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L’immagine di Pio XII nell’arte contemporanea
L’esposizione presenta, nella Galleria d’arte sacra dei contemporanei, le opere di 8 tra i maggiori artisti italiani, da Bodini a Messina, a Minguzzi, che hanno interpretato la figura di Eugenio Pacelli, di cui si ricorda il 70° anniversario della sua ascesa al soglio papale.
Comunicato stampa
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Gli affascinanti spazi di Villa Clerici a Milano ospiteranno un’importante iniziativa d’arte. Dal 16 giugno al 18 luglio 2009, si terrà la mostra dal titolo L’immagine di Pio XII nell’arte contemporanea.
Curata da Arturo Bodini, l’esposizione presenta, nella Galleria d’arte sacra dei contemporanei, le opere di 8 tra i maggiori artisti italiani - Floriano Bodini, Egidio Boninsegna, Ettore Calvelli, Narciso Cassino, Enrico Manfrini, Francesco Messina, Luciano Minguzzi, Aurelio Mistruzzi - che hanno interpretato la figura di Eugenio Pacelli, di cui si ricorda il 70° anniversario della sua ascesa al soglio papale.
Eugenio Pacelli, infatti, venne eletto col nome di Pio XII, il 3 marzo 1939, in uno dei momenti più drammatici della storia del Novecento, tra la seconda guerra mondiale e l’inizio della guerra fredda.
Il suo carisma viene riportato alla luce da una serie di opere d’arte, allestite in un percorso cronologico che parte dai lavori realizzati mentre Pio XII era ancora in vita, passando per quelli che hanno portato alla creazione del suo monumento funebre in San Pietro, fatto predisporre dal suo successore Giovanni XXIII e inaugurato da Paolo VI, quindi quelli creati successivamente agli eventi celebrativi, in cui l’artista, non condizionato da una committenza, interpreta liberamente nella sua complessità la figura di questo sommo Pontefice.
Ad aprire l’itinerario saranno le medaglie di Aurelio Mistruzzi (1880 – 1960) ed Egidio Boninsegna (1869-1958). Il primo, medaglista ufficiale, incisore ad perpetuum della Sede Apostolica (sue sono 43 medaglie su 76 ufficiali del Vaticano, eseguite durante il pontificato di Pio XII), esperto e raffinato illustratore, raffigurò gli eventi che hanno segnato le tappe più significative del cammino pontificale di Pio XII, come quella commemorativa dell’Anno Santo del 1950, soggetto su cui lavorò con impegno anche Boninsegna.
Tra i primi artisti che celebrarono autonomamente la figura di Pio XII c’è Luciano Minguzzi (1911 – 2004), con una grande statua in bronzo che si situa al di fuori della tradizione plastica dello scultore romagnolo; non è infatti un ritratto di felice intuizione psicologica, quanto la rappresentazione di un personaggio significativo del suo tempo. Più raccolta e più spirituale, è l’immagine creata da Narciso Cassino (1914 – 2003), scultore di Candia Lomellina, attento e sensibile alla problematica religiosa che, nella sua interpretazione, coglie l’aspetto più intimo della sacralità di Pio XII.
Giovanni XXIII, successore di Pio XII, espresse la volontà di celebrare adeguatamente la figura del predecessore. Per raggiungere gli esiti estetici più consoni alla figura di Papa Pacelli, designò una commissione di eminentissimi cardinali che a loro volta invitarono alcuni artisti di chiara fama a formulare delle proposte. Tra questi bozzetti preparatori, in mostra, s’incontra quello di Enrico Manfrini (1917 – 2004) che già aveva creato una medaglia per l’anno mariano del 1954.
La scelta poi si indirizzò su Francesco Messina (1900 – 1995), ritenuto il più idoneo a soddisfare le esigenze celebrative ed estetiche che l’autorevolezza del Pontefice imponeva. L’artista, catanese di Linguaglossa, creò un’opera d’arte veramente significativa, in grado di interpretare la psicologia, il carisma e la forza intellettuale di Pio XII.
Solo Floriano Bodini (1933 – 2005), tra gli artisti di spicco operanti nella seconda metà del XX secolo, si cimentò nella iconografia Pacelliana. In realtà, l’artista di Gemonio si era già prodotto in una piccola scultura nel 1961 dall’anonimo titolo “Pontefice” senza riprodurre i caratteri somatici del sommo Pontefice. Nel 1974 Bodini ritornò sul medesimo soggetto con un triplice ritratto (uno in marmo bianco, uno in marmo nero, uno in bronzo), ripreso poi, l’anno successivo, con alcune piccole sculture in bronzo, “Idea per un monumento a Pio XII”, in cui introdusse volumi plastici e dinamismo al bozzetto in contrapposizione alla staticità del monumento ideato dal suo maestro di Accademia, Francesco Messina.
Curata da Arturo Bodini, l’esposizione presenta, nella Galleria d’arte sacra dei contemporanei, le opere di 8 tra i maggiori artisti italiani - Floriano Bodini, Egidio Boninsegna, Ettore Calvelli, Narciso Cassino, Enrico Manfrini, Francesco Messina, Luciano Minguzzi, Aurelio Mistruzzi - che hanno interpretato la figura di Eugenio Pacelli, di cui si ricorda il 70° anniversario della sua ascesa al soglio papale.
Eugenio Pacelli, infatti, venne eletto col nome di Pio XII, il 3 marzo 1939, in uno dei momenti più drammatici della storia del Novecento, tra la seconda guerra mondiale e l’inizio della guerra fredda.
Il suo carisma viene riportato alla luce da una serie di opere d’arte, allestite in un percorso cronologico che parte dai lavori realizzati mentre Pio XII era ancora in vita, passando per quelli che hanno portato alla creazione del suo monumento funebre in San Pietro, fatto predisporre dal suo successore Giovanni XXIII e inaugurato da Paolo VI, quindi quelli creati successivamente agli eventi celebrativi, in cui l’artista, non condizionato da una committenza, interpreta liberamente nella sua complessità la figura di questo sommo Pontefice.
Ad aprire l’itinerario saranno le medaglie di Aurelio Mistruzzi (1880 – 1960) ed Egidio Boninsegna (1869-1958). Il primo, medaglista ufficiale, incisore ad perpetuum della Sede Apostolica (sue sono 43 medaglie su 76 ufficiali del Vaticano, eseguite durante il pontificato di Pio XII), esperto e raffinato illustratore, raffigurò gli eventi che hanno segnato le tappe più significative del cammino pontificale di Pio XII, come quella commemorativa dell’Anno Santo del 1950, soggetto su cui lavorò con impegno anche Boninsegna.
Tra i primi artisti che celebrarono autonomamente la figura di Pio XII c’è Luciano Minguzzi (1911 – 2004), con una grande statua in bronzo che si situa al di fuori della tradizione plastica dello scultore romagnolo; non è infatti un ritratto di felice intuizione psicologica, quanto la rappresentazione di un personaggio significativo del suo tempo. Più raccolta e più spirituale, è l’immagine creata da Narciso Cassino (1914 – 2003), scultore di Candia Lomellina, attento e sensibile alla problematica religiosa che, nella sua interpretazione, coglie l’aspetto più intimo della sacralità di Pio XII.
Giovanni XXIII, successore di Pio XII, espresse la volontà di celebrare adeguatamente la figura del predecessore. Per raggiungere gli esiti estetici più consoni alla figura di Papa Pacelli, designò una commissione di eminentissimi cardinali che a loro volta invitarono alcuni artisti di chiara fama a formulare delle proposte. Tra questi bozzetti preparatori, in mostra, s’incontra quello di Enrico Manfrini (1917 – 2004) che già aveva creato una medaglia per l’anno mariano del 1954.
La scelta poi si indirizzò su Francesco Messina (1900 – 1995), ritenuto il più idoneo a soddisfare le esigenze celebrative ed estetiche che l’autorevolezza del Pontefice imponeva. L’artista, catanese di Linguaglossa, creò un’opera d’arte veramente significativa, in grado di interpretare la psicologia, il carisma e la forza intellettuale di Pio XII.
Solo Floriano Bodini (1933 – 2005), tra gli artisti di spicco operanti nella seconda metà del XX secolo, si cimentò nella iconografia Pacelliana. In realtà, l’artista di Gemonio si era già prodotto in una piccola scultura nel 1961 dall’anonimo titolo “Pontefice” senza riprodurre i caratteri somatici del sommo Pontefice. Nel 1974 Bodini ritornò sul medesimo soggetto con un triplice ritratto (uno in marmo bianco, uno in marmo nero, uno in bronzo), ripreso poi, l’anno successivo, con alcune piccole sculture in bronzo, “Idea per un monumento a Pio XII”, in cui introdusse volumi plastici e dinamismo al bozzetto in contrapposizione alla staticità del monumento ideato dal suo maestro di Accademia, Francesco Messina.
15
giugno 2009
L’immagine di Pio XII nell’arte contemporanea
Dal 15 giugno al 18 luglio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE SACRA DEI CONTEMPORANEI – VILLA CLERICI MELZI
Milano, Via Giovanni Terruggia, 14, (Milano)
Milano, Via Giovanni Terruggia, 14, (Milano)
Biglietti
intero 5 Euro; ridotto 2,50 Euro
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.30. sabato e domenica, solo su appuntamento per gruppi e associazioni
Vernissage
15 Giugno 2009, ore 18.30
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore