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Lino Brunelli – L’arte nel nuovo secolo
Dipinti 1950-2005
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'ex Arsenale di Verona al padiglione 20 presenta il dal 1 Marzo un'antologica dedicata al Maestro Lino Brunelli, pittore, scultore e scenografo, di fama internazionale.
"Cosa può rivelare la memoria di un artista che per cinquant’anni ha lavorato accumulando immagini, e avvenimenti storici? Di tutto questo ce ne ha reso conto la pittura di Brunelli in centinaia di mostre allestite in mezzo mondo. Egli è sempre stato presente alle vicende della sua contemporaneità esistenziale, ha “registrato” nelle sue opere, i momenti più salienti del cinquantennio scorso spaziando nei “frattali” della cultura a tutto campo; dalla psicologia comportamentale dell’uomo alle scoperte scientifiche, dai cambiamenti politici, ai cambiamenti sociali, ai cambiamenti ambientali e storici, insomma tutto ciò che è successo dagli anni quaranta ai nostri giorni ed ancora: dall’astronomia alla scienza del colore, dall’analisi dei linguaggi artistici (materia che egli ha insegnato a livello universitario) alla sinestesia – musica - colore.
Ricordiamo qui che Brunelli ha insegnato per oltre un trentennio al Liceo Artistico e Accademia di Venezia, ha insegnato scenografia teatrale essendo stato egli stesso scenografo progettista all’Arena ed al Teatro Romano di Verona. Esperienze che si sono stratificate per mezzo secolo nel suo bagaglio culturale, per farle emergere poi in tutta chiarezza nelle sue opere di pittura e di scultura.
In questa antologia dei “Labirinti della Memoria”, il Maestro veneto presenta circa quaranta opere di pittura ed alcune sculture della sua fertile produzione eseguite nell’arco di oltre un cinquantennio. Con questa mostra egli offre un saggio dimostrativo dei cinque temi più rappresentativi.
“ANIMA MUNDI”, analisi che parte dal paesaggio e dalla natura chiedendosi dove l’Uomo ha condotto l’habitat stesso, le sue scoperte, la sua intelligenza, in una relazione costruttiva/distruttiva.
“MY GOLD”, da studi compiuti sul Futurismo ed altri movimenti artistici del dopoguerra, ha portato il Maestro ad esprimersi in tutta la sua “teatralità”, nella stesura di tele i cui fondi d’oro richiamano le pale delle chiese medievali ma anche il morboso “culto” della preziosità materica per l’uomo.
“IMMAGINIFICO”, qui, egli cerca di far sortire un messaggio artistico autonomo, affrancandosi da influenze politiche e partitiche, per discutere espressivamente dei Grandi Temi, dalla caduta del muro di Berlino ad altre significazioni sulla Libertà ipotizzando una comunicazione universale.
“ARCHEOLOGIE MNEMONICHE”, da qui si evince l’attrazione conclamata per l’Astrattismo. Come un archeologo egli, infatti, scava nel profondo dell’anima dell’individuo, riportando alla luce i nostri “sogni per sognare”: quindi con l’ausilio di materiali inusuali (come carte strappate o bitume giudaico) ci rivela l’autenticità del nostro interiore “ripulito” dagli orpelli esistenziali.
infine: “ADAGIO … LARGO … FORTE …PITTORICO …”si trae il godimento dato dal dualismo pittura/musica, mirabile sintesi e progetto di spiritualità sintetica rappresentata. Dall’esperienza nella Scenografia di opere liriche da Lui allestite in Italia e all’Estero, Brunelli ci propone il suo incontro con i grandi musicisti del Novecento, sfociando in un linguaggio compositivo e cromatico di assoluta fluidità, purezza ed originalità. Rivelandoci altresì la grande lezione acquisita dai suoi Maestri ideali: Kandinskij, Picasso e Braque.
In occasione della mostra, sarà disponibile una monografia, Edizioni dell'Aurora, contenente saggi di Remo Brindisi, Simon Brunelli, Mario De Marco, Marina De Stasio, Curzia Ferrari, Giacomo Gava, Roberto Sanesi e Jean Soudan, che costituiscono un' avvincente presentazione dell'artista in tutti i suoi aspetti. L'evento sarà inserito nella collana "I Quaderni" del Museo, giunta alla terza edizione.
Lino Brunelli è nato a Verona nel 1931 dove ha iniziato la sua carriera pittorica in scenografia. Ha lavorato a Roma, a Milano, a Napoli, a Pistoia, a Vicenza, a Verona, a Passy in Francia e a Malaga in Spagna. Ha vissuto, per alcuni anni, la vita del teatro con alternanze di attore, scenografo e regista. Per la scenografia ha collaborato alla realizzazione di opere liriche e di prosa con maestri quali: Franco Enriques, Giancarlo Sbragia, Cesare Maria Cristini, Pino Canarini, Attilio Colonnello, Vittorio Rossi, Roberto Rossellini, Paolo Travisi e Wachevick.
Ha egli stesso progettato e realizzato memorabili scenografie per il Teatro Veneto, per il Teatro Romano di Verona, per l'Arena di Verona, per il Teatro Mozarteum di Salisburgo e molti altri. Inviato alle maggiori manifestazioni d'arte Nazionali e Straniere, gli sono stati attribuiti venticinque "premi nazionali". Nel 1981, in occasione del Festival Internazionale del Cinema gli viene assegnato il "Premio Internazionale per la Pittura" a Cannes (Francia).
Ha fatto più di duecento mostre personali in Italia, Francia, Belgio, America, Australia e Nuova Zelanda. Sue opere figurano in molteplici collezioni pubbliche e private, in accademie e musei in Italia, Germania, Belgio, Olanda, Danimarca, Francia, America, Giappone, Unione Sovietica, Gran Bretagna, Svizzera e Australia. Tra cui si segnala il Museo alternativo di Arte Moderna Remo Brindisi a Spina (Ferrara), il Museo d'Arte Moderna di Annecy (Francia).
Tra le sue personali di maggior rilievo: la "Mostra antologica " dieci anni di lavoro1964-1974, ordinatagli nel gennaio '74 al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano e "Mostra antologica" all'Arengario civico di Monza, nello stesso anno.
Una seconda mostra personale dal titolo: "Dopo l'eclisse" gli viene allestita sotto l'egida della Regione Lombardia ed il Comune di Milano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" di Milano nel 1985.
Una mostra antologica dal titolo: "Archeologie Mnemoniche" viene allestita nei saloni del Museo "F. Gonzaga" Mantova, Museo Monjo di Barcellona (Spagna).
Il maestro veneto è autore di numerosi grandi "murales" eseguiti nel decennio 1975-1985, in Trentino, in Calabria, in Sicilia, in Lombardia e nel Veneto. Numerosi affreschi in edifici pubblici, alberghi e palazzi privati.
E' inserito nell'enciclopedia Rizzoli dell'Arte Italiana, nell'enciclopedia I.E.D.A. Archivio Storico degli Artisti Italiani, nel catalogo Camanducci 1974 e nell'Annuario Camanducci n. 4 nell'Eco della Critica Artisti d'Oggi 1974, nel Catalogo Bolaffi 1975, nel Dizionario degli Artisti Italiani del XX Secolo edito da Bolaffi, nell'Annuario Base n. 2, ed. Bolaffi, nel Dizionario degli Artisti Italiani editore Bugatti. Nel Dizionario della pittura italiana contemporanea "Quadrato 1986". Nel Dizionario Enciclopedico "Arte Oggi" edito dalla CIDAC editore di Cervia e ancora nel "Dizionario dell'arte italiana" l'ELITE anni '83, '87, '88.
Già docente di disegno al Liceo Artistico e Accademia di Stato di Venezia, titolare della cattedra di disegno all'Istituto d'Arte di Stato di Verona, ha tenuto periodicamente corsi superiori di scenografia nello stesso Istituto. E' ora membro dell'I.R.R.S.A.E. Istituto Regionale di Ricerca Sperimentazione Aggiornamento Educativi della Lombardia. E' direttore artistico dell'Ass. Culturale S. Marco a Quarto d'Altino (VE). Brunelli conclude il suo lavoro di docente accademico quale professore universitario ricoprendo la cattedra di "Analisi dei linguaggi artistici" all'Unitre di Milano.
Il maestro è accademico fondatore della Michelangelo Lyceum - Instituto de Estudio, Investigaciòn y divulgaciòn de las Artes Plasticas - di Barcellona.
"Cosa può rivelare la memoria di un artista che per cinquant’anni ha lavorato accumulando immagini, e avvenimenti storici? Di tutto questo ce ne ha reso conto la pittura di Brunelli in centinaia di mostre allestite in mezzo mondo. Egli è sempre stato presente alle vicende della sua contemporaneità esistenziale, ha “registrato” nelle sue opere, i momenti più salienti del cinquantennio scorso spaziando nei “frattali” della cultura a tutto campo; dalla psicologia comportamentale dell’uomo alle scoperte scientifiche, dai cambiamenti politici, ai cambiamenti sociali, ai cambiamenti ambientali e storici, insomma tutto ciò che è successo dagli anni quaranta ai nostri giorni ed ancora: dall’astronomia alla scienza del colore, dall’analisi dei linguaggi artistici (materia che egli ha insegnato a livello universitario) alla sinestesia – musica - colore.
Ricordiamo qui che Brunelli ha insegnato per oltre un trentennio al Liceo Artistico e Accademia di Venezia, ha insegnato scenografia teatrale essendo stato egli stesso scenografo progettista all’Arena ed al Teatro Romano di Verona. Esperienze che si sono stratificate per mezzo secolo nel suo bagaglio culturale, per farle emergere poi in tutta chiarezza nelle sue opere di pittura e di scultura.
In questa antologia dei “Labirinti della Memoria”, il Maestro veneto presenta circa quaranta opere di pittura ed alcune sculture della sua fertile produzione eseguite nell’arco di oltre un cinquantennio. Con questa mostra egli offre un saggio dimostrativo dei cinque temi più rappresentativi.
“ANIMA MUNDI”, analisi che parte dal paesaggio e dalla natura chiedendosi dove l’Uomo ha condotto l’habitat stesso, le sue scoperte, la sua intelligenza, in una relazione costruttiva/distruttiva.
“MY GOLD”, da studi compiuti sul Futurismo ed altri movimenti artistici del dopoguerra, ha portato il Maestro ad esprimersi in tutta la sua “teatralità”, nella stesura di tele i cui fondi d’oro richiamano le pale delle chiese medievali ma anche il morboso “culto” della preziosità materica per l’uomo.
“IMMAGINIFICO”, qui, egli cerca di far sortire un messaggio artistico autonomo, affrancandosi da influenze politiche e partitiche, per discutere espressivamente dei Grandi Temi, dalla caduta del muro di Berlino ad altre significazioni sulla Libertà ipotizzando una comunicazione universale.
“ARCHEOLOGIE MNEMONICHE”, da qui si evince l’attrazione conclamata per l’Astrattismo. Come un archeologo egli, infatti, scava nel profondo dell’anima dell’individuo, riportando alla luce i nostri “sogni per sognare”: quindi con l’ausilio di materiali inusuali (come carte strappate o bitume giudaico) ci rivela l’autenticità del nostro interiore “ripulito” dagli orpelli esistenziali.
infine: “ADAGIO … LARGO … FORTE …PITTORICO …”si trae il godimento dato dal dualismo pittura/musica, mirabile sintesi e progetto di spiritualità sintetica rappresentata. Dall’esperienza nella Scenografia di opere liriche da Lui allestite in Italia e all’Estero, Brunelli ci propone il suo incontro con i grandi musicisti del Novecento, sfociando in un linguaggio compositivo e cromatico di assoluta fluidità, purezza ed originalità. Rivelandoci altresì la grande lezione acquisita dai suoi Maestri ideali: Kandinskij, Picasso e Braque.
In occasione della mostra, sarà disponibile una monografia, Edizioni dell'Aurora, contenente saggi di Remo Brindisi, Simon Brunelli, Mario De Marco, Marina De Stasio, Curzia Ferrari, Giacomo Gava, Roberto Sanesi e Jean Soudan, che costituiscono un' avvincente presentazione dell'artista in tutti i suoi aspetti. L'evento sarà inserito nella collana "I Quaderni" del Museo, giunta alla terza edizione.
Lino Brunelli è nato a Verona nel 1931 dove ha iniziato la sua carriera pittorica in scenografia. Ha lavorato a Roma, a Milano, a Napoli, a Pistoia, a Vicenza, a Verona, a Passy in Francia e a Malaga in Spagna. Ha vissuto, per alcuni anni, la vita del teatro con alternanze di attore, scenografo e regista. Per la scenografia ha collaborato alla realizzazione di opere liriche e di prosa con maestri quali: Franco Enriques, Giancarlo Sbragia, Cesare Maria Cristini, Pino Canarini, Attilio Colonnello, Vittorio Rossi, Roberto Rossellini, Paolo Travisi e Wachevick.
Ha egli stesso progettato e realizzato memorabili scenografie per il Teatro Veneto, per il Teatro Romano di Verona, per l'Arena di Verona, per il Teatro Mozarteum di Salisburgo e molti altri. Inviato alle maggiori manifestazioni d'arte Nazionali e Straniere, gli sono stati attribuiti venticinque "premi nazionali". Nel 1981, in occasione del Festival Internazionale del Cinema gli viene assegnato il "Premio Internazionale per la Pittura" a Cannes (Francia).
Ha fatto più di duecento mostre personali in Italia, Francia, Belgio, America, Australia e Nuova Zelanda. Sue opere figurano in molteplici collezioni pubbliche e private, in accademie e musei in Italia, Germania, Belgio, Olanda, Danimarca, Francia, America, Giappone, Unione Sovietica, Gran Bretagna, Svizzera e Australia. Tra cui si segnala il Museo alternativo di Arte Moderna Remo Brindisi a Spina (Ferrara), il Museo d'Arte Moderna di Annecy (Francia).
Tra le sue personali di maggior rilievo: la "Mostra antologica " dieci anni di lavoro1964-1974, ordinatagli nel gennaio '74 al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano e "Mostra antologica" all'Arengario civico di Monza, nello stesso anno.
Una seconda mostra personale dal titolo: "Dopo l'eclisse" gli viene allestita sotto l'egida della Regione Lombardia ed il Comune di Milano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" di Milano nel 1985.
Una mostra antologica dal titolo: "Archeologie Mnemoniche" viene allestita nei saloni del Museo "F. Gonzaga" Mantova, Museo Monjo di Barcellona (Spagna).
Il maestro veneto è autore di numerosi grandi "murales" eseguiti nel decennio 1975-1985, in Trentino, in Calabria, in Sicilia, in Lombardia e nel Veneto. Numerosi affreschi in edifici pubblici, alberghi e palazzi privati.
E' inserito nell'enciclopedia Rizzoli dell'Arte Italiana, nell'enciclopedia I.E.D.A. Archivio Storico degli Artisti Italiani, nel catalogo Camanducci 1974 e nell'Annuario Camanducci n. 4 nell'Eco della Critica Artisti d'Oggi 1974, nel Catalogo Bolaffi 1975, nel Dizionario degli Artisti Italiani del XX Secolo edito da Bolaffi, nell'Annuario Base n. 2, ed. Bolaffi, nel Dizionario degli Artisti Italiani editore Bugatti. Nel Dizionario della pittura italiana contemporanea "Quadrato 1986". Nel Dizionario Enciclopedico "Arte Oggi" edito dalla CIDAC editore di Cervia e ancora nel "Dizionario dell'arte italiana" l'ELITE anni '83, '87, '88.
Già docente di disegno al Liceo Artistico e Accademia di Stato di Venezia, titolare della cattedra di disegno all'Istituto d'Arte di Stato di Verona, ha tenuto periodicamente corsi superiori di scenografia nello stesso Istituto. E' ora membro dell'I.R.R.S.A.E. Istituto Regionale di Ricerca Sperimentazione Aggiornamento Educativi della Lombardia. E' direttore artistico dell'Ass. Culturale S. Marco a Quarto d'Altino (VE). Brunelli conclude il suo lavoro di docente accademico quale professore universitario ricoprendo la cattedra di "Analisi dei linguaggi artistici" all'Unitre di Milano.
Il maestro è accademico fondatore della Michelangelo Lyceum - Instituto de Estudio, Investigaciòn y divulgaciòn de las Artes Plasticas - di Barcellona.
01
marzo 2006
Lino Brunelli – L’arte nel nuovo secolo
Dal primo marzo al primo aprile 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELL’ARSENALE
Verona, Piazza Arsenale, 8, (Verona)
Verona, Piazza Arsenale, 8, (Verona)
Vernissage
1 Marzo 2006, ore 18
Autore
Curatore