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Linee d’Arte
L’arte a Livorno ritorna con lo scambio di collaborazione culturale ed artistica con altre realtà del territorio italiano, per proporre gli artisti appartenenti allo SpazioEventArt di Pergine Valsugana (TN), in un confronto con analogie e pensieri che uniscono sensibilità geograficamente lontane.
Comunicato stampa
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Lo Studio d’Arte MeS3 di Livorno continua a promuovere lo scambio di collaborazione culturale ed artistica con altre realtà del territorio italiano. Il 9 marzo 2013 apre i suoi spazi ad un gruppo di artisti appartenenti allo SpazioEventArt di Pergine Valsugana (TN), per il confronto con analogie e pensieri che uniscono sensibilità geograficamente lontane.
Espongono: Annamaria Adessi, Claudia Bertera, Claudio Cavalieri, Letizia Jellici, Sylvia Lippiz, Silvia Marchetti, Paolo Ober, Gino Pigolotti, Michele Rech, Nicoletta Spinelli e Roberta Zanghellini.
Proseguendo un percorso sperimentato con soddisfazione ormai da qualche anno, lo staff dello Spazio Event Art di Pergine Valsugana, vuole in particolare tener caro lo scambio di collaborazione culturale ed artistica con altre realtà del territorio italiano.
L’arte è un veicolo intellettuale universale che sempre tende a dimostrare similitudini di pensiero e sorprendenti analogie tra le diverse comunità, soprattutto nella sfera dei sentimenti più intimi. Proprio per questo appare interessante proseguire scambi di vedute con realtà geograficamente lontane, dove la distinzione può derivare dal ricco bagaglio storico diversificato, dai cicli dello stesso clima, dall’evoluzione dei problemi sociali, dall’attaccamento a sfaccettature tradizionali che sono ben più profonde dal puro folklore. Sul piano della circolazione delle idee e della volontà del reciproco scambio positivo delle proprie esperienze risulta peraltro significativo che il gruppo degli artisti partecipanti non risulti composto da elementi provenienti da una ristretta area geografica ma al contrario, allarga simultaneamente l’orizzonte in una visione più vasta, dove svanisce il concetto del confine e delle barriere.
Hanno aderito all’iniziativa 11 artisti.
Annamaria Adessi Ha lavorato con svariate tecniche, compreso la realizzazione di vetrate. Nelle sue opere lascia spesso molto spazio all’improvvisazione tracciando inizialmente linee che scaturiscono dall’inconscio per poi “scoprire” cosa possono “dire”: pertanto nel corso stesso dell’elaborazione l’autrice cambia spesso la propria visioone sull’oggetto lasciando che il quadro stesso le dia i giusti suggerimenti.
Claudia Bertera. Autodidatta, ha iniziato un percorso artistico alla ricerca di una forma di libertà espressiva. Nei suoi riferimenti stilistici si intravedono spunti che mirano anche a volte a un simbolismo solare ma soprattutto alla
percezione di una certa energia che spinge verso un’evoluzione assolutamente aperta, dove ogni passo richiama la sorpresa di quello successivo. Claudio Cavalieri. Già dagli anni settanta si orienta nello studio della composizione polimaterica che nel tempo diventa una catteristica fondamentale del suo atto creativo.
Si presenta spesso con installazioni dove impiega elementi mobili, componibili anche in funzione dello spazio in cui vengono esposti. Al suo attivo ha un cospicuo curriculum espositivo che comprende eventi importanti sia in Italia che all’estereo.
Letizia Jellici ha una formazione artistica che passa attraverso la conoscenza delle tecniche di restauro e la cognizione dei simboli e dei procedimenti artistici antichi come quelli dell’iconografia bizantina. Ciò si riflette nelle sue sculture portando un forma di spiritualità
drammatica, dove la bellezza si lega sempre con una sorta di tensione latente.
Sylvia Lippitz. L'espressione pittorica dell'artista si presenta come un forte e drammatico atto di denuncia contro ’irresponsabilità dell’uomo contemporaneo e nello stesso tempo come un disinteressato impegno a salvaguardia di una natura malata e quasi morente.
Silvia Marchetti. E'un'artista di grande personalità, con un proprio mondo e una propria visione dell'arte e delle cose. Sensibile paesaggista, innamorata delle sue montagne e dei suoi caratteristici borghi, tende a sintetizzare, a tradurre sulla tela, con sicurezza esecutiva e maturità gestuale,visioni d'insieme di forte impatto scenografico ed emotivo, eliminando altresì tutto che non appare funzionale alla resa estetica e all'equilibrio formale.
Paolo Ober. Oltre alla pittura si esprime anche attraverso mezzi contemporanei quali video-arte, arte digitale e disegno animato. Le sue visioni sono dunque sempre figlie di una elastica percezione di molteplici stimoli. Che poi piega in fiabesche costruzioni composte da disegni essenziali e stilizzati, dove hanno particolare
importanza i rapporti del colore e gli equilibri di geometrie nascoste.
Gino Pigolotti. Umbro di S.Giustino, realizza pittura materica, astratta in una continua perimentazione fra visibile ed invisibile, fra spazio e non spazio,impasti, pigmenti di tutti i tipi, si respira il retaggio del maestro umbro Burri.
Michele Rech. Riesce a mettere sulla tela le stelle, le geometrie dell’universo, le costellazioni, un cosmo inquietante e misterioso, dove il tempo ha il valore di quarta dimensione ed è una musica universale. Egli è anche Astrofilo e un buon paesaggista.
Nicoletta Spinelli. La sua passione per la fotografia ha spalancato la strada ad una onseguente idea di pittura che insegue prospettive mobili, vive, dense di emozione e ricche di angolature insolite dove nei soggetti della natura si percepiscono vere palpitazioni umane.
Roberta Zanghellini. Ha una mano eccellente che al primo sguardo stupisce per la precisione del suo apparente iperrealismo. In realtà esso risulta sempre accostato ad una preziosa e coraggiosa sperimentazione materica e soprattutto è piegato nell’esigenza di esprimere messaggi interiori, a volte così intensi da apparire perfino gridati.
Espongono: Annamaria Adessi, Claudia Bertera, Claudio Cavalieri, Letizia Jellici, Sylvia Lippiz, Silvia Marchetti, Paolo Ober, Gino Pigolotti, Michele Rech, Nicoletta Spinelli e Roberta Zanghellini.
Proseguendo un percorso sperimentato con soddisfazione ormai da qualche anno, lo staff dello Spazio Event Art di Pergine Valsugana, vuole in particolare tener caro lo scambio di collaborazione culturale ed artistica con altre realtà del territorio italiano.
L’arte è un veicolo intellettuale universale che sempre tende a dimostrare similitudini di pensiero e sorprendenti analogie tra le diverse comunità, soprattutto nella sfera dei sentimenti più intimi. Proprio per questo appare interessante proseguire scambi di vedute con realtà geograficamente lontane, dove la distinzione può derivare dal ricco bagaglio storico diversificato, dai cicli dello stesso clima, dall’evoluzione dei problemi sociali, dall’attaccamento a sfaccettature tradizionali che sono ben più profonde dal puro folklore. Sul piano della circolazione delle idee e della volontà del reciproco scambio positivo delle proprie esperienze risulta peraltro significativo che il gruppo degli artisti partecipanti non risulti composto da elementi provenienti da una ristretta area geografica ma al contrario, allarga simultaneamente l’orizzonte in una visione più vasta, dove svanisce il concetto del confine e delle barriere.
Hanno aderito all’iniziativa 11 artisti.
Annamaria Adessi Ha lavorato con svariate tecniche, compreso la realizzazione di vetrate. Nelle sue opere lascia spesso molto spazio all’improvvisazione tracciando inizialmente linee che scaturiscono dall’inconscio per poi “scoprire” cosa possono “dire”: pertanto nel corso stesso dell’elaborazione l’autrice cambia spesso la propria visioone sull’oggetto lasciando che il quadro stesso le dia i giusti suggerimenti.
Claudia Bertera. Autodidatta, ha iniziato un percorso artistico alla ricerca di una forma di libertà espressiva. Nei suoi riferimenti stilistici si intravedono spunti che mirano anche a volte a un simbolismo solare ma soprattutto alla
percezione di una certa energia che spinge verso un’evoluzione assolutamente aperta, dove ogni passo richiama la sorpresa di quello successivo. Claudio Cavalieri. Già dagli anni settanta si orienta nello studio della composizione polimaterica che nel tempo diventa una catteristica fondamentale del suo atto creativo.
Si presenta spesso con installazioni dove impiega elementi mobili, componibili anche in funzione dello spazio in cui vengono esposti. Al suo attivo ha un cospicuo curriculum espositivo che comprende eventi importanti sia in Italia che all’estereo.
Letizia Jellici ha una formazione artistica che passa attraverso la conoscenza delle tecniche di restauro e la cognizione dei simboli e dei procedimenti artistici antichi come quelli dell’iconografia bizantina. Ciò si riflette nelle sue sculture portando un forma di spiritualità
drammatica, dove la bellezza si lega sempre con una sorta di tensione latente.
Sylvia Lippitz. L'espressione pittorica dell'artista si presenta come un forte e drammatico atto di denuncia contro ’irresponsabilità dell’uomo contemporaneo e nello stesso tempo come un disinteressato impegno a salvaguardia di una natura malata e quasi morente.
Silvia Marchetti. E'un'artista di grande personalità, con un proprio mondo e una propria visione dell'arte e delle cose. Sensibile paesaggista, innamorata delle sue montagne e dei suoi caratteristici borghi, tende a sintetizzare, a tradurre sulla tela, con sicurezza esecutiva e maturità gestuale,visioni d'insieme di forte impatto scenografico ed emotivo, eliminando altresì tutto che non appare funzionale alla resa estetica e all'equilibrio formale.
Paolo Ober. Oltre alla pittura si esprime anche attraverso mezzi contemporanei quali video-arte, arte digitale e disegno animato. Le sue visioni sono dunque sempre figlie di una elastica percezione di molteplici stimoli. Che poi piega in fiabesche costruzioni composte da disegni essenziali e stilizzati, dove hanno particolare
importanza i rapporti del colore e gli equilibri di geometrie nascoste.
Gino Pigolotti. Umbro di S.Giustino, realizza pittura materica, astratta in una continua perimentazione fra visibile ed invisibile, fra spazio e non spazio,impasti, pigmenti di tutti i tipi, si respira il retaggio del maestro umbro Burri.
Michele Rech. Riesce a mettere sulla tela le stelle, le geometrie dell’universo, le costellazioni, un cosmo inquietante e misterioso, dove il tempo ha il valore di quarta dimensione ed è una musica universale. Egli è anche Astrofilo e un buon paesaggista.
Nicoletta Spinelli. La sua passione per la fotografia ha spalancato la strada ad una onseguente idea di pittura che insegue prospettive mobili, vive, dense di emozione e ricche di angolature insolite dove nei soggetti della natura si percepiscono vere palpitazioni umane.
Roberta Zanghellini. Ha una mano eccellente che al primo sguardo stupisce per la precisione del suo apparente iperrealismo. In realtà esso risulta sempre accostato ad una preziosa e coraggiosa sperimentazione materica e soprattutto è piegato nell’esigenza di esprimere messaggi interiori, a volte così intensi da apparire perfino gridati.
09
marzo 2013
Linee d’Arte
Dal 09 al 29 marzo 2013
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARTE MES3
Livorno, Via Giuseppe Verdi, 40, (Livorno)
Livorno, Via Giuseppe Verdi, 40, (Livorno)
Orario di apertura
da martedì a sabato - ore 10.00-12.30 e 16.00-19.30
Vernissage
9 Marzo 2013, ore 18.00
Autore
Curatore