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L’insostenibile leggerezza dell’essere
Una mostra fotografica che vede protagonisti otto giovani artisti sotto la curatela di Carolina Lio. Tema del progetto è la definizione e ridefinizione della leggerezza e della pesantezza come falsi contrari, così come Milan Kundera li propone nel suo famosissimo romanzo-saggio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Temi come la vita, la morte, la malattia, la guerra, la bellezza e la crudeltà, la violenza e l'ironia, l'erotismo e la sofferenza, vivono sospesi in un'atmosfera fluida che li rende un continuum l'uno dell'altro, tasselli dello stesso mosaico imprescindibile che compone l'esistenza umana, dove nessuna parte ha davvero più peso dell'altra. E dove quindi il concetto di pesantezza perde il proprio senso e levita, privato di gravità, nel vortice a volte insostenibile di eventi che travolgono e stravolgono il nostro mondo e il nostro destino.
Su questa ambiguità Kunderiana, una vera e propria filosofia del dubbio, ci si interroga ricerca dopo ricerca artistica, camminando come equilibristi sul sottile confine che separa il leggero dal pesante, cercando di capire quale dei due occupa il polo negativo e quale quello positivo da situazione a situazione. E trovando come risultato a volte la rivelazione più imprevista, il contrario rispetto a quanto il senso comune ci suggerirebbe. Che la morte e la malattia non sono meno impregnate di vita che la più struggente delle storie d'amore. Che la violenza e la solitudine possono essere due righe della stessa poesia. Che il caos e il silenzio sono egualmente opprimenti, ma ad un peso prossimo allo zero, perché l'umanità ha sempre più forza di quella che è convinta di avere.
Su questa ambiguità Kunderiana, una vera e propria filosofia del dubbio, ci si interroga ricerca dopo ricerca artistica, camminando come equilibristi sul sottile confine che separa il leggero dal pesante, cercando di capire quale dei due occupa il polo negativo e quale quello positivo da situazione a situazione. E trovando come risultato a volte la rivelazione più imprevista, il contrario rispetto a quanto il senso comune ci suggerirebbe. Che la morte e la malattia non sono meno impregnate di vita che la più struggente delle storie d'amore. Che la violenza e la solitudine possono essere due righe della stessa poesia. Che il caos e il silenzio sono egualmente opprimenti, ma ad un peso prossimo allo zero, perché l'umanità ha sempre più forza di quella che è convinta di avere.
12
aprile 2008
L’insostenibile leggerezza dell’essere
Dal 12 aprile al 02 maggio 2008
arte contemporanea
Location
911 GALLERIA D’ARTE
La Spezia, Via Del Torretto, 48, (La Spezia)
La Spezia, Via Del Torretto, 48, (La Spezia)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato dalle 10.30 alle 12.30
e dalle 16.30 alle 19.30
Vernissage
12 Aprile 2008, ore 18.00
Autore
Curatore