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Lisa Dalla Noce – Passione e vita: arte senza tempo
Mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura a Milano, domenica 2 marzo alle h 19,30 presso la location “Milano" Lounge Cafe''”sita in via Procaccini 37, l’esposizione personale delle pitture di LISA DALLA NOCE,
https://www.google.it/searchq=lisa+dalla+noce&oq=lisa+dalla&aqs=chrome.4.69i59j69i57j69i61j0l2j69i60.10042j0j7&sourceid=chrome&espv=210&es_sm=122&ie=UTF-8
Bolognese, figlia del noto giornalista e cronista RAI Everardo Dalla Noce, altresi’ scrittrice gia’ autrice di ”Zucchero e Veleno”, il suo primo romanzo( mentre ne elabora gia’ un secondo), da diversi anni lavora in televisione e si dedica a trasmissioni sulla salute e il benessere fisico in generale.
Nel mondo dell'arte, dipingendo con la singolare tecnica dell'utilizzo del proprio “plasma”(considerandosi percio’ indiscussa artista precursore di tale modus operandi artistico), L.Dalla Noce rappresenta un inequivocabile rievocazione del principio aristotelico dell’”Essenza”, in quanto il plasma, linfa “essenziale di Vita” e’ fluido di imprescindibile nutrimento e richiama con il suo scorrere, in effetti, “l’essere o esistere” della Vita stessa (dal greco antico “aima” che richiama il significato di anima – da cui la particella “emo” come ematico, emostatico, e tutto cio' che riguarda il sangue; ma anche “emo-zione" inteso come le passioni e i sentimenti dell’Anima). Richiamando altresi’ il concetto ebraico di “MEM”, lettera “archetipo” dell’omonimo alfabeto, con i concetti teosofici di nutrimento, riferendosi in particolare all’acqua o ai liquidi o linfe femminili (placenta) elementi primigeni propulsori di Vita ( da cui deriva il termine universale “MAMMA”), ma anche di “morte”,ma non intesa come cessazione definitiva, bensi' ”passaggio” dal mondo manifesto percettibile, allo stato di latenza della intangibilita’: dunque ogni cessazione di un ciclo, diventa”nutrimento per l’ inizio di un ciclo vitale successivo, e cosi’ via in modo eterno).
Ma il concetto di plasma o sangue (sanguis o cruor in due differenti accezioni latine) e’ molteplice e omnicomprensivo, come molteplici sono le radici linguistiche e glottologiche del termine stesso.
Il colore “rosso ocra” stimola il sub-conscio umano, individuale e collettivo (essendo il sangue, “archetipo”di Vita), alle piu svariate ispirazioni, interpretazioni e profonde rievocazioni: dalle passioni amorose, dalla vita (sanguis) al dolore o alla morte (cruor –in latino termine inteso come sangue fluente da una ferita), o perfino con accezioni spirituali-religiose (un’antica radice glottologica gotico-germanica “blo-tho (poi blodan -da cui l'inglese blood), stava a significare “sacrificio”, forgiando poi blothisojan”che significava “marcare con il sangue per consacrare alle divinita’”.
Dunque, un atto arcaico di sacrificio, donazione”, o addirittura di “consacrazione” : queste antiche reminescenze risultano chiare dall’analisi dell’arte di L.Dalla Noce, proprio nell’atto in se’, con il quale ella cosparge il proprio plasma sulla tela ai fini della figurazione nell’atto con cui lei”marca” dunque le campiture come un tempo l’uomo arcaico consacrava agli Dei marcando le caverne con il rosso ocra (pigmentazione spesso altrimenti ottenuto anche con l’ematite ,componente ferrosa magmatica) di antichi graffiti rappresentanti le proprie gesta di caccia, offrendole alla Dea Madre. “Donando” dunque allo spettatore o al fruitore dell’arte (e del suo prodotto artistico), proprio “parte della sua essenza e linfa vitale”, acquisendo in tal modo, il gesto artistico o l’opera stessa compiuta’ ,un profondo significato di “dono sacro o sacrificio”:
- “ un’ atto di generosita’ e completa dedizione all’arte e al suo pubblico” dice il curatore della mostra M°Michell Campanale - che, al di la’ della tecnica usata (che e’semplice medium, seppur di forte impatto simbolico), va interpretato nella sue piu’ sottili e profonde simbologie e significati … un generoso “dono” di completa dedizione e di passione all’Arte, sempre piu’ mezzo di espressione e comunicazione delle profondita’ dello spirito umano.
La singolare esposizione (discussa e annunciata LUNEDI' 24 FEBBRAIO '14 h 18,20 in anteprima sull'emittente TV 7 GOLD durante la rubrica "Settesera"), si protrarra' fino al 20 marzo, visitabile tutti i giorni (lunedi' escluso), dalle 18,00 alle 00,00
a cura di
Michell Campanale
curator e art director, studioso in semiologia sacra arcaica, maestro
pittore e scultore membro del Museo della Permanente di Milano
INFO E CONTATTI:
MILANOARTSFESTIVAL & The-Symposium PressOffice 329.6553592
https://www.google.it/searchq=lisa+dalla+noce&oq=lisa+dalla&aqs=chrome.4.69i59j69i57j69i61j0l2j69i60.10042j0j7&sourceid=chrome&espv=210&es_sm=122&ie=UTF-8
Bolognese, figlia del noto giornalista e cronista RAI Everardo Dalla Noce, altresi’ scrittrice gia’ autrice di ”Zucchero e Veleno”, il suo primo romanzo( mentre ne elabora gia’ un secondo), da diversi anni lavora in televisione e si dedica a trasmissioni sulla salute e il benessere fisico in generale.
Nel mondo dell'arte, dipingendo con la singolare tecnica dell'utilizzo del proprio “plasma”(considerandosi percio’ indiscussa artista precursore di tale modus operandi artistico), L.Dalla Noce rappresenta un inequivocabile rievocazione del principio aristotelico dell’”Essenza”, in quanto il plasma, linfa “essenziale di Vita” e’ fluido di imprescindibile nutrimento e richiama con il suo scorrere, in effetti, “l’essere o esistere” della Vita stessa (dal greco antico “aima” che richiama il significato di anima – da cui la particella “emo” come ematico, emostatico, e tutto cio' che riguarda il sangue; ma anche “emo-zione" inteso come le passioni e i sentimenti dell’Anima). Richiamando altresi’ il concetto ebraico di “MEM”, lettera “archetipo” dell’omonimo alfabeto, con i concetti teosofici di nutrimento, riferendosi in particolare all’acqua o ai liquidi o linfe femminili (placenta) elementi primigeni propulsori di Vita ( da cui deriva il termine universale “MAMMA”), ma anche di “morte”,ma non intesa come cessazione definitiva, bensi' ”passaggio” dal mondo manifesto percettibile, allo stato di latenza della intangibilita’: dunque ogni cessazione di un ciclo, diventa”nutrimento per l’ inizio di un ciclo vitale successivo, e cosi’ via in modo eterno).
Ma il concetto di plasma o sangue (sanguis o cruor in due differenti accezioni latine) e’ molteplice e omnicomprensivo, come molteplici sono le radici linguistiche e glottologiche del termine stesso.
Il colore “rosso ocra” stimola il sub-conscio umano, individuale e collettivo (essendo il sangue, “archetipo”di Vita), alle piu svariate ispirazioni, interpretazioni e profonde rievocazioni: dalle passioni amorose, dalla vita (sanguis) al dolore o alla morte (cruor –in latino termine inteso come sangue fluente da una ferita), o perfino con accezioni spirituali-religiose (un’antica radice glottologica gotico-germanica “blo-tho (poi blodan -da cui l'inglese blood), stava a significare “sacrificio”, forgiando poi blothisojan”che significava “marcare con il sangue per consacrare alle divinita’”.
Dunque, un atto arcaico di sacrificio, donazione”, o addirittura di “consacrazione” : queste antiche reminescenze risultano chiare dall’analisi dell’arte di L.Dalla Noce, proprio nell’atto in se’, con il quale ella cosparge il proprio plasma sulla tela ai fini della figurazione nell’atto con cui lei”marca” dunque le campiture come un tempo l’uomo arcaico consacrava agli Dei marcando le caverne con il rosso ocra (pigmentazione spesso altrimenti ottenuto anche con l’ematite ,componente ferrosa magmatica) di antichi graffiti rappresentanti le proprie gesta di caccia, offrendole alla Dea Madre. “Donando” dunque allo spettatore o al fruitore dell’arte (e del suo prodotto artistico), proprio “parte della sua essenza e linfa vitale”, acquisendo in tal modo, il gesto artistico o l’opera stessa compiuta’ ,un profondo significato di “dono sacro o sacrificio”:
- “ un’ atto di generosita’ e completa dedizione all’arte e al suo pubblico” dice il curatore della mostra M°Michell Campanale - che, al di la’ della tecnica usata (che e’semplice medium, seppur di forte impatto simbolico), va interpretato nella sue piu’ sottili e profonde simbologie e significati … un generoso “dono” di completa dedizione e di passione all’Arte, sempre piu’ mezzo di espressione e comunicazione delle profondita’ dello spirito umano.
La singolare esposizione (discussa e annunciata LUNEDI' 24 FEBBRAIO '14 h 18,20 in anteprima sull'emittente TV 7 GOLD durante la rubrica "Settesera"), si protrarra' fino al 20 marzo, visitabile tutti i giorni (lunedi' escluso), dalle 18,00 alle 00,00
a cura di
Michell Campanale
curator e art director, studioso in semiologia sacra arcaica, maestro
pittore e scultore membro del Museo della Permanente di Milano
INFO E CONTATTI:
MILANOARTSFESTIVAL & The-Symposium PressOffice 329.6553592
02
marzo 2014
Lisa Dalla Noce – Passione e vita: arte senza tempo
Dal 02 al 20 marzo 2014
arte contemporanea
Location
MILANO LOUNGE BAR
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 37, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 37, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni (lunedì escluso), dalle 18 alle 24
Autore
Curatore