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L’incanto della luce
I valori dominanti di luce e colore rappresentano la comune forza attraverso la quale questi pittori affermano la loro energia visiva a coniugare non tanto un’esigenza estetica quanto un’urgenza interiore di indagare il sottile confine tra visibile e invisibile
Comunicato stampa
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Tre autori per tre diverse declinazioni poetiche sono riuniti in questa occasione a testimoniare la persistenza dell’atto pittorico, orizzonte ancora vitale e capace di rivelare nuove possibilità espressive. I valori dominanti di luce e colore rappresentano la comune forza attraverso la quale questi pittori affermano la loro energia visiva a coniugare non tanto un’esigenza estetica quanto un’urgenza interiore di indagare il sottile confine tra visibile e invisibile.
A prima vista astratti e gestuali, eppure, a un più attento esame, assolutamente controllati e quasi geometrici nella loro compostezza compositiva, i dipinti di Marco Grimaldi si offrono allo spettatore come inganni della percezione: ne risulta una superficie intensa, vibrata e instabile che diventa presenza attiva, linguaggio autonomo da ogni riferimento oggettivo. Quasi un proposito quello di creare un impianto strutturato che è poi in parte perduto, annegato dall'emozione cromatica. Nelle sue opere la qualità della composizione pittorica non rimanda semplicemente ad una questione ottica ma ad un sentimento relativo al proprio itinerario individuale: la pittura diventa metafora del proprio esistere, del proprio corpo, un intimo diario personale. Innanzi ai suoi lavori emerge il senso del contemplare, non solo come osservare, ma come abbandonarsi ad un colore e ad una forma, immergersi in essi.
Le tele di Pietro Pasquali sono frutto di una profonda ricerca sulla qualità della pittura. Opere intime e delicate in cui purezza del colore e luminosità della materia coniugano i loro caratteri in un gioco di velature e trasparenze. La luce è l'elemento fondante di queste opere liriche e leggere in cui stratificazione dei tempi e sovrapposizione delle atmosfere creano una spazialità inattesa, a riunire esperienza intima e esperienza fisica come primaria soddisfazione all'impulso creativo. In questa pittura di superficie hanno emergenza visiva tutti i dati della sensibilità personale, tenuti insieme nel perimetro di un dipinto e di un sistema formale che per nulla sono riconducibili agli azzardi del gesto o agli imprevisti materici. La stessa tecnica esecutiva e il procedimento di definizione dell'immagine sono indici evidenti di una mediazione emotiva che precede la materializzazione delle idee attraverso il colore e che rinvia ad un ordine spirituale.
Per Tetsuro Shimizu un ruolo fondamentale assume la tela, non semplice supporto, ma virtualità di volume e spazio che, accentuato dai tagli inferti, trattiene il gesto pittorico. Le differenti e fluide stesure di colore esaltano le sensazioni emotive che attraverso le pulsazioni della luce trasformano in superficie sensibile un impianto apparentemente severo. Una pittura riflessiva, che, per il modo stesso del suo prodursi, suggerisce una parità di livello tra le poetiche visive occidentali e orientali, ritrovando nell'azione pittorica una pratica di contemplazione che parte dal colore.
In tutti l'atto creativo è sempre libero, spontaneo, deciso, unico: non concede ripensamenti ma presuppone continue variazioni alla ricerca di un nuovo momento di verità.
Riccardo Zelatore
A prima vista astratti e gestuali, eppure, a un più attento esame, assolutamente controllati e quasi geometrici nella loro compostezza compositiva, i dipinti di Marco Grimaldi si offrono allo spettatore come inganni della percezione: ne risulta una superficie intensa, vibrata e instabile che diventa presenza attiva, linguaggio autonomo da ogni riferimento oggettivo. Quasi un proposito quello di creare un impianto strutturato che è poi in parte perduto, annegato dall'emozione cromatica. Nelle sue opere la qualità della composizione pittorica non rimanda semplicemente ad una questione ottica ma ad un sentimento relativo al proprio itinerario individuale: la pittura diventa metafora del proprio esistere, del proprio corpo, un intimo diario personale. Innanzi ai suoi lavori emerge il senso del contemplare, non solo come osservare, ma come abbandonarsi ad un colore e ad una forma, immergersi in essi.
Le tele di Pietro Pasquali sono frutto di una profonda ricerca sulla qualità della pittura. Opere intime e delicate in cui purezza del colore e luminosità della materia coniugano i loro caratteri in un gioco di velature e trasparenze. La luce è l'elemento fondante di queste opere liriche e leggere in cui stratificazione dei tempi e sovrapposizione delle atmosfere creano una spazialità inattesa, a riunire esperienza intima e esperienza fisica come primaria soddisfazione all'impulso creativo. In questa pittura di superficie hanno emergenza visiva tutti i dati della sensibilità personale, tenuti insieme nel perimetro di un dipinto e di un sistema formale che per nulla sono riconducibili agli azzardi del gesto o agli imprevisti materici. La stessa tecnica esecutiva e il procedimento di definizione dell'immagine sono indici evidenti di una mediazione emotiva che precede la materializzazione delle idee attraverso il colore e che rinvia ad un ordine spirituale.
Per Tetsuro Shimizu un ruolo fondamentale assume la tela, non semplice supporto, ma virtualità di volume e spazio che, accentuato dai tagli inferti, trattiene il gesto pittorico. Le differenti e fluide stesure di colore esaltano le sensazioni emotive che attraverso le pulsazioni della luce trasformano in superficie sensibile un impianto apparentemente severo. Una pittura riflessiva, che, per il modo stesso del suo prodursi, suggerisce una parità di livello tra le poetiche visive occidentali e orientali, ritrovando nell'azione pittorica una pratica di contemplazione che parte dal colore.
In tutti l'atto creativo è sempre libero, spontaneo, deciso, unico: non concede ripensamenti ma presuppone continue variazioni alla ricerca di un nuovo momento di verità.
Riccardo Zelatore
27
settembre 2008
L’incanto della luce
Dal 27 settembre al 12 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
CHIESA DI S. AGOSTINO
Novara, Via Mario Greppi, (Novara)
Novara, Via Mario Greppi, (Novara)
Vernissage
27 Settembre 2008, ore 18
Sito web
www.ideavita.com
Autore
Curatore