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L’incanto della pittura
La mostra intende documentare gli aspetti fondamentali della ricerca pittorica nell’arte italiana del secondo novecento, attraverso un’indagine capace di restituire al visitatore diversi orientamenti creativi.
Comunicato stampa
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La Casa del Mantegna – l’interessante edificio realizzato a fine Quattrocento da un architetto la cui identità è ancora da definire (Leon Battista Alberti, Luca Fancelli, Giovanni da Padova oppure Mantegna stesso) e restaurato dalla Provincia di Mantova come sede di eventi espositivi - festeggia quest’anno i 30 anni della sua attività. Per l’occasione ospiterà la mostra L’INCANTO DELLA PITTURA che intende documentare gli aspetti fondamentali della ricerca pittorica nell’arte italiana del secondo novecento, attraverso un’indagine capace di restituire al visitatore diversi orientamenti creativi: dal realismo sociale a quello esistenziale, dall’informale materico a quello segnico, dalla figurazione lirica all’immagine pop, all’immagine fantastica a quella surreale, dall’astrattismo geometrico alla pittura analitica.
L’obiettivo della rassegna è quello di indicare, attraverso la scelta di oltre 100 opere di altrettanti significativi pittori italiani, un confronto tra diversi modi di intendere l’esercizio della pittura come condizione poetica dello sguardo e come persistenza di valori legati all’incanto della superficie dipinta.
Il termine “incanto” scelto per il titolo della rassegna sta ad indicare il culto dei valori interiori e la ricerca dello stupore che la pittura sa creare sia di fronte alle forme circoscritte della realtà sia oltre il suo perimetro visibile. Nel percorso complesso e articolato di questa esposizione emerge la vitalità della ricerca pittorica in Italia e la qualità della sua vicenda creativa, ricca di stimoli e di riflessioni che restituiscono all’atto del dipingere una specifica funzione immaginativa, insostituibile nel panorama dell’arte contemporanea.
Molteplici sono i temi di questo “incanto della pittura”: la visione del mondo come verità dei sentimenti, l’evocazione del paesaggio come stato d’animo, l’identità della figura umana come tramite simbolico, l’esplorazione della materia come precarietà del cosmo, il ritmo del segno come vibrazione del colore, la ricerca della luce come sconfinamento del visibile, il valore del frammento visivo come traccia del vissuto
Il percorso espositivo spazia da Burri a Fontana, da Afro a Tancredi, da Guttuso a Zigaina, da Morlotti a Birolli, da Music a Guccione, da Munari a Veronesi, da Moreni a Ruggeri, da Vedova a Turcato, da Romagnoni a Francese, da Schifano a Tadini, da Adami a Devalle, da Cuniberti a Pericoli, da Dorazio a Minoli, da Bendini a Olivieri.
La mostra è accompagnata da un catalogo di circa 250 pagine edito dalla Casa del Mantegna con la riproduzione fotografica dei dipinti esposti, un saggio storico-critico del curatore Claudio Cerritelli e un’ampia antologia di testi sulla pittura.
L’obiettivo della rassegna è quello di indicare, attraverso la scelta di oltre 100 opere di altrettanti significativi pittori italiani, un confronto tra diversi modi di intendere l’esercizio della pittura come condizione poetica dello sguardo e come persistenza di valori legati all’incanto della superficie dipinta.
Il termine “incanto” scelto per il titolo della rassegna sta ad indicare il culto dei valori interiori e la ricerca dello stupore che la pittura sa creare sia di fronte alle forme circoscritte della realtà sia oltre il suo perimetro visibile. Nel percorso complesso e articolato di questa esposizione emerge la vitalità della ricerca pittorica in Italia e la qualità della sua vicenda creativa, ricca di stimoli e di riflessioni che restituiscono all’atto del dipingere una specifica funzione immaginativa, insostituibile nel panorama dell’arte contemporanea.
Molteplici sono i temi di questo “incanto della pittura”: la visione del mondo come verità dei sentimenti, l’evocazione del paesaggio come stato d’animo, l’identità della figura umana come tramite simbolico, l’esplorazione della materia come precarietà del cosmo, il ritmo del segno come vibrazione del colore, la ricerca della luce come sconfinamento del visibile, il valore del frammento visivo come traccia del vissuto
Il percorso espositivo spazia da Burri a Fontana, da Afro a Tancredi, da Guttuso a Zigaina, da Morlotti a Birolli, da Music a Guccione, da Munari a Veronesi, da Moreni a Ruggeri, da Vedova a Turcato, da Romagnoni a Francese, da Schifano a Tadini, da Adami a Devalle, da Cuniberti a Pericoli, da Dorazio a Minoli, da Bendini a Olivieri.
La mostra è accompagnata da un catalogo di circa 250 pagine edito dalla Casa del Mantegna con la riproduzione fotografica dei dipinti esposti, un saggio storico-critico del curatore Claudio Cerritelli e un’ampia antologia di testi sulla pittura.
21
marzo 2004
L’incanto della pittura
Dal 21 marzo al 27 giugno 2004
arte moderna e contemporanea
Location
CASA DEL MANTEGNA
Mantova, Via Giovanni Acerbi, 47, (Mantova)
Mantova, Via Giovanni Acerbi, 47, (Mantova)
Biglietti
€ 4,00 - intero; € 3,00 - ridotto
Orario di apertura
10-13 / 15.00-19.00; sabato e festivi orario continuato