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Lisa Nocentini – Memorie in cattività
Le sculture in terracotta di Lisa Nocentini sono pezzi unici costruiti usando argilla refrattaria cotta a 1000°C, pigmenti ceramici (cotti a 960°C), legno e materiali vari
Comunicato stampa
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La Galleria Zerotre presenta memorie in cattività - Personale di Lisa Nocentini
Le sculture in terracotta di Lisa Nocentini sono pezzi unici costruiti usando argilla refrattaria cotta a 1000°C, pigmenti ceramici (cotti a 960°C), legno e materiali vari.
“…Le figure che faccio vogliono trasmettere una certa ambiguità tra i concetti di infanzia e maturità, grazia e obesità, e anche rispetto alla questione “mostrare o non mostrare”: i miei pezzi hanno a che fare con il nostro bisogno di esporci ma anche con la paura che ci fa mettere al riparo dal freddo sguardo dello spettatore.
…Mi piace pensare alle mie sculture come a delle illustrazioni tridimensionali di storie che ogni spettatore può inventare da sé: una storia patchwork o un puzzle tridimensionale che lo spettatore deve completare. In questo senso considero i miei pezzi oggetti d’uso…
...Nelle novelle tradizionali, gli animali hanno quasi sempre dei poteri magici, parlano e sono spesso la forza trainante della storia. Le figure di animali appaiono anche come metafore di alcuni tratti del carattere degli esseri umani. Nell’arte popolare, che costituisce un riferimento visivo molto forte per il mio lavoro, spesso le linee che dividono l’uomo dall’animale sono linee di fusione… niente ha una singola e invariabile forma…
Lisa Nocentini
“…Le sue opere sono ormai diventate finemente scultoree, ben modellate, con forme , frutti, animali, figure e sottili combinazioni di colori. Quasi come giocattoli pericolosi esse ci riportano, da una parte alla nostra fanciullezza mentre dall’altra ci scaraventano nell’età adulta. Pur essendo profondamente naturalistiche appartengono tuttavia al mondo della fantasia. Nel loro combinare strutture e corpi, ci comunicano sensazioni di umorismo e di tenerezza ma anche di ferocia. Ecco quindi che il pollo con gli stivali che, narcisisticamente, cammina impettito attraverso il cortile e la lucertola che salta fuori dalla lavatrice, contrastano con i neonati inscatolati come sardine. Ancora la figura del lupo su ruote che ulula alla luna sciamanica è così ancestrale da diventare quasi minaccioso, quanto il gabbiano che fa da guardiano al bambino in barca. Evocando un qualcosa di primitivo e di eterno, questi pezzi totemici ci inquietano. Benché potenti e chiusi in se stessi, essi invitano tuttavia la nostra mente a pensieri di solitudine e di calma, suggerendo una strana integrità interiore.”
Mary Beckinsale
Presidente della SACI – Studio Art Center International
All’inaugurazione della mostra, sabato 27 maggio alle 19.00, sarà presente l’artista.
Lisa Nocentini è nata a Firenze.
Ha ottenuto nel 1978 il Diploma in Arti Applicate dall’Istituto Statale d’Arte di Firenze.
In seguito ha studiato pittura e ceramica presso l’Ecole des Beaux-Arts di Aix-en-Provence e presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Ha frequentato seminari specialistici con i ceramisti David Leach, John Colbeck, Sebastian Blackie, Ruth Ann Tudball, Takeshi Yasuda, Giovanni Cimatti, Walter Keeler, Ian Gregory.
Dal 1978 al 1981 è stata apprendista presso il laboratorio di ceramica di Bruno Gambone (www.brunogambone.com) a Firenze.
Alla fine del 1981 ha aperto il proprio laboratorio iniziando una produzione di oggetti d’uso in grès venduti in tutta Italia e all’estero (Svizzera, Germania e U.S.A.).
Ha partecipato a mostre e concorsi in Italia (Firenze, Fiesole, S.Gimignano, Assemini, Monterosso, Piombino, Sirmione, Perugia ecc.), Germania (Monaco di Baviera, Freiburg) e Svizzera (Zurich).
In anni recenti, progressivamente, ha sviluppato un interesse per una produzione svincolata dal concetto della funzionalità e si è principalmente indirizzata verso la creazione di pezzi unici in terracotta di carattere figurativo unendo terracotta, legno e altri materiali.
Le sculture in terracotta di Lisa Nocentini sono pezzi unici costruiti usando argilla refrattaria cotta a 1000°C, pigmenti ceramici (cotti a 960°C), legno e materiali vari.
“…Le figure che faccio vogliono trasmettere una certa ambiguità tra i concetti di infanzia e maturità, grazia e obesità, e anche rispetto alla questione “mostrare o non mostrare”: i miei pezzi hanno a che fare con il nostro bisogno di esporci ma anche con la paura che ci fa mettere al riparo dal freddo sguardo dello spettatore.
…Mi piace pensare alle mie sculture come a delle illustrazioni tridimensionali di storie che ogni spettatore può inventare da sé: una storia patchwork o un puzzle tridimensionale che lo spettatore deve completare. In questo senso considero i miei pezzi oggetti d’uso…
...Nelle novelle tradizionali, gli animali hanno quasi sempre dei poteri magici, parlano e sono spesso la forza trainante della storia. Le figure di animali appaiono anche come metafore di alcuni tratti del carattere degli esseri umani. Nell’arte popolare, che costituisce un riferimento visivo molto forte per il mio lavoro, spesso le linee che dividono l’uomo dall’animale sono linee di fusione… niente ha una singola e invariabile forma…
Lisa Nocentini
“…Le sue opere sono ormai diventate finemente scultoree, ben modellate, con forme , frutti, animali, figure e sottili combinazioni di colori. Quasi come giocattoli pericolosi esse ci riportano, da una parte alla nostra fanciullezza mentre dall’altra ci scaraventano nell’età adulta. Pur essendo profondamente naturalistiche appartengono tuttavia al mondo della fantasia. Nel loro combinare strutture e corpi, ci comunicano sensazioni di umorismo e di tenerezza ma anche di ferocia. Ecco quindi che il pollo con gli stivali che, narcisisticamente, cammina impettito attraverso il cortile e la lucertola che salta fuori dalla lavatrice, contrastano con i neonati inscatolati come sardine. Ancora la figura del lupo su ruote che ulula alla luna sciamanica è così ancestrale da diventare quasi minaccioso, quanto il gabbiano che fa da guardiano al bambino in barca. Evocando un qualcosa di primitivo e di eterno, questi pezzi totemici ci inquietano. Benché potenti e chiusi in se stessi, essi invitano tuttavia la nostra mente a pensieri di solitudine e di calma, suggerendo una strana integrità interiore.”
Mary Beckinsale
Presidente della SACI – Studio Art Center International
All’inaugurazione della mostra, sabato 27 maggio alle 19.00, sarà presente l’artista.
Lisa Nocentini è nata a Firenze.
Ha ottenuto nel 1978 il Diploma in Arti Applicate dall’Istituto Statale d’Arte di Firenze.
In seguito ha studiato pittura e ceramica presso l’Ecole des Beaux-Arts di Aix-en-Provence e presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Ha frequentato seminari specialistici con i ceramisti David Leach, John Colbeck, Sebastian Blackie, Ruth Ann Tudball, Takeshi Yasuda, Giovanni Cimatti, Walter Keeler, Ian Gregory.
Dal 1978 al 1981 è stata apprendista presso il laboratorio di ceramica di Bruno Gambone (www.brunogambone.com) a Firenze.
Alla fine del 1981 ha aperto il proprio laboratorio iniziando una produzione di oggetti d’uso in grès venduti in tutta Italia e all’estero (Svizzera, Germania e U.S.A.).
Ha partecipato a mostre e concorsi in Italia (Firenze, Fiesole, S.Gimignano, Assemini, Monterosso, Piombino, Sirmione, Perugia ecc.), Germania (Monaco di Baviera, Freiburg) e Svizzera (Zurich).
In anni recenti, progressivamente, ha sviluppato un interesse per una produzione svincolata dal concetto della funzionalità e si è principalmente indirizzata verso la creazione di pezzi unici in terracotta di carattere figurativo unendo terracotta, legno e altri materiali.
27
maggio 2006
Lisa Nocentini – Memorie in cattività
Dal 27 maggio al 30 giugno 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA ZEROTRE
Orvieto, Via Di Loreto, 5, (Terni)
Orvieto, Via Di Loreto, 5, (Terni)
Vernissage
27 Maggio 2006, ore 19
Autore
Curatore