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L’immagine delle ville medicee: le lunette dell’Utens alla Petraia
In molti testi di storia dell’arte, soprattutto queli relativi ai secoli XV-XVIII, compaiono spesso immagini d’epoca delle ville medicee. Sono le vedute “a volo d’uccello” dei possedimenti del granduca Ferdinando I de’ Medici dipinte dal pittore fiammingo Giusto (Iustus van) Utens a cavallo tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. Pur essendo di proprietà statale (come risulta dall’invcntario del 1890), fino all’ottobre 2010 le 14 lunette dipinte erano visibili nel museo civico “Firenze com’era”, creato nel 1909; il recente smantellamento del museo storico topografico della città – per far spazio al “Progetto Grandi Oblate” – ha permesso il rientro in ambito statale dei dipinti, cui ha fatto immediatamente seguito la decisione di destinarle a una delle cinque ville medicee di competenza del Polo Museale Fiorentino, tutte raffigurate nelle lunette.
Da “Firenze com’era” alla Petraia:
tornano visibili tutte le lunette dell’Utens
In molti testi di storia dell’arte, soprattutto queli relativi ai secoli XV-XVIII, compaiono spesso immagini d’epoca delle ville medicee. Sono le vedute “a volo d’uccello” dei possedimenti del granduca Ferdinando I de’ Medici dipinte dal pittore fiammingo Giusto (Iustus van) Utens a cavallo tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. Pur essendo di proprietà statale (come risulta dall’invcntario del 1890), fino all’ottobre 2010 le 14 lunette dipinte erano visibili nel museo civico “Firenze com’era”, creato nel 1909; il recente smantellamento del museo storico topografico della città - per far spazio al “Progetto Grandi Oblate” – ha permesso il rientro in ambito statale dei dipinti, cui ha fatto immediatamente seguito la decisione di destinarle a una delle cinque ville medicee di competenza del Polo Museale Fiorentino, tutte raffigurate nelle lunette.
La scelta è caduta sulla Villa medicea della Petraia dove, dall’11 luglio al 30 settembre, si terrà la mostra “L’immagine delle ville medicee: le lunette dell’Utens alla Petraia”, a cura della stessa direttrice, Alessandra Griffo.
Per l’occasione sarà possibile ammirare nella Sala delle esposizioni temporanee al piano terreno della villa tre lunette raffiguranti, oltre alla stessa Petraia, anche Cafaggiolo e La Magia. Insieme a queste si vedrà un ritratto di Ferdinando I, il committente, proveniente dal deposito della Galleria Palatina e destinato a rimanere presso la Petraia anche nella disposizione definitiva delle lunette che sarà inaugurata a dicembre e sarà resa possibile grazie al contributo del Monte dei Paschi di Siena. È inoltre oggetto di manutenzione – e di esposizione - una pianta con la rilevazione delle Ville Medicee realizzata in occasione della storica “Mostra sul Giardino Italiano” che si tenne a Firenze nel 1931.
Inoltre è del 2011 la candidatura delle ville Medicee (14 di cui cinque del Polo Museale Fiorentino) alla “Lista del patrimonio Mondiale Culturale e Naturale dell’Unesco”: il ritorno alla pubblica visibilità e la presentazione delle lunette appaiono quindi di particolare attualità.
In definitiva, quindi, la mostra che si apre oggi alla Villa medicea della Petraia è una sorta di “assaggio” della completa esposizione delle 14 lunette di Utens prevista prima delle prossime festività natalizie grazie anche alla collaborazione di Maria Sframeli (Ufficio ricerche e archivio storico delle Gallerie) e di Alessandro Cecchi e Fausta Navarro (Galleria Palatina).
E in attesa di questo evento, la mostra sarà visitabile da lunedì alla domenica dalle 8.30 alle 18.30 (luglio e agosto) e fino alle 17.30 nel mese di settembre; sono possibili visite accompagnate ogni ora dalle 8.30 in poi e l’ingresso è gratuito; la villa rimane chiusa ogni secondo e terzo lunedì del mese; info: 055-452691.
Le 14 vedute – Oltre alle tre lunette da oggi visibili alla Petraia, fanno parte di questa straordinaria collezione le vedute di: Trebbio, Palazzo Pitti con Boboli, Poggio a Caiano, Castello, Pratolino, Lappeggi, Marignolle, l’Ambrogiana, Serravezza, Montevettolini, Collesalvetti.
Un po’ di storia di Villa La Petraia - Le lunette furono realizzate per volere di Ferdinando I de’ Medici. Ed è lui che, divenuto Granduca dal 1587 alla morte del fratello Francesco, al suo rientro da Roma portò a termine i lavori di ampliamento di Villa La Petraia e di sistemazione del giardino già iniziati dal padre (il nucleo originario della proprietà risaliva al XIV secolo e pervenne ai Medici nella prima metà del Cinquecento). Inoltre la villa fu molto amata dalla moglie di Ferdinando I, Cristina di Lorena e negli affreschi di fine XVI secolo realizzati sulle pareti alte del cortile, sono infatti rappresentate le gesta del suo antenato, Goffredo di Buglione, all’assedio di Gerusalemme; e sempre a Cristina alludono Santa Cristina e San Luigi dei francesi raffigurati nella coeva cappella al primo piano.
All’analogo programma di esaltazione dinastica, cui allude la serie delle lunette, partecipa inoltre l’altra serie di affreschi presenti nel cortile, sotto il loggiato. Commissionati alla fine degli anni ‘30 del Seicento da don Lorenzo, figlio di Ferdinando I e Cristina di Lorena, il ciclo opera del Volterrano, tra i migliori artisti del barocco fiorentino, celebra infatti i fasti medicei, ovvero alcuni momenti salienti che testimoniano l’affermarsi sulla scena internazionale della casa dei Medici: ad esempio papa Leone X che incontra Francesco I di Francia, papa Clemente VII che incorona Carlo V imperatore, Maria de’ Medici regina di Francia, o il dominio toscano sul mare con la raffigurazione del porto di Livorno, potenziato per volontà, ancora una volta, di Ferdinando I.
IN ALLEGATO
Foto 1 – Villa La Magia;
foto 2 – Villa di Cafaggiolo;
foto 3 – Villa della Pretaia (La Petraia);
foto 4 – Allestimento della mostra.
_______
dr. Marco Ferri
Ufficio Comunicazione
Opera Laboratori Fiorentini Spa – Civita Group
cel. 335-7259518
@mail: marcoferri.press@gmail.com
Skype: marcoferri58
L’immagine delle ville medicee: le lunette dell’Utens alla Petraia
Firenze, Via Della Petraia, 41, (Firenze)