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L’Inarchiviabile / The Unarchivable. Italia anni ‘70
Apre a Milano, nello storico complesso industriale dei Frigoriferi Milanesi, FM Centro per l’Arte Contemporanea, un nuovo polo dedicato all’arte e al collezionismo che raccoglie in un unico contesto tutti i soggetti e le funzioni connesse alla valorizzazione, esposizione e conservazione di collezioni private e archivi d’artista. La mostra include 200 opere di 60 artisti provenienti dalle maggiori collezioni private italiane.
Comunicato stampa
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Apre a Milano, nello storico complesso industriale dei Frigoriferi Milanesi, FM Centro per l’Arte Contemporanea, un nuovo polo dedicato all’arte e al collezionismo che raccoglie in un unico contesto tutti i soggetti e le funzioni connesse alla valorizzazione, esposizione e conservazione di collezioni private e archivi d’artista.
FM Centro per l’Arte Contemporanea comprende: un’area espositiva dedicata a collezioni italiane e internazionali; un temporary space per le gallerie d’arte contemporanea; un’innovativa formula di deposito visitabile per collezionisti che desiderano rendere accessibili al pubblico le loro collezioni; una serie di archivi d’artista; un programma di residenze per artisti e curatori; laboratori specializzati per la conservazione di opere d’arte e un dipartimento di art advisory.
La direzione artistica del nuovo centro è affidata a Marco Scotini con il supporto di un board internazionale di esperti che include Charles Esche, Hou Hanru, Vasif Kortun, Grazia Quaroni, Enea Righi.
FM Centro per l’Arte Contemporanea inaugura il 7 aprile, durante miart 2016, con tre mostre: nello spazio espositivo principale sarà allestita la grande mostra "L’Inarchiviabile/The Unarchivable. Italia anni '70", a cura di Marco Scotini in collaborazione con Lorenzo Paini. Negli spazi destinati alle gallerie saranno inaugurate le mostre "Corale" di Monitor, P420 e SpazioA, che mette in dialogo artisti di diverse generazioni rappresentati dalle tre gallerie, e la mostra "Imagine a Moving Image", la prima personale in Italia del giovane artista croato Marko Tadić nello spazio di Laura Bulian Gallery.
L’Inarchiviabile/The Unarchivable. Italia anni ‘70 presenta un’ampia ricognizione della scena artistica italiana degli anni ‘70, un decennio di grande produttività in cui la cultura “eccede” al di fuori del campo dell’estetica, sconfinando in linguaggi che resistono alla catalogazione, in pratiche effimere e azioni legate alla performatività sociale e basate sulla temporalità. Le opere saranno affiancate a materiali da diversi ambiti di produzione: dalla musica all’architettura radicale, dai libri al cinema sperimentale e alla fotografia. L’"inarchiviabile" fa riferimento all'emergere di diverse forze sociali (general intellect) e all’approccio multidisciplinare che caratterizza gli anni ’70 in Italia, così come alle nuove questioni legate a femminismo e gender politics. Allo stesso tempo, però, rimanda a ciascuna delle opere in esposizione, che rappresentano già di per sé stesse delle tassonomie, dei tentativi di catalogazione da parte degli artisti: dalle classificazioni di Alighiero Boetti alle sequenze di numeri di Fibonacci di Mario Merz, dalle collezioni di Giulio Paolini alle raccolte di fototessere di Franco Vaccari, dall’Atlante geografico di Luigi Ghirri alle sequenze fotografiche di Michele Zaza o di Aldo Tagliaferro, dai cataloghi filmici e profumati di Gianikian e Ricci Lucchi ai leftovers collezionati da Baruchello, dagli inventari gestuali di Ketty La Rocca agli assemblaggi testuali di Nanni Balestrini. Non solo tentativi di archiviare l’effimero dunque, ma anche aspirazione all’assoluto o all’idea di totalità o Tutto, come si intitola una celebre opera di Giovanni Anselmo.
La mostra include 200 opere di 60 artisti provenienti dalle maggiori collezioni private italiane.
Artisti: Carla Accardi, Vincenzo Agnetti, Giovanni Anselmo, Nanni Balestrini, Gianfranco Baruchello, Irma Blank, Alighiero Boetti, Sylvano Bussotti, Marcella Campagnano, Lisetta Carmi, Giuseppe Chiari, Gianni Colombo, Dadamaino, Gino De Dominicis, Mario Diacono, Mario Dondero, Luciano Fabro, Luigi Ghirri, Yervant Gianikian & Angela Ricci Lucchi, Piero Gilardi, Global Tools, Alberto Grifi, Paolo Icaro, Emilio Isgrò, Jannis Kounellis, Ugo La Pietra, Ketty La Rocca, La Traviata Norma, Laboratorio di Comunicazione Militante, Maria Lai, Uliano Lucas, Walter Marchetti, Enzo Mari, Fabio Mauri, Mario Merz, Marisa Merz, Ugo Mulas, Maurizio Nannucci, Luigi Nono, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Giuseppe Penone, Gianni Pettena, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Salvo, Aldo Tagliaferro, Franco Vaccari, Franco Vimercati, Michele Zaza, Gilberto Zorio.
Collezioni: AGI Verona Collection, Collezione Bianca Attolico, Collezione Barillari, Collezione Guido Bertero, Collezione Sergio Bianchi, Collezione Consolandi, Collezione Carlo Danieli, Collezione Erminia Di Biase, Collezione Koelliker, Collezione La Gaia, Collezione Giorgio Maffei, Collezione Maramotti, Collezione Marinoni, Collezione Carlo Palli, Collezione Giuseppe Pero, Collezione E. Righi, Collezione Setari, Collezione Gemma Testa, Collezione Viliani.
In collaborazione con: Archivio Gianfranco Baruchello, Archivio Gianni Colombo, Archivio Carla e Luciano Fabro, Fondazione Merz, Archivio Ugo Mulas, Archivio Aldo Tagliaferro
Archivi d’artista presenti nel centro: Archivio Dadamaino, Archivio Gianni Colombo, Archivio Ugo Mulas
Gallerie: Laura Bulian Gallery; temporary space: Monitor, P420, SpazioA
FM Centro per l’Arte contemporanea è promosso da Open Care - società del Gruppo Bastogi - unica in Italia ad offrire servizi integrati per l’art advisory, la gestione e la conservazione dell’arte.
FM Centro per l’Arte Contemporanea comprende: un’area espositiva dedicata a collezioni italiane e internazionali; un temporary space per le gallerie d’arte contemporanea; un’innovativa formula di deposito visitabile per collezionisti che desiderano rendere accessibili al pubblico le loro collezioni; una serie di archivi d’artista; un programma di residenze per artisti e curatori; laboratori specializzati per la conservazione di opere d’arte e un dipartimento di art advisory.
La direzione artistica del nuovo centro è affidata a Marco Scotini con il supporto di un board internazionale di esperti che include Charles Esche, Hou Hanru, Vasif Kortun, Grazia Quaroni, Enea Righi.
FM Centro per l’Arte Contemporanea inaugura il 7 aprile, durante miart 2016, con tre mostre: nello spazio espositivo principale sarà allestita la grande mostra "L’Inarchiviabile/The Unarchivable. Italia anni '70", a cura di Marco Scotini in collaborazione con Lorenzo Paini. Negli spazi destinati alle gallerie saranno inaugurate le mostre "Corale" di Monitor, P420 e SpazioA, che mette in dialogo artisti di diverse generazioni rappresentati dalle tre gallerie, e la mostra "Imagine a Moving Image", la prima personale in Italia del giovane artista croato Marko Tadić nello spazio di Laura Bulian Gallery.
L’Inarchiviabile/The Unarchivable. Italia anni ‘70 presenta un’ampia ricognizione della scena artistica italiana degli anni ‘70, un decennio di grande produttività in cui la cultura “eccede” al di fuori del campo dell’estetica, sconfinando in linguaggi che resistono alla catalogazione, in pratiche effimere e azioni legate alla performatività sociale e basate sulla temporalità. Le opere saranno affiancate a materiali da diversi ambiti di produzione: dalla musica all’architettura radicale, dai libri al cinema sperimentale e alla fotografia. L’"inarchiviabile" fa riferimento all'emergere di diverse forze sociali (general intellect) e all’approccio multidisciplinare che caratterizza gli anni ’70 in Italia, così come alle nuove questioni legate a femminismo e gender politics. Allo stesso tempo, però, rimanda a ciascuna delle opere in esposizione, che rappresentano già di per sé stesse delle tassonomie, dei tentativi di catalogazione da parte degli artisti: dalle classificazioni di Alighiero Boetti alle sequenze di numeri di Fibonacci di Mario Merz, dalle collezioni di Giulio Paolini alle raccolte di fototessere di Franco Vaccari, dall’Atlante geografico di Luigi Ghirri alle sequenze fotografiche di Michele Zaza o di Aldo Tagliaferro, dai cataloghi filmici e profumati di Gianikian e Ricci Lucchi ai leftovers collezionati da Baruchello, dagli inventari gestuali di Ketty La Rocca agli assemblaggi testuali di Nanni Balestrini. Non solo tentativi di archiviare l’effimero dunque, ma anche aspirazione all’assoluto o all’idea di totalità o Tutto, come si intitola una celebre opera di Giovanni Anselmo.
La mostra include 200 opere di 60 artisti provenienti dalle maggiori collezioni private italiane.
Artisti: Carla Accardi, Vincenzo Agnetti, Giovanni Anselmo, Nanni Balestrini, Gianfranco Baruchello, Irma Blank, Alighiero Boetti, Sylvano Bussotti, Marcella Campagnano, Lisetta Carmi, Giuseppe Chiari, Gianni Colombo, Dadamaino, Gino De Dominicis, Mario Diacono, Mario Dondero, Luciano Fabro, Luigi Ghirri, Yervant Gianikian & Angela Ricci Lucchi, Piero Gilardi, Global Tools, Alberto Grifi, Paolo Icaro, Emilio Isgrò, Jannis Kounellis, Ugo La Pietra, Ketty La Rocca, La Traviata Norma, Laboratorio di Comunicazione Militante, Maria Lai, Uliano Lucas, Walter Marchetti, Enzo Mari, Fabio Mauri, Mario Merz, Marisa Merz, Ugo Mulas, Maurizio Nannucci, Luigi Nono, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Giuseppe Penone, Gianni Pettena, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Salvo, Aldo Tagliaferro, Franco Vaccari, Franco Vimercati, Michele Zaza, Gilberto Zorio.
Collezioni: AGI Verona Collection, Collezione Bianca Attolico, Collezione Barillari, Collezione Guido Bertero, Collezione Sergio Bianchi, Collezione Consolandi, Collezione Carlo Danieli, Collezione Erminia Di Biase, Collezione Koelliker, Collezione La Gaia, Collezione Giorgio Maffei, Collezione Maramotti, Collezione Marinoni, Collezione Carlo Palli, Collezione Giuseppe Pero, Collezione E. Righi, Collezione Setari, Collezione Gemma Testa, Collezione Viliani.
In collaborazione con: Archivio Gianfranco Baruchello, Archivio Gianni Colombo, Archivio Carla e Luciano Fabro, Fondazione Merz, Archivio Ugo Mulas, Archivio Aldo Tagliaferro
Archivi d’artista presenti nel centro: Archivio Dadamaino, Archivio Gianni Colombo, Archivio Ugo Mulas
Gallerie: Laura Bulian Gallery; temporary space: Monitor, P420, SpazioA
FM Centro per l’Arte contemporanea è promosso da Open Care - società del Gruppo Bastogi - unica in Italia ad offrire servizi integrati per l’art advisory, la gestione e la conservazione dell’arte.
07
aprile 2016
L’Inarchiviabile / The Unarchivable. Italia anni ‘70
Dal 07 aprile al 15 giugno 2016
arte contemporanea
Location
FRIGORIFERI MILANESI – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Giovanni Battista Piranesi, 10, (Milano)
Milano, Via Giovanni Battista Piranesi, 10, (Milano)
Orario di apertura
Apertura straordinaria durante miart 2016:
Venerdì 8 aprile 2016, ore 12-21 (con apertura straordinaria dei laboratori di restauro)
Sabato 9 aprile 2016, ore 11-20 (con apertura straordinaria dei laboratori di restauro)
Domenica 10 aprile 2016, ore 11-18
Vernissage
7 Aprile 2016, ore 20 - 24
Sito web
www.fmcca.it
Autore
Curatore