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Limited editions. Edizioni numerate 1970 – 2008
Opere in edizione limitata dagli anni 70 ad oggi. Tanti artisti internazionali, un unico tema: l’opera d’arte e la sua riproducibilità…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura il 29 Aprile alla Galleria Alessandra Bonomo la collettiva Limited editions. Opere in edizione limitata di Boetti, Beuys, Burgin, Dine, Fulton, Havekost, Hirst, Hume, Marden, Paolini, Quinn, Sandback, Schifano, Tremlett, Tuttle, Whiteread.
In questa mostra, una serie di opere in edizione limitata. Artisti diversi, ma un unico tema: il lavoro d’arte e la sua riproducibilità.
Come un libro prezioso, o un gioiello raro, un’opera d’arte contemporanea può essere replicata. Una di cinque, dieci, cento… Molte opere vengono realizzate in più di un esemplare, come le foto dei grandi artisti, o le sculture in bronzo, che vengono prodotte sempre in almeno tre copie. Si potrebbero citare tanti esempi per dimostrare che la serialità non riduce affatto l’unicità dell’opera d’arte. Questa permette di apprezzare la stessa opera contemporaneamente in luoghi diversi, magari da parti opposte del mondo. In questo modo non solo non viene sminuito il valore dell’immagine, ma questa diventa icona. Basti pensare ad Andy Warhol, che ha voluto realizzare molti dei suoi lavori più importanti come serigrafie, proprio per rendere l’opera riconoscibile, un’icona, appunto, dimostrando in modo esemplare che serialità e magia possono convivere.
In mostra, le demolizioni di Rachel Whiteread ed Eberhard Havekost, i Fiction Film di Victor Burgin, i Self di Marc Quinn e molte altre edizioni numerate di artisti inglesi (Hirst, Fulton, Tremlett), americani (Dine), italiani (Paolini, Boetti, Schifano).
In questa mostra, una serie di opere in edizione limitata. Artisti diversi, ma un unico tema: il lavoro d’arte e la sua riproducibilità.
Come un libro prezioso, o un gioiello raro, un’opera d’arte contemporanea può essere replicata. Una di cinque, dieci, cento… Molte opere vengono realizzate in più di un esemplare, come le foto dei grandi artisti, o le sculture in bronzo, che vengono prodotte sempre in almeno tre copie. Si potrebbero citare tanti esempi per dimostrare che la serialità non riduce affatto l’unicità dell’opera d’arte. Questa permette di apprezzare la stessa opera contemporaneamente in luoghi diversi, magari da parti opposte del mondo. In questo modo non solo non viene sminuito il valore dell’immagine, ma questa diventa icona. Basti pensare ad Andy Warhol, che ha voluto realizzare molti dei suoi lavori più importanti come serigrafie, proprio per rendere l’opera riconoscibile, un’icona, appunto, dimostrando in modo esemplare che serialità e magia possono convivere.
In mostra, le demolizioni di Rachel Whiteread ed Eberhard Havekost, i Fiction Film di Victor Burgin, i Self di Marc Quinn e molte altre edizioni numerate di artisti inglesi (Hirst, Fulton, Tremlett), americani (Dine), italiani (Paolini, Boetti, Schifano).
29
aprile 2008
Limited editions. Edizioni numerate 1970 – 2008
Dal 29 aprile al 25 maggio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALESSANDRA BONOMO
Roma, Via del Gesù, 62, (Roma)
Roma, Via del Gesù, 62, (Roma)
Orario di apertura
lunedì-sabato 15.00-19.00
Vernissage
29 Aprile 2008, 19.00
Autore