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Lisa Ponti. Disegni di compagnia
Questa mostra della Galleria Annamaria Consadori si pone in ideale continuità con quella organizzata nel 2021 Saul Steinberg: omaggio milanese. Infatti, il corpus dei disegni, o meglio: delle lettere disegnate di Lisa Ponti (1922-2019) qui presentate è quello del suo carteggio con Aldo Buzzi.
Comunicato stampa
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Lisa, Aldo e Saul
Questa mostra della Galleria Annamaria Consadori si pone in ideale continuità con quella organizzata nel 2021 Saul Steinberg: omaggio milanese. Infatti, il corpus dei disegni, o meglio: delle lettere disegnate di Lisa Ponti (1922-2019) qui presentate è quello del suo carteggio con Aldo Buzzi (1910-2009). Un invio di immagini, probabilmente univoco, che si compie o comunque termina nel 2009 (una missiva intitolata Diario, senza disegni, riporta le date del 21, 22, e 23 marzo 2009; il timbro postale su una busta superstite è dell’8 agosto dello stesso anno), l’ultimo anno di vita di Aldo, che scompare il 9 ottobre 2009.
Quasi tutti i disegni recano i segni delle piegature proprio perché sono stati inviati in busta all’amico Aldo: questo elemento testimonia la vitalità di un mezzo, il disegno appunto, che per Lisa non ha solo una valenza espressiva autonoma ma che veicola e sintetizza immagini e pensieri fortemente autobiografici e legati – come le famose lettere disegnate del padre – al suo rapporto con il destinatario e con la necessità di comunicare uno stato emotivo. Sono un disegno di compagnia: posso entrare? Scrive Lisa nel disegno che dà il titolo a questa mostra
Al contempo ognuno dei disegni assume, staccato dalla contingenza che l’ha generato, un valore artistico autonomo e, per certi versi, universale. Un universo di intuizione fulminee espresse in punta di piedi, come sempre accade negli scritti di Lisa (recentemente riediti in forma antologica, insieme a una selezione di suoi disegni, nel volume Lisa Ponti. Io sono un disegno, edito da Humboldt Books nel 2023, dopo una mostra al Macro di Roma nel 2022 e una alla Triennale di Milano nel 2023).
Del resto, già nel piccolo volumetto di Scheiwiller Miracoli di San Bernardino da Siena, pubblicato nel 1944 e recentemente rinvenuto, la prosa di Lisa sconfina nella poesia, ma è precisissima nel delineare quello che sarebbe troppo complesso, o richiederebbe troppo tempo e spazio, affrontare in termini più convenzionalmente disciplinari. Così i suoi disegni per Aldo, così i disegni di Saul Steinberg (1914-1999).
Ma perché Saul? E soprattutto perché questo carteggio tardivo? Lisa e Aldo si conoscevano sicuramente dagli anni della guerra (gli anni ai quale risale il ritratto in bronzo di Lisa realizzato da Carmelo Cappello ed esposto in mostra), ma è subito dopo che collaborano materialmente nella redazione di “Domus”. Aldo pubblica sulla rivista alcuni brevi articoli tra il marzo e il settembre 1944 (alcuni ripubblicati nella bella antologia buzziana Aldo Buzzi. Tutte le opere, curata da Gabriele Gimmelli per La nave di Teseo nel 2020). Nell’ottobre 1946 compare sulle pagine di “Domus” il pezzo L’architetto Steinberg, che presenta al
pubblico italiano la nuova attività del formidabile disegnatore e artista rumeno poi naturalizzato americano) che di Aldo era stato compagno di studi alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano tra 1933 e il 1940 e che gli rimarrà legato tutta la vita. Anche Lisa pubblica su “Domus” un articolo su Saul, che esce nel maggio 1950.
Probabilmente il riavvicinarsi tra Aldo e Lisa testimonia la volontà, senza nostalgie, di condividere un passato e uno sguardo complice e defilato (sia per Lisa che Aldo), trasversale alla ribalta mediatica. Saul è al centro di molti di questi – e altri – disegni di Lisa. Ricevuti regali bellissimi da Aldo + Saul! Dobbiamo ri-incontrarci, scrive Lisa; e ancora: Un saluto da Saul, disegnando poi un Pinocchio dal lungo naso rivelatore del fatto che a scrivere è Lisa. Evocato e citato, Saul diviene probabilmente il trait d’union che rimette insieme i tre protagonisti alla fine delle loro vite (Saul muore nel 1999, Aldo nel 2009 e Lisa nel 2019), in quella che, come dice Lisa in uno dei disegni in mostra: Gio Ponti non diceva “vecchiaia”. Diceva “grande età”.
Roberto Dulio
Questa mostra della Galleria Annamaria Consadori si pone in ideale continuità con quella organizzata nel 2021 Saul Steinberg: omaggio milanese. Infatti, il corpus dei disegni, o meglio: delle lettere disegnate di Lisa Ponti (1922-2019) qui presentate è quello del suo carteggio con Aldo Buzzi (1910-2009). Un invio di immagini, probabilmente univoco, che si compie o comunque termina nel 2009 (una missiva intitolata Diario, senza disegni, riporta le date del 21, 22, e 23 marzo 2009; il timbro postale su una busta superstite è dell’8 agosto dello stesso anno), l’ultimo anno di vita di Aldo, che scompare il 9 ottobre 2009.
Quasi tutti i disegni recano i segni delle piegature proprio perché sono stati inviati in busta all’amico Aldo: questo elemento testimonia la vitalità di un mezzo, il disegno appunto, che per Lisa non ha solo una valenza espressiva autonoma ma che veicola e sintetizza immagini e pensieri fortemente autobiografici e legati – come le famose lettere disegnate del padre – al suo rapporto con il destinatario e con la necessità di comunicare uno stato emotivo. Sono un disegno di compagnia: posso entrare? Scrive Lisa nel disegno che dà il titolo a questa mostra
Al contempo ognuno dei disegni assume, staccato dalla contingenza che l’ha generato, un valore artistico autonomo e, per certi versi, universale. Un universo di intuizione fulminee espresse in punta di piedi, come sempre accade negli scritti di Lisa (recentemente riediti in forma antologica, insieme a una selezione di suoi disegni, nel volume Lisa Ponti. Io sono un disegno, edito da Humboldt Books nel 2023, dopo una mostra al Macro di Roma nel 2022 e una alla Triennale di Milano nel 2023).
Del resto, già nel piccolo volumetto di Scheiwiller Miracoli di San Bernardino da Siena, pubblicato nel 1944 e recentemente rinvenuto, la prosa di Lisa sconfina nella poesia, ma è precisissima nel delineare quello che sarebbe troppo complesso, o richiederebbe troppo tempo e spazio, affrontare in termini più convenzionalmente disciplinari. Così i suoi disegni per Aldo, così i disegni di Saul Steinberg (1914-1999).
Ma perché Saul? E soprattutto perché questo carteggio tardivo? Lisa e Aldo si conoscevano sicuramente dagli anni della guerra (gli anni ai quale risale il ritratto in bronzo di Lisa realizzato da Carmelo Cappello ed esposto in mostra), ma è subito dopo che collaborano materialmente nella redazione di “Domus”. Aldo pubblica sulla rivista alcuni brevi articoli tra il marzo e il settembre 1944 (alcuni ripubblicati nella bella antologia buzziana Aldo Buzzi. Tutte le opere, curata da Gabriele Gimmelli per La nave di Teseo nel 2020). Nell’ottobre 1946 compare sulle pagine di “Domus” il pezzo L’architetto Steinberg, che presenta al
pubblico italiano la nuova attività del formidabile disegnatore e artista rumeno poi naturalizzato americano) che di Aldo era stato compagno di studi alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano tra 1933 e il 1940 e che gli rimarrà legato tutta la vita. Anche Lisa pubblica su “Domus” un articolo su Saul, che esce nel maggio 1950.
Probabilmente il riavvicinarsi tra Aldo e Lisa testimonia la volontà, senza nostalgie, di condividere un passato e uno sguardo complice e defilato (sia per Lisa che Aldo), trasversale alla ribalta mediatica. Saul è al centro di molti di questi – e altri – disegni di Lisa. Ricevuti regali bellissimi da Aldo + Saul! Dobbiamo ri-incontrarci, scrive Lisa; e ancora: Un saluto da Saul, disegnando poi un Pinocchio dal lungo naso rivelatore del fatto che a scrivere è Lisa. Evocato e citato, Saul diviene probabilmente il trait d’union che rimette insieme i tre protagonisti alla fine delle loro vite (Saul muore nel 1999, Aldo nel 2009 e Lisa nel 2019), in quella che, come dice Lisa in uno dei disegni in mostra: Gio Ponti non diceva “vecchiaia”. Diceva “grande età”.
Roberto Dulio
22
giugno 2023
Lisa Ponti. Disegni di compagnia
Dal 22 giugno al 21 luglio 2023
arte contemporanea
Location
GALLERIA CONSADORI
Milano, Via Brera, 2, (Milano)
Milano, Via Brera, 2, (Milano)
Orario di apertura
Lunedì - Venerdì 10.00/13.00 - 15.00/19.00
Vernissage
22 Giugno 2023, dalle ore 18.00
Sito web
Autore
Curatore