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Linea
una esposizione artistica alquanto originale, sia per le opere esposte che per la tematica: la linea
Comunicato stampa
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Con il patrocinio del XI Municipio, la Galleria di Arte e Design “Gard”, sabato 8 aprile, inaugura una esposizione artistica alquanto originale, sia per le opere esposte che per la tematica: la linea.
Gli artisti Doria, Enrico Zingaretti, Giacomo Lusso, Mario Antonio Pelosi, Pamela Cento, Rino Regoli, Alessio Ancillai, Maurizio Gaudenti, presentano opere differenti per stile e contenuti, tese alla circumnavigazione dei significati e della potenza estetica della linea: un segno semplice e complesso allo stesso tempo, che percorre la storia dell’arte. Tutte le opere in esposizione sono dedicate alla linea in senso geometrico, intesa come unione rettilinea di punti che tende all’infinito…
Doria, artista israeliano, propone le sue opere di grande formato create con i più disparati materiali, dipinti che hanno le radici nell’arte pura, dove il segno non vuole rimandare necessariamente a divagazioni sociali, ma nasce per ritornare a se stessa, in un percorso comunicativo con il fruitore che nasce esclusivamente dalla forza estetica e comunicativa del segno. Ed è la linea che frena per un istante la forte pulsionalità e istintività di questo artista che nell’atto pittorico spesso predilige l’utilizzo delle mani, che diventate pennello e colore vanno a stendersi direttamente sulla tela in un momento di conoscenza e di unione con la materia e con se stesso. Linea come confine tra razionalità e istintività: come simbolo di libertà assoluta.
In Enrico Zingaretti la linea è il nodo centrale di emozioni e riflessioni, tutto converge in una linea sporcata e sgocciolata, comunque netta e ben definita, che pittoricamente taglia, spesse volte violentemente, il piano bidimensionale. L’occhio del fruitore è istantaneamente richiamato nella zona lineare, il punto focale della composizione pittorica che sempre denota un grande equilibrio compositivo nato dalla sintesi estrema. Quadri dai colori tono su tono attraversati dalla luce e da una o più linee che raccontano la poesia e il dramma dell’esistere.
Giacomo Lusso, ha come guida del suo fare artistico la linea, una linea mai in solitudine, sempre affiancata da altre linee, tutte tese a comunicare con movimenti ondulatori, sinfonici, nati da una scrittura automatica che asporta, delicatamente, colore dal supporto materico. Energia gestuale e controllo creano le linee che parlano spesso di sogni, in forme costantemente in trasformazione nel loro farsi.
Mario Antonio Pelosi porta avanti la sua ricerca artistica che trova la sua essenza in una linea utilizzata come colore emozionale. Strisce di colore sgargiante, ben messe in fila, interagiscono per contrasto sulla tela dove la razionalità della linea è incessantemente contraffatta dal colore utilizzato come energia pulsionale.
Maurizio Gaudenzi presenta sculture create per l’occasione espositiva, opere pulite e lineari dove il ferro è stato forgiato in modo tale da far nascere linee che fanno intravedere il dato figurativo.
Rino Regoli è un artista eclettico e originale teso alla sperimentazione, le sue fotografie non sono mai solo fotografie, sono opere d’arte, spesso stupefacenti, che racchiudono molteplici linguaggi visivi e ricerche scientifiche in una incessante ricerca della forma pura.
Alessio Ancillai propone dipinti che tendono a ricercare l’ unione tra colore, linea e musica, l’uso del colore nella sua espressione, unito al segno, crea vere e proprie composizioni musicali. Suoni, colori e linee caratterizzano tutte le opere pittoriche di Ancillai dove, affetti e pulsioni, compongono colori e linee, in una realizzazione di immagini sempre più profonde e personali.
Pamela Cento propone quadri di luce: è la luce che crea linee e forme in una pittura ambientale minimale dove prevale la forza della linea.
Stefano Demuro propone le sue sculture in pietra, nel dar forma alla materia non è consentito alcun errore perché tolto un frammento è per sempre. Colpisce l’impressione di morbidezza della scultura, della pietra, dura e per niente morbida, che invece sembra plasmata come se fosse argilla.
Cinzia Foschi, pittrice e performer, espone alcuni dipinti e per l’occasione presenta la performance “Contaminazione d’arte” durante la quale interviene pittoricamente su una scultura di Stefano Demuro.
Gli artisti Doria, Enrico Zingaretti, Giacomo Lusso, Mario Antonio Pelosi, Pamela Cento, Rino Regoli, Alessio Ancillai, Maurizio Gaudenti, presentano opere differenti per stile e contenuti, tese alla circumnavigazione dei significati e della potenza estetica della linea: un segno semplice e complesso allo stesso tempo, che percorre la storia dell’arte. Tutte le opere in esposizione sono dedicate alla linea in senso geometrico, intesa come unione rettilinea di punti che tende all’infinito…
Doria, artista israeliano, propone le sue opere di grande formato create con i più disparati materiali, dipinti che hanno le radici nell’arte pura, dove il segno non vuole rimandare necessariamente a divagazioni sociali, ma nasce per ritornare a se stessa, in un percorso comunicativo con il fruitore che nasce esclusivamente dalla forza estetica e comunicativa del segno. Ed è la linea che frena per un istante la forte pulsionalità e istintività di questo artista che nell’atto pittorico spesso predilige l’utilizzo delle mani, che diventate pennello e colore vanno a stendersi direttamente sulla tela in un momento di conoscenza e di unione con la materia e con se stesso. Linea come confine tra razionalità e istintività: come simbolo di libertà assoluta.
In Enrico Zingaretti la linea è il nodo centrale di emozioni e riflessioni, tutto converge in una linea sporcata e sgocciolata, comunque netta e ben definita, che pittoricamente taglia, spesse volte violentemente, il piano bidimensionale. L’occhio del fruitore è istantaneamente richiamato nella zona lineare, il punto focale della composizione pittorica che sempre denota un grande equilibrio compositivo nato dalla sintesi estrema. Quadri dai colori tono su tono attraversati dalla luce e da una o più linee che raccontano la poesia e il dramma dell’esistere.
Giacomo Lusso, ha come guida del suo fare artistico la linea, una linea mai in solitudine, sempre affiancata da altre linee, tutte tese a comunicare con movimenti ondulatori, sinfonici, nati da una scrittura automatica che asporta, delicatamente, colore dal supporto materico. Energia gestuale e controllo creano le linee che parlano spesso di sogni, in forme costantemente in trasformazione nel loro farsi.
Mario Antonio Pelosi porta avanti la sua ricerca artistica che trova la sua essenza in una linea utilizzata come colore emozionale. Strisce di colore sgargiante, ben messe in fila, interagiscono per contrasto sulla tela dove la razionalità della linea è incessantemente contraffatta dal colore utilizzato come energia pulsionale.
Maurizio Gaudenzi presenta sculture create per l’occasione espositiva, opere pulite e lineari dove il ferro è stato forgiato in modo tale da far nascere linee che fanno intravedere il dato figurativo.
Rino Regoli è un artista eclettico e originale teso alla sperimentazione, le sue fotografie non sono mai solo fotografie, sono opere d’arte, spesso stupefacenti, che racchiudono molteplici linguaggi visivi e ricerche scientifiche in una incessante ricerca della forma pura.
Alessio Ancillai propone dipinti che tendono a ricercare l’ unione tra colore, linea e musica, l’uso del colore nella sua espressione, unito al segno, crea vere e proprie composizioni musicali. Suoni, colori e linee caratterizzano tutte le opere pittoriche di Ancillai dove, affetti e pulsioni, compongono colori e linee, in una realizzazione di immagini sempre più profonde e personali.
Pamela Cento propone quadri di luce: è la luce che crea linee e forme in una pittura ambientale minimale dove prevale la forza della linea.
Stefano Demuro propone le sue sculture in pietra, nel dar forma alla materia non è consentito alcun errore perché tolto un frammento è per sempre. Colpisce l’impressione di morbidezza della scultura, della pietra, dura e per niente morbida, che invece sembra plasmata come se fosse argilla.
Cinzia Foschi, pittrice e performer, espone alcuni dipinti e per l’occasione presenta la performance “Contaminazione d’arte” durante la quale interviene pittoricamente su una scultura di Stefano Demuro.
08
aprile 2006
Linea
Dall'otto al 22 aprile 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA GARD
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Roma, Via Dei Conciatori, 3/I, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16-20
Vernissage
8 Aprile 2006, ore 19
Autore