintesi di forma e decor. Semplici tavoli e sedie acquistano un aspetto distante dall'abituale: la decorazione, volutamente infantile, richiama alla mente l’arredo di un asilo, ribaltando così le regole del tradizionale codice estetico e introducendoci in un mondo sovversivo carico di esuberanza, armonia e colore.
La galleria francesca kaufmann ospiterà la mostra personale di Lily van der Stokker in apertura della stagione autunnale 2005.
31
marzo 2005
Lily van der Stokker – Furniture Project
Dal 31 marzo al 18 aprile 2005
design
Location
KAUFMANN REPETTO
Milano, Via Di Porta Tenaglia, 7, (Milano)
Milano, Via Di Porta Tenaglia, 7, (Milano)
Vernissage
31 Marzo 2005, ore 19
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