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L’invisibile malinconia. Il pomeriggio è troppo lungo e azzurro
Apre la collettiva con gli artisti di Entroterra sul tema del blu, inteso sia come colore che come forma espressiva dell’animo.
Comunicato stampa
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Per chi dice che non ci sono più le mezze stagioni Entroterra lancia una nuova mostra collettiva sul tema dell’azzurro, il colore che con la sua luminosità rilancia la primavera dopo i grigi dell’inverno, ma anche il languore malinconico delle attese e delle incertezze .
La mostra però non vuole sottolineare esclusivamente l’apertura del cielo ripulito dalle folate di aprile ma anche la sottile malinconia che può pervadere l’uomo che vive ed agisce all’interno del creato, concetto che sottintende il gioco di parole in inglese (blue= colore blu e malinconia). Proprio a questo spunto la mostra prende piede traendo il titolo da un dipinto di Lani Irwin che collega simbolicamente il colore blu a oggetti inquietanti che rimandano a misteri che possiamo solo intuire.
Nell’azzurro ci si abbandona a volte un po’ tropo facilmente e serve un energico gesto, un’azione risolutiva per sbloccare la malinconia. “Allora io quasi quasi prendo il treno e vengo da te, ma il treno dei desideri, dei miei pensieri all’incontrario va” (P. Conte)
Le opere esposte variano molto per i soggetti ripresentati – scene agresti e metropolitane, figure umane, fabbriche o paesaggi simbolici- ma l’ambiente della mostra ci trasporta seguendo le sfumature più spente o più accese sempre in questa interpretazione del colore.
Note Biografiche
Lani Irwin, nata nel 1947 negli Stati Uniti, ha frequentato l'università sia negli U.S.A. (Washington DC) che in Europa (Grenoble e Monaco di B.). Dal 1974 ha realizzato numerose esposizioni, sia personali che importanti mostre di gruppo. Viene rappresentata dalla Gallery K di Washington DC dal 1981 e da Katharina Rich Perlow di New York dal 1996. I suoi lavori appartengono a vari musei tra cui il National Museum of American Art, la Corcoran Gallery e l'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden a Washington DC, e l' Huntington Museum in West Virginia, come pure a numerose collezioni private. Nel 1987 si è trasferita in Italia, mantenendosi sempre in contatto con le gallerie e la cultura artistica americana. Nel 1995 ha vinto il Pollock-Krasner Foundation Grant. In mostra presenta dei suoi recenti collages.
Mathieu Weemaels è nato a Bruxelles nel 1967 dove ha studiato. Dopo aver cominciando con il fumetto è passato ben presto al disegno studiando a La Cambre a Bruxelles. E' un artista interessato a tecniche diverse, specializzato soprattutto nell'uso dei pastelli secchi, che fabbrica lui stesso. Nel 2001 ha vinto il Premio della Reale Accademia del Belgio. Espone in Belgio, Francia, Svizzera, Portogallo ed ora anche in Italia. In mostra saranno visibili alcune nature morte realizzate a pastello.
Josh George, nato nel 1973 a Kansas City, dopo aver frequentato il Kansas City Art Institute e gli studi accademici presso l’università del Missouri si è trasferito a Brooklyn. Utilizza una sua particolarissima tecnica mista usando carta, stoffe incollate, olio ed acrilici. La sua attenzione si incentra soprattutto su un magistrale gioco di composizione della scena a della prospettiva, che rimanda sia ai grandi maestri del passato (Caravaggio e Rembrandt) sia ai contemporanei (Wayne Thiebaud, Stanley Spencer). Le sue opere sono presenti in importanti gallerie americane, in spazi prestigiosi come la catena degli Hotel Sheraton ed in altre collezioni di importanti compagnie.
Salvador Montó nasce a Valencia nel 1963. Realizza le sue prime esposizioni in sale municipali ed imprese come Caixa Tarragona, ma è nel 1992 quando la sua carriera ha una svolta con la Medaglia d' Argento al Premio Nazionale di pittura di Salamanca, e da quel momento decide di dedicarsi professionalmente alla pittura. Lo stesso anno espone per la prima volta in una personale alla galleria Alfama di Madrid dove i Duchi di Alba acquistano una delle sue opere. Nei seguenti dieci anni partecipa ai più importanti concorsi di pittura sia a livello nazionale che internazionale, ottenendo numerose menzioni d' onore e diplomi. Così pure riceve la Medaglia d' Onore del Premio BMW negli anni 1993, 1996, 2000 y 2002. La sua attività internazionale comincia nel 1995, esponendo insieme a altri quattro pittori presso la galleria La Boheme di Miami (USA). In seguito, sempre in collettive, esporrà a Siegen (D), Roma e Bruxelles. Nel 2005 ha la sua prima personale a Bruxelles e nel 2007 la sua prima personale italiana proprio presso Entroterra a Milano.
Paulette Taecke, nata nel 1952 in Belgio, ha iniziato la sua carriera artistica seguendo lezioni di pittura,storia dell'arte e frequentando il mondo artistico belga; nel 1994 si è diplomata all'Accademia di Belle arti e da allora ha iniziato il suo percorso espositivo ricevendo numerosi premi e riconoscimenti.
Salvatore Santoddì nasce a Caltagirone nel 1978, città dove vive e opera. Allievo di Salvo Russo, si diploma in pittura nell'anno accademico 2003/2004 presso l'Accademia di Belle Arti di Catania. Ha partecipato a diversi eventi e a diverse collettive. La sua pittura riecheggia le antiche architetture religiose e private in rifacimento della sua terra natia, qui emergono figure umane sollevate, in contemplazione e assorte e cariche di religiosità spirituale, oppure elementi fitomorfi rigogliosi ed estremamente rari e delicati.
Antonio Biancalani, nato a Montelupo Fiorentino nel 1948; si forma come autodidatta, copiando i "maestri" e la natura, come si faceva in passato. I suoi modelli sono Caravaggio, Velasquez, Klimt e Goya, che amalgama senza citazionismi. Nel 1989, vince il premio Arte Mondadori con il dipinto Interno. Gli oggetti del mondo infantile iniziano a popolare le opere del pittore; sono cose che hanno assorbito il tocco delle persone che le hanno usate. Giocando sul rapporto tra sfondo, trattato quasi come opera informale, e oggetto centrale, chiaroscurato e ben inquadrato, il pittore ottiene effetti da opera astratta. Ha esposto con importanti gallerie italiane e straniere. Vive e lavora in Toscana.
Ernesto Achilli, Dopo gli studi giovanili presso il Liceo artistico a Milano, ha continuato lavorando soprattutto come incisore e frequentando la Scuola degli Artefici presso l'Accademia di Brera. Da anni lavora nella tranquillità delle campagna lombarda alla ricerca di materiali ed oggetti dimenticati da ritrarre sulle sue tele.
Marco Manzella, nato a Livorno nel 1962, vive e lavora ora tra Brescia e Viareggio. Diplomatosi in restauro, ha lavorato molti anni in questo settore specializzandosi in antiche tecniche pittoriche. Dal 1993 si dedica solo alla pittura. Ha iniziato la sua attività espositiva nel 1985. Lavora con gallerie italiane e straniere. L' interesse per la pittura figurativa anglosassone lo ha portato ad alcuni soggiorni in Inghilterra e negli Stati Uniti, da dove nascono alcuni dei disegni e dei quadri più recenti. Alcuni suoi quadri sono stati scelti per l’ultimo live televisivo degli attori Ale & Franz.
Cristina Iotti nasce vicino a Modena nel 1965. Si è diplomata allo IED di Milano ed in seguito si è dedicata al design della ceramica. Dal 2002 lavora esclusivamente come pittrice, sia con quadri ad olio che con personalissimi disegni dal taglio fotografico ma dalla tecnica raffinatissima e di sapore antico. Espone in Italia ed all’estero e l’anno scorso è stat vincitrice del premio Arte per la grafica e del premio speciale Faber-Castell.
La mostra però non vuole sottolineare esclusivamente l’apertura del cielo ripulito dalle folate di aprile ma anche la sottile malinconia che può pervadere l’uomo che vive ed agisce all’interno del creato, concetto che sottintende il gioco di parole in inglese (blue= colore blu e malinconia). Proprio a questo spunto la mostra prende piede traendo il titolo da un dipinto di Lani Irwin che collega simbolicamente il colore blu a oggetti inquietanti che rimandano a misteri che possiamo solo intuire.
Nell’azzurro ci si abbandona a volte un po’ tropo facilmente e serve un energico gesto, un’azione risolutiva per sbloccare la malinconia. “Allora io quasi quasi prendo il treno e vengo da te, ma il treno dei desideri, dei miei pensieri all’incontrario va” (P. Conte)
Le opere esposte variano molto per i soggetti ripresentati – scene agresti e metropolitane, figure umane, fabbriche o paesaggi simbolici- ma l’ambiente della mostra ci trasporta seguendo le sfumature più spente o più accese sempre in questa interpretazione del colore.
Note Biografiche
Lani Irwin, nata nel 1947 negli Stati Uniti, ha frequentato l'università sia negli U.S.A. (Washington DC) che in Europa (Grenoble e Monaco di B.). Dal 1974 ha realizzato numerose esposizioni, sia personali che importanti mostre di gruppo. Viene rappresentata dalla Gallery K di Washington DC dal 1981 e da Katharina Rich Perlow di New York dal 1996. I suoi lavori appartengono a vari musei tra cui il National Museum of American Art, la Corcoran Gallery e l'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden a Washington DC, e l' Huntington Museum in West Virginia, come pure a numerose collezioni private. Nel 1987 si è trasferita in Italia, mantenendosi sempre in contatto con le gallerie e la cultura artistica americana. Nel 1995 ha vinto il Pollock-Krasner Foundation Grant. In mostra presenta dei suoi recenti collages.
Mathieu Weemaels è nato a Bruxelles nel 1967 dove ha studiato. Dopo aver cominciando con il fumetto è passato ben presto al disegno studiando a La Cambre a Bruxelles. E' un artista interessato a tecniche diverse, specializzato soprattutto nell'uso dei pastelli secchi, che fabbrica lui stesso. Nel 2001 ha vinto il Premio della Reale Accademia del Belgio. Espone in Belgio, Francia, Svizzera, Portogallo ed ora anche in Italia. In mostra saranno visibili alcune nature morte realizzate a pastello.
Josh George, nato nel 1973 a Kansas City, dopo aver frequentato il Kansas City Art Institute e gli studi accademici presso l’università del Missouri si è trasferito a Brooklyn. Utilizza una sua particolarissima tecnica mista usando carta, stoffe incollate, olio ed acrilici. La sua attenzione si incentra soprattutto su un magistrale gioco di composizione della scena a della prospettiva, che rimanda sia ai grandi maestri del passato (Caravaggio e Rembrandt) sia ai contemporanei (Wayne Thiebaud, Stanley Spencer). Le sue opere sono presenti in importanti gallerie americane, in spazi prestigiosi come la catena degli Hotel Sheraton ed in altre collezioni di importanti compagnie.
Salvador Montó nasce a Valencia nel 1963. Realizza le sue prime esposizioni in sale municipali ed imprese come Caixa Tarragona, ma è nel 1992 quando la sua carriera ha una svolta con la Medaglia d' Argento al Premio Nazionale di pittura di Salamanca, e da quel momento decide di dedicarsi professionalmente alla pittura. Lo stesso anno espone per la prima volta in una personale alla galleria Alfama di Madrid dove i Duchi di Alba acquistano una delle sue opere. Nei seguenti dieci anni partecipa ai più importanti concorsi di pittura sia a livello nazionale che internazionale, ottenendo numerose menzioni d' onore e diplomi. Così pure riceve la Medaglia d' Onore del Premio BMW negli anni 1993, 1996, 2000 y 2002. La sua attività internazionale comincia nel 1995, esponendo insieme a altri quattro pittori presso la galleria La Boheme di Miami (USA). In seguito, sempre in collettive, esporrà a Siegen (D), Roma e Bruxelles. Nel 2005 ha la sua prima personale a Bruxelles e nel 2007 la sua prima personale italiana proprio presso Entroterra a Milano.
Paulette Taecke, nata nel 1952 in Belgio, ha iniziato la sua carriera artistica seguendo lezioni di pittura,storia dell'arte e frequentando il mondo artistico belga; nel 1994 si è diplomata all'Accademia di Belle arti e da allora ha iniziato il suo percorso espositivo ricevendo numerosi premi e riconoscimenti.
Salvatore Santoddì nasce a Caltagirone nel 1978, città dove vive e opera. Allievo di Salvo Russo, si diploma in pittura nell'anno accademico 2003/2004 presso l'Accademia di Belle Arti di Catania. Ha partecipato a diversi eventi e a diverse collettive. La sua pittura riecheggia le antiche architetture religiose e private in rifacimento della sua terra natia, qui emergono figure umane sollevate, in contemplazione e assorte e cariche di religiosità spirituale, oppure elementi fitomorfi rigogliosi ed estremamente rari e delicati.
Antonio Biancalani, nato a Montelupo Fiorentino nel 1948; si forma come autodidatta, copiando i "maestri" e la natura, come si faceva in passato. I suoi modelli sono Caravaggio, Velasquez, Klimt e Goya, che amalgama senza citazionismi. Nel 1989, vince il premio Arte Mondadori con il dipinto Interno. Gli oggetti del mondo infantile iniziano a popolare le opere del pittore; sono cose che hanno assorbito il tocco delle persone che le hanno usate. Giocando sul rapporto tra sfondo, trattato quasi come opera informale, e oggetto centrale, chiaroscurato e ben inquadrato, il pittore ottiene effetti da opera astratta. Ha esposto con importanti gallerie italiane e straniere. Vive e lavora in Toscana.
Ernesto Achilli, Dopo gli studi giovanili presso il Liceo artistico a Milano, ha continuato lavorando soprattutto come incisore e frequentando la Scuola degli Artefici presso l'Accademia di Brera. Da anni lavora nella tranquillità delle campagna lombarda alla ricerca di materiali ed oggetti dimenticati da ritrarre sulle sue tele.
Marco Manzella, nato a Livorno nel 1962, vive e lavora ora tra Brescia e Viareggio. Diplomatosi in restauro, ha lavorato molti anni in questo settore specializzandosi in antiche tecniche pittoriche. Dal 1993 si dedica solo alla pittura. Ha iniziato la sua attività espositiva nel 1985. Lavora con gallerie italiane e straniere. L' interesse per la pittura figurativa anglosassone lo ha portato ad alcuni soggiorni in Inghilterra e negli Stati Uniti, da dove nascono alcuni dei disegni e dei quadri più recenti. Alcuni suoi quadri sono stati scelti per l’ultimo live televisivo degli attori Ale & Franz.
Cristina Iotti nasce vicino a Modena nel 1965. Si è diplomata allo IED di Milano ed in seguito si è dedicata al design della ceramica. Dal 2002 lavora esclusivamente come pittrice, sia con quadri ad olio che con personalissimi disegni dal taglio fotografico ma dalla tecnica raffinatissima e di sapore antico. Espone in Italia ed all’estero e l’anno scorso è stat vincitrice del premio Arte per la grafica e del premio speciale Faber-Castell.
12
maggio 2009
L’invisibile malinconia. Il pomeriggio è troppo lungo e azzurro
Dal 12 maggio al 30 giugno 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA ENTROTERRA
Brescia, Viale Della Bornata, 43 – ed. 13, (Brescia)
Brescia, Viale Della Bornata, 43 – ed. 13, (Brescia)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 15 -19
sabato 11- 19
Vernissage
12 Maggio 2009, ore 15
Autore
Curatore