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L’immaginario e il sogno
antologica del Circolo Fotografico La Gondola
Comunicato stampa
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Composta da sessanta scatti, in bianco e nero e a colori,comprende immagini degli attuali soci nonché una selezione tratta dall’Archivio Storico del Circolo; ne scaturisce un’antologica che propone, attraverso i cinquantasette anni di vita della Gondola, una articolata riflessione su una delle possibilità più suggestive della fotografia quella cioè di introdurci, ferma restando la descrizione fedele della realtà, in una dimensione immaginaria e onirica.
Per molto tempo questa facoltà rimase inespressa o non sufficientemente approfondita poichè alla fotografia, dalla fine dell‘ ‘800 sino agli anni ’50 in concomitanza con la larga diffusione della stampa quotidiana e periodica, si richiese soprattutto di catturare la realtà e di dare conto dei fatti narrati attraverso la sua presunta imparzialità.
Non a caso il suo apogeo e la definitiva consacrazione quale “medium” di massa coincise con le fortune dei grandi periodici - “ Life”e “ Time” negli Stati Uniti , “ Berliner Illustrierte” e “ Vu” in Europa - mentre la figura del fotoreporter assumeva contorni epici e leggendari.
Con il declino del reportage soppiantato dall’informazione televisiva si accentuò la riflessione sulla capacità della fotografia di aderire alla realtà oggettiva ; ci si rese conto che quella raffigurata nell’inquadratura, ripresa da un unico punto di osservazione in un determinato momento e con una specifica illuminazione non coincideva con la realtà percepita dai sensi.
Si prese gradualmente coscienza di una crescente divaricazione fra sguardo umano e sguardo fotografico; quest’ultimo è in grado di conferire ulteriori significati, di andar oltre la mera registrazione dei fatti per introdurre chi guarda in un ambito di incertezza e di ambiguità dove l’esperienza quotidiana non trova più riferimenti pur rimanendo intatte e riconoscibili le connotazioni della realtà.
Viene a costituirsi una nuova dimensione dove lo spettatore, non più vincolato ad un messaggio morale ed estetico perentorio quanto indiscutibile, può addentrarsi in un territorio oltre l’immagine di cui stabilire i percorsi e prefigurare le molteplici soluzioni.
Questa fotografia non ha più la funzione sociale e documentaria dell’età del reportage ma interpreta il progressivo distacco del vedere collettivo dalle certezze dell’arte e dell’affievolirsi del dialogo fra questa e la società man mano che le nuove correnti espressive, a partire dall’informale, prendono il sopravvento.
Liberata della sua funzione informativa, la fotografia può perciò dar conto della sua possibile artificiosità e dell’inganno che talvolta, suo tramite, è possibile perpetrare; al tempo stesso, essa può introdurci in una dimensione di sogno dove ogni oggetto e ogni situazione,anche la più banale e quotidiana, possono assumere nuovi ruoli e insospettabili quanto inattesi significati.
Compito di questa mostra è quello di evidenziare questa progressivo orientamento che a dispetto dei decenni e della naturale evoluzione del pensiero fotografico appare rintracciabile sin dalla fondazione del Circolo a partire da Paolo Monti, eclettico anticipatore della moderna fotografia italiana. Sarà anche interessante osservare come i fotografi della Gondola pur nel rispetto delle loro preferenze stilistiche riescano a interpretare questa affascinante tematica e nel contempo a rimanere fedeli a quella tradizione di qualità e rigore estetico da sempre caratteristiche salienti del sodalizio veneziano.
Espongono
I Soci attuali : Enrico “Gigi” Bacci, Francesco Barasciutti, Piergiorgio Bonassin, Aldo Brandolisio, Lorenzo Bullo, Pierocarlo N, Paola Casanova, Ezio De Vecchi, Lisa Ferro, Gianfranco Giantin, Giovanni Manisi, Manfredo Manfroi, Mario Mazziol, Sergio Moro, Giorgio Nicolini, Stefano Pandiani, Alessandro Poniz, Sandro Righetto, David Salvadori, Massimo Stefanutti, Fabrizio Uliana,
Dall’Archivio Storico: Gianni Berengo Gardin, Carlo Bevilacqua, Franco Bianchi, Gino Bolognini, Mario Bontuoni, Mario Bonzuan, Stefano Boscolo, Elio Ciol, Sergio Del Pero, Alberto Favaretto, Ferruccio Ferroni, Riccardo Gasparotto, Federico Gasparotto, Giorgio Giacobbi, Carlo Mantovani, Gustavo Millozzi, Fulvio Roiter, Bruno Rosso, Vito Vecellio
Per molto tempo questa facoltà rimase inespressa o non sufficientemente approfondita poichè alla fotografia, dalla fine dell‘ ‘800 sino agli anni ’50 in concomitanza con la larga diffusione della stampa quotidiana e periodica, si richiese soprattutto di catturare la realtà e di dare conto dei fatti narrati attraverso la sua presunta imparzialità.
Non a caso il suo apogeo e la definitiva consacrazione quale “medium” di massa coincise con le fortune dei grandi periodici - “ Life”e “ Time” negli Stati Uniti , “ Berliner Illustrierte” e “ Vu” in Europa - mentre la figura del fotoreporter assumeva contorni epici e leggendari.
Con il declino del reportage soppiantato dall’informazione televisiva si accentuò la riflessione sulla capacità della fotografia di aderire alla realtà oggettiva ; ci si rese conto che quella raffigurata nell’inquadratura, ripresa da un unico punto di osservazione in un determinato momento e con una specifica illuminazione non coincideva con la realtà percepita dai sensi.
Si prese gradualmente coscienza di una crescente divaricazione fra sguardo umano e sguardo fotografico; quest’ultimo è in grado di conferire ulteriori significati, di andar oltre la mera registrazione dei fatti per introdurre chi guarda in un ambito di incertezza e di ambiguità dove l’esperienza quotidiana non trova più riferimenti pur rimanendo intatte e riconoscibili le connotazioni della realtà.
Viene a costituirsi una nuova dimensione dove lo spettatore, non più vincolato ad un messaggio morale ed estetico perentorio quanto indiscutibile, può addentrarsi in un territorio oltre l’immagine di cui stabilire i percorsi e prefigurare le molteplici soluzioni.
Questa fotografia non ha più la funzione sociale e documentaria dell’età del reportage ma interpreta il progressivo distacco del vedere collettivo dalle certezze dell’arte e dell’affievolirsi del dialogo fra questa e la società man mano che le nuove correnti espressive, a partire dall’informale, prendono il sopravvento.
Liberata della sua funzione informativa, la fotografia può perciò dar conto della sua possibile artificiosità e dell’inganno che talvolta, suo tramite, è possibile perpetrare; al tempo stesso, essa può introdurci in una dimensione di sogno dove ogni oggetto e ogni situazione,anche la più banale e quotidiana, possono assumere nuovi ruoli e insospettabili quanto inattesi significati.
Compito di questa mostra è quello di evidenziare questa progressivo orientamento che a dispetto dei decenni e della naturale evoluzione del pensiero fotografico appare rintracciabile sin dalla fondazione del Circolo a partire da Paolo Monti, eclettico anticipatore della moderna fotografia italiana. Sarà anche interessante osservare come i fotografi della Gondola pur nel rispetto delle loro preferenze stilistiche riescano a interpretare questa affascinante tematica e nel contempo a rimanere fedeli a quella tradizione di qualità e rigore estetico da sempre caratteristiche salienti del sodalizio veneziano.
Espongono
I Soci attuali : Enrico “Gigi” Bacci, Francesco Barasciutti, Piergiorgio Bonassin, Aldo Brandolisio, Lorenzo Bullo, Pierocarlo N, Paola Casanova, Ezio De Vecchi, Lisa Ferro, Gianfranco Giantin, Giovanni Manisi, Manfredo Manfroi, Mario Mazziol, Sergio Moro, Giorgio Nicolini, Stefano Pandiani, Alessandro Poniz, Sandro Righetto, David Salvadori, Massimo Stefanutti, Fabrizio Uliana,
Dall’Archivio Storico: Gianni Berengo Gardin, Carlo Bevilacqua, Franco Bianchi, Gino Bolognini, Mario Bontuoni, Mario Bonzuan, Stefano Boscolo, Elio Ciol, Sergio Del Pero, Alberto Favaretto, Ferruccio Ferroni, Riccardo Gasparotto, Federico Gasparotto, Giorgio Giacobbi, Carlo Mantovani, Gustavo Millozzi, Fulvio Roiter, Bruno Rosso, Vito Vecellio
20
maggio 2005
L’immaginario e il sogno
Dal 20 maggio all'otto giugno 2005
fotografia
Location
CARIVE – CASSA DI RISPARMIO DI VENEZIA
Venezia, Campo San Luca, (Venezia)
Venezia, Campo San Luca, (Venezia)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì h. 8.30/13.30 – 14.45/15.45
Vernissage
20 Maggio 2005, ore 18
Sito web
www.cflagondola.it
Autore