Lungo la Gronda Lagunare, nel tratto compreso tra il Porto Commerciale e l’Aeroporto, si stanno realizzando e prevedendo attrezzature di grande importanza urbana e territoriale. Nel loro insieme, costituiscono un patrimonio di dotazioni comuni a Mestre e Venezia, che, una volta portato a compimento e aggiunto a quello già esistente, sarà in grado di reggere il confronto con quelli delle più importati città Italiane ed Europee.
Esso si compone sia di parti il cui ruolo legato alla produzione, alla cultura, al tempo libero, allo scambio, allo sport è già definito, sia di altre che invece dovranno precisarlo in rapporto alle valenze testimoniali ed ambientali di cui sono portatrici.
Appartengono alle prime il VeGa, l’Università, il Parco di S. Giuliano, il nuovo stadio e il terminal di Tessera con alcune sue appendici infrastrutturali.
Appartengono alle seconde l’area degli “ex-Complessi” ricca di significativi reperti di archeologia industriale, il Forte Marghera, in fase di acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale, le barene e alcune aree non urbanizzate a Sud dell’Aeroporto.
Tutte queste parti, debitamente relazionate tra loro e con gli abitati di Campalto e Tessera, sono destinate a diventare nel loro insieme quella cerniera tra Terraferma e Laguna che ancora è incompleta, pur essendo stata a più riprese e in modi diversi delineata dai Piani Urbanistici che si sono succeduti a partire dagli anni trenta del secolo scorso.
La Linea di Gronda, che dà il titolo alla mostra, in realtà ha uno spessore con diramazioni e appendici molto articolate che non sono delimitabili in modo univoco.
Quelle prese in considerazione hanno pertanto valore indicativo legato unicamente agli ambiti più strettamente interessati dalle realizzazioni dai piani e dai progetti esposti.
Tra questi ultimi, una parte rilevante è riservata a quelli dell’ILAUD (International Laboratory of Architecture and Urban Design) diretto da Giancarlo De Carlo, redatti da cinque gruppi formati da studenti e neo laureati provenienti da altrettante Università Italiane, europee ed americane, in base ad una convenzione stipulata con il Comune di Venezia.
Il loro scopo è quello di proporre in forma di appunti e materiali non conclusivi spunti critici e ipotesi progettuali di tipo “tentativo”. L’ideale dunque, per aprire e alimentare quel dibattito per poter precisare meglio problemi, contenuti e scelte riguardanti gli scenari che l’Amministrazione sta programmando e portando a compimento in questa parte di città.