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Linde Burkhardt – La Via dei Gigli
Linde Burkhardt ha saputo dialogare con quella che appare subito una caratteristica de Il Campo dell’Arte, lo spazio naturale che Francesco Pernice sta trasformando in territorio di occasioni operative e immaginative molteplici, artistiche in quanto sopratutto esperienze
Comunicato stampa
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Promosso dalla Fondazione “Il Campo dell’Arte” di Grottaferrata con l’Associazione Arianna Onlus ed il Consorzio “Leartiperilterritorio”, sabato 23 giugno alle ore 17,00, presso il “giardino” della stessa Fondazione, in via di Valle Marciana snc, si inaugura “La Via dei Gigli” dell’artista Linde Burkhardt, che presenzierà, graditissima ospite, alla manifestazione.
Linde Burkhardt ha saputo dialogare con quella che appare subito una caratteristica de Il Campo dell’Arte, lo spazio naturale che Francesco Pernice sta trasformando in territorio di occasioni operative e immaginative molteplici, artistiche in quanto sopratutto esperienze. La Burkhardt ha immaginato una installazione assemblata fra componenti di ceramica e di vegetazione, fra moduli in ceramica bianca, e alti gigli che vi sono cadenzialmente inseriti, la sua Via dei Gigli.
Sono ormai abbastanza numerosi gli spazi verdi che ospitano interventi artistici, ma ciò che caratterizza e rende unici gli interventi che vanno costituendo da qualche anno l’identità di Campo dell’Arte è certamente lo stretto rapporto con una dimensione di esperienza e di dialogo, rispetto al contesto naturale. Esperienza nel fare, e dunque nel formare e nel formarsi facendo (dove più che il prodotto finale conta appunto l’esperienza da cui questo è nato e di cui è soprattutto testimonianza), in stretto contatto con la realtà naturale, la vegetazione, i materiali, le tecniche di radice antropologica agraria, elementari, primarie, di motivazioni archetipe.
La Via dei Gigli di Linde Burkhardt sembra proposta proprio in termini di dialogo anziché di interpolazione rispetto allo spazio di natura nel quale si colloca. Perché propone un elemento modulare in ceramica, indubbiamente plastico, connesso cioè al suo lavoro specifico, sperimentale di forme, segni, materie, in ceramica, ma per accogliervi, ciascun modulo, un fiore, un giglio. Bianca ceramica e bianco giglio. Scultura e natura. Con una sottile invenzione che non forza la natura ma anzi la asseconda, ne diviene parte. Celebrando un candore come tale ormai utopico nel mondo di oggi ma che la natura ancora instancabilmente ci offre. Utilizzando la plasticità floreale del giglio quale componente della plasticità complessiva dell’installazione. Riproponendo così nello schieramento di gigli un possibile “simbolo della speranza”, forse di un’alleanza non ancora del tutto perduta, fra storia, natura, uomini e donne.
Donne in particolare. Donne che con le loro storie di sofferta violenza, vivono una esistenza di dolore e di rassegnazione.
Per questo la serata vedrà anche la degustazione e la vendita dei vini della “casa delle tinte”. I proventi saranno devoluti a favore del progetto di solidarietà “Ritrovarsi nell’arte” , un percorso di esperienze creative per stare insieme in serenità e benessere, rivolto a tutte le donne, soprattutto a quelle che hanno dimenticato il profumo dei gigli.
Linde Burkhardt ha saputo dialogare con quella che appare subito una caratteristica de Il Campo dell’Arte, lo spazio naturale che Francesco Pernice sta trasformando in territorio di occasioni operative e immaginative molteplici, artistiche in quanto sopratutto esperienze. La Burkhardt ha immaginato una installazione assemblata fra componenti di ceramica e di vegetazione, fra moduli in ceramica bianca, e alti gigli che vi sono cadenzialmente inseriti, la sua Via dei Gigli.
Sono ormai abbastanza numerosi gli spazi verdi che ospitano interventi artistici, ma ciò che caratterizza e rende unici gli interventi che vanno costituendo da qualche anno l’identità di Campo dell’Arte è certamente lo stretto rapporto con una dimensione di esperienza e di dialogo, rispetto al contesto naturale. Esperienza nel fare, e dunque nel formare e nel formarsi facendo (dove più che il prodotto finale conta appunto l’esperienza da cui questo è nato e di cui è soprattutto testimonianza), in stretto contatto con la realtà naturale, la vegetazione, i materiali, le tecniche di radice antropologica agraria, elementari, primarie, di motivazioni archetipe.
La Via dei Gigli di Linde Burkhardt sembra proposta proprio in termini di dialogo anziché di interpolazione rispetto allo spazio di natura nel quale si colloca. Perché propone un elemento modulare in ceramica, indubbiamente plastico, connesso cioè al suo lavoro specifico, sperimentale di forme, segni, materie, in ceramica, ma per accogliervi, ciascun modulo, un fiore, un giglio. Bianca ceramica e bianco giglio. Scultura e natura. Con una sottile invenzione che non forza la natura ma anzi la asseconda, ne diviene parte. Celebrando un candore come tale ormai utopico nel mondo di oggi ma che la natura ancora instancabilmente ci offre. Utilizzando la plasticità floreale del giglio quale componente della plasticità complessiva dell’installazione. Riproponendo così nello schieramento di gigli un possibile “simbolo della speranza”, forse di un’alleanza non ancora del tutto perduta, fra storia, natura, uomini e donne.
Donne in particolare. Donne che con le loro storie di sofferta violenza, vivono una esistenza di dolore e di rassegnazione.
Per questo la serata vedrà anche la degustazione e la vendita dei vini della “casa delle tinte”. I proventi saranno devoluti a favore del progetto di solidarietà “Ritrovarsi nell’arte” , un percorso di esperienze creative per stare insieme in serenità e benessere, rivolto a tutte le donne, soprattutto a quelle che hanno dimenticato il profumo dei gigli.
23
giugno 2007
Linde Burkhardt – La Via dei Gigli
23 giugno 2007
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
FONDAZIONE IL CAMPO DELL’ARTE
Grottaferrata, Via Di Valle Marciana, (Roma)
Grottaferrata, Via Di Valle Marciana, (Roma)
Vernissage
23 Giugno 2007, ore 17
Autore