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Linee d’ombra 6 mostre fotografiche all’ex Gil
Nell’ambito di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma, sarà presentato al pubblico dal 5 ottobre all’8 dicembre 2013, negli spazi della Ex GIL a Roma, il complesso di mostre fotografiche intitolato Linee d’ombra, a cura di Stefano Simoncini. L’inaugurazione avrà luogo sabato 5 ottobre 2013 alle ore 19.00. L’evento, organizzato in collaborazione con la Regione Lazio, fa parte delle attività promosse da Naked City Project ed è sostenuto da Visiva.
Comunicato stampa
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“Sarà un viaggio dentro la dimensione urbana nel segno dell’assenza, lungo le linee d’ombra tra esteriorità e interiorità, civiltà e barbarie, naturale e artificiale” (Stefano Simoncini)
Nell’ambito di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma, sarà presentato al pubblico dal 5 ottobre all’8 dicembre 2013, negli spazi della Ex GIL a Roma, il complesso di mostre fotografiche intitolato Linee d’ombra, a cura di Stefano Simoncini. L’inaugurazione avrà luogo sabato 5 ottobre 2013 alle ore 19.00. L’evento, organizzato in collaborazione con la Regione Lazio, fa parte delle attività promosse da Naked City Project ed è sostenuto da Visiva.
Le mostre di Linee d’ombra
DANIELE CAMETTI ASPRI Unrelated
STEFANO DAVID Metropolis
STEFANO FONTEBASSO DE MARTINO Da nessun luogo
MAILA IACOVELLI – FABIO ZAYED The Empty Tombs
GUIDO ORSINI Cuboserra
VALERIA SCRILATTI Almost Wild
La sede di “Linee d’ombra” è già un inno all’assenza: la casa Gil di Luigi Moretti, con le sue linee nitide, il razionalismo leggero, quasi leggiadro, più che i pieni dell’autorità fascista evoca i vuoti della poetica metafisica, l’aria di vetro montaliana, quell’“anello che non tiene” che, infrangendo l’illusione del principio di realtà, ci proietta dentro la verità del nulla assoluto. “Linee d’ombra” appunto, immagini che si collocano al confine tra luce e ombra, esteriorità e interiorità, ordine e caos, civiltà e barbarie. La città contemporanea, sintesi di opposti, insieme Babilonia e Gerusalemme, confonde queste linee fino a cancellarle, e per questo può diventare un oggetto assoluto, terribile e sublime.
In “Linee d’ombra” la realtà urbana viene scomposta nelle sue possibili interiorizzazioni intonate al tema dell’assenza. La città “rappresentata” di Daniele Cametti Aspri associa due realtà romane diametrali e incomunicanti, Acilia e Casal Palocco: solo una strada divide l’edilizia popolare da socialismo reale di Acilia, che potrebbe ricordare Kiev, all’american dream palocchino, entrambe due forme vuote, modelli obsleti di città. Tutta interiore la città di Stefano David, fatta di infrastrutture e movimento, che ricorda la vertigine biblica di T.S. Eliot e della sua Waste Land (“Unreal City, / Under the brown fog of a winter dawn”), la solitudine assoluta e atomizzata della contemporaneità, un’assenza di massa. Elegiaco il tono invece della Spoon river urbana di Maila Iacovelli e Fabio Zayed, dove il sapore posticcio delle “empty tombs” estende la patina dell’artificio “mortuario” ai contesti di puro e anonimo transito, in cui sono inserite. Ma la dimensione urbana è fatta anche di natura assente e negata, una natura rappresentata artificialmente (Valeria Scrilatti), o recuperata per frammenti accidentali e isolati (Stefano Fontebasso), o sterilizzata tra estetizzazione estrema e banalizzazione “plastificata” (Guido Orsini).
Naked City Project è un osservatorio sociale sulla Capitale, volto a sperimentare un nuovo modello di produzione dell’informazione fondato sulla dimensione collaborativa del web. I suoi aspetti più innovativi riguardano la dimensione ‘open data’ e partecipata del progetto, la programmatica combinazione della dimensione sociale con quella territoriale, le metodologie d’indagine che intrecciano ricerca, giornalismo, fotografia e documentario, la vocazione narrativa transmediale, la sperimentazione di cartografia critica e partecipata.
Naked City Project si propone dunque di:
- Costituire un archivio online open data e mappature territoriali
- Creare un network collaborativo interdisciplinare di esperti e cittadini
- Realizzare un festival della città e fondare spazi di condivisione della conoscenza dei luoghi
INFORMAZIONI
Titolo: LINEE D’OMBRA. 6 mostre fotografiche all’ex Gil
A cura di: Stefano Simoncini
Luogo: Ex GIL, Largo Ascianghi 5, Roma
Inaugurazione: sabato, 5 ottobre 2013, ore 19.00
Durata della mostra: Dal 5 ottobre al 10 novembre 2013
Orario: tutti i giorni dalle ore 16 alle 19 / ingresso libero
Nell’ambito di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma sarà allestita presso la Ex GIL anche la mostra:
IL FANTASMA DELLA REALTÀ. Fotografie di Stefano Cioffi, a cura di Maurizio G. De Bonis.
Punto ristoro a cura di “La Cicala e la formica”
Nell’ambito di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma, sarà presentato al pubblico dal 5 ottobre all’8 dicembre 2013, negli spazi della Ex GIL a Roma, il complesso di mostre fotografiche intitolato Linee d’ombra, a cura di Stefano Simoncini. L’inaugurazione avrà luogo sabato 5 ottobre 2013 alle ore 19.00. L’evento, organizzato in collaborazione con la Regione Lazio, fa parte delle attività promosse da Naked City Project ed è sostenuto da Visiva.
Le mostre di Linee d’ombra
DANIELE CAMETTI ASPRI Unrelated
STEFANO DAVID Metropolis
STEFANO FONTEBASSO DE MARTINO Da nessun luogo
MAILA IACOVELLI – FABIO ZAYED The Empty Tombs
GUIDO ORSINI Cuboserra
VALERIA SCRILATTI Almost Wild
La sede di “Linee d’ombra” è già un inno all’assenza: la casa Gil di Luigi Moretti, con le sue linee nitide, il razionalismo leggero, quasi leggiadro, più che i pieni dell’autorità fascista evoca i vuoti della poetica metafisica, l’aria di vetro montaliana, quell’“anello che non tiene” che, infrangendo l’illusione del principio di realtà, ci proietta dentro la verità del nulla assoluto. “Linee d’ombra” appunto, immagini che si collocano al confine tra luce e ombra, esteriorità e interiorità, ordine e caos, civiltà e barbarie. La città contemporanea, sintesi di opposti, insieme Babilonia e Gerusalemme, confonde queste linee fino a cancellarle, e per questo può diventare un oggetto assoluto, terribile e sublime.
In “Linee d’ombra” la realtà urbana viene scomposta nelle sue possibili interiorizzazioni intonate al tema dell’assenza. La città “rappresentata” di Daniele Cametti Aspri associa due realtà romane diametrali e incomunicanti, Acilia e Casal Palocco: solo una strada divide l’edilizia popolare da socialismo reale di Acilia, che potrebbe ricordare Kiev, all’american dream palocchino, entrambe due forme vuote, modelli obsleti di città. Tutta interiore la città di Stefano David, fatta di infrastrutture e movimento, che ricorda la vertigine biblica di T.S. Eliot e della sua Waste Land (“Unreal City, / Under the brown fog of a winter dawn”), la solitudine assoluta e atomizzata della contemporaneità, un’assenza di massa. Elegiaco il tono invece della Spoon river urbana di Maila Iacovelli e Fabio Zayed, dove il sapore posticcio delle “empty tombs” estende la patina dell’artificio “mortuario” ai contesti di puro e anonimo transito, in cui sono inserite. Ma la dimensione urbana è fatta anche di natura assente e negata, una natura rappresentata artificialmente (Valeria Scrilatti), o recuperata per frammenti accidentali e isolati (Stefano Fontebasso), o sterilizzata tra estetizzazione estrema e banalizzazione “plastificata” (Guido Orsini).
Naked City Project è un osservatorio sociale sulla Capitale, volto a sperimentare un nuovo modello di produzione dell’informazione fondato sulla dimensione collaborativa del web. I suoi aspetti più innovativi riguardano la dimensione ‘open data’ e partecipata del progetto, la programmatica combinazione della dimensione sociale con quella territoriale, le metodologie d’indagine che intrecciano ricerca, giornalismo, fotografia e documentario, la vocazione narrativa transmediale, la sperimentazione di cartografia critica e partecipata.
Naked City Project si propone dunque di:
- Costituire un archivio online open data e mappature territoriali
- Creare un network collaborativo interdisciplinare di esperti e cittadini
- Realizzare un festival della città e fondare spazi di condivisione della conoscenza dei luoghi
INFORMAZIONI
Titolo: LINEE D’OMBRA. 6 mostre fotografiche all’ex Gil
A cura di: Stefano Simoncini
Luogo: Ex GIL, Largo Ascianghi 5, Roma
Inaugurazione: sabato, 5 ottobre 2013, ore 19.00
Durata della mostra: Dal 5 ottobre al 10 novembre 2013
Orario: tutti i giorni dalle ore 16 alle 19 / ingresso libero
Nell’ambito di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma sarà allestita presso la Ex GIL anche la mostra:
IL FANTASMA DELLA REALTÀ. Fotografie di Stefano Cioffi, a cura di Maurizio G. De Bonis.
Punto ristoro a cura di “La Cicala e la formica”
05
ottobre 2013
Linee d’ombra 6 mostre fotografiche all’ex Gil
Dal 05 ottobre all'otto dicembre 2013
fotografia
Location
SPAZIO EX GIL
Roma, Largo Ascianghi, 5, (Roma)
Roma, Largo Ascianghi, 5, (Roma)
Vernissage
5 Ottobre 2013, ore 19.00
Curatore