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LISO STURLA – In forma di pittura
Circa trenta (dipinti su tela, su tavola e su carta, datati tra il 1990 e il 2021) sono le opere in mostra. Le opere di Sturla sono fatte disemplici elementi: addensamenti di colore, laghi d’azzurro e di blu, vampe di rosso brucianti,
segni guizzanti e gesti graffianti, brulichii vaganti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Luiso Sturla torna a esporre, dopo la mostra dedicatagli nel 2010, allo Studio d’Arte del
Lauro di Milano, in un evento segnato da una ricorrenza significativa, giacché s’inaugura nello
stesso giorno del suo novantaquattresimo compleanno. Circa trenta (dipinti su tela, su tavola e
su carta, datati tra il 1990 e il 2021) sono le opere in mostra. Le opere di Sturla sono fatte di
semplici elementi: addensamenti di colore, laghi d’azzurro e di blu, vampe di rosso brucianti,
segni guizzanti e gesti graffianti, brulichii vaganti e tracce che s’addensano, totali abbandoni
al puro canto del colore e irruzioni fantasmatiche del vivente – impronte di volti, foglie e fiori,
gramigne e licheni, farfalle e insetti, cervi volanti, uccelli, addirittura i temibili virus colti nell’e-
poca del loro manifestarsi, quando incutevano solo timore. Ci sono, nei dipinti di Sturla, molta
natura – evocata e rivisitata nella memoria: le apparizioni di cielo e di mare, di alberi e di fiori,
di insetti e di uccelli, le incrostazioni e i fantasmi legati a una “corrosione dell’esistenza”, come
diceva un grande scrittore ligure, Francesco Biamonti – e molta pittura, intimamente vissuta
attraverso gli occhiali e gli strumenti propri del dipingere.
L’esposizione – aperta dal 28 marzo al 31 maggio 2024 – è accompagnata da un catalogo
con un testo, In forma di pittura, di Sandro Parmiggiani e la riproduzione di tutte le opere in
mostra, e s’inaugura giovedì 28 marzo alle ore 18.
Biografia
Luiso Sturla (Chiavari 1930). Dopo il Liceo Artistico, nel 1950 forma, con Bartolomeo Sanguineti e Vittorio Ugolini,
il “Gruppo del Golfo”. Aderisce al MAC di cui diventa segretario per la Liguria fino al 1957. Dal 1958 si dedica
all'arte informale. Nel 1959 tiene una personale alla Galleria Numero di Firenze, con cui esporrà in Italia e
all'estero. Nel 1960 si reca a New York dove resta più di un anno, entra in rapporto con la ricerca dell’Abstract
Expressionism e conosce Michael Goldberg e Gregory Corso.
Nel 1962 si stabilisce a Milano e in quell’anno il Centro Culturale Olivetti di Ivrea gli dedica un'importante mostra
personale presentata da Marco Valsecchi e dieci anni dopo l'Olivetti Argentina gli dedica una vasta personale
presso la Fondazione Wildstein di Buenos Aires. Si susseguono da questo momento importanti mostre personali
presso spazi pubblici e privati. Nel 1987 partecipa alla XXX Biennale Nazionale d'Arte a Milano dove tornerà nel
1994. La prima retrospettiva a lui dedicata è nel 1985 a Palazzo Rocca di Chiavari presentata da Roberto Sanesi
e nel 2000, sempre a Palazzo Rocca, viene allestita un’importante antologica curata da Gianfranco Bruno. Nel
2011 una preziosa e completa antologica della sua opera a Palazzo Reale di Genova curata da Claudio Cerritelli
e Rossella Soro e nell’anno successivo al Palazzo della Pilotta di Parma curata da Ivo Jori e Marina Travagliati. Nel
2014 il Museo Sivori di Buenos Aires gli dedica una grande retrospettiva. È del 2017 l’antologica curata da Arturo
Carlo Quintavalle nell’ex Chiesa della Madonna della Vittoria di Mantova. Nel 2021 l’Associazione Culturale
Luiso Sturla, costituitasi nel 2019, ha curato la mostra a Palazzo Rocca di Chiavari Sturla Opere 1950-2020
Vive e lavora a Chiavari.
Via Mosè Bianchi, 60 - 20149 Milano - +39 3408268664
studiodartedellauro@gmail.com - www.studiodartedellauro.it
Lauro di Milano, in un evento segnato da una ricorrenza significativa, giacché s’inaugura nello
stesso giorno del suo novantaquattresimo compleanno. Circa trenta (dipinti su tela, su tavola e
su carta, datati tra il 1990 e il 2021) sono le opere in mostra. Le opere di Sturla sono fatte di
semplici elementi: addensamenti di colore, laghi d’azzurro e di blu, vampe di rosso brucianti,
segni guizzanti e gesti graffianti, brulichii vaganti e tracce che s’addensano, totali abbandoni
al puro canto del colore e irruzioni fantasmatiche del vivente – impronte di volti, foglie e fiori,
gramigne e licheni, farfalle e insetti, cervi volanti, uccelli, addirittura i temibili virus colti nell’e-
poca del loro manifestarsi, quando incutevano solo timore. Ci sono, nei dipinti di Sturla, molta
natura – evocata e rivisitata nella memoria: le apparizioni di cielo e di mare, di alberi e di fiori,
di insetti e di uccelli, le incrostazioni e i fantasmi legati a una “corrosione dell’esistenza”, come
diceva un grande scrittore ligure, Francesco Biamonti – e molta pittura, intimamente vissuta
attraverso gli occhiali e gli strumenti propri del dipingere.
L’esposizione – aperta dal 28 marzo al 31 maggio 2024 – è accompagnata da un catalogo
con un testo, In forma di pittura, di Sandro Parmiggiani e la riproduzione di tutte le opere in
mostra, e s’inaugura giovedì 28 marzo alle ore 18.
Biografia
Luiso Sturla (Chiavari 1930). Dopo il Liceo Artistico, nel 1950 forma, con Bartolomeo Sanguineti e Vittorio Ugolini,
il “Gruppo del Golfo”. Aderisce al MAC di cui diventa segretario per la Liguria fino al 1957. Dal 1958 si dedica
all'arte informale. Nel 1959 tiene una personale alla Galleria Numero di Firenze, con cui esporrà in Italia e
all'estero. Nel 1960 si reca a New York dove resta più di un anno, entra in rapporto con la ricerca dell’Abstract
Expressionism e conosce Michael Goldberg e Gregory Corso.
Nel 1962 si stabilisce a Milano e in quell’anno il Centro Culturale Olivetti di Ivrea gli dedica un'importante mostra
personale presentata da Marco Valsecchi e dieci anni dopo l'Olivetti Argentina gli dedica una vasta personale
presso la Fondazione Wildstein di Buenos Aires. Si susseguono da questo momento importanti mostre personali
presso spazi pubblici e privati. Nel 1987 partecipa alla XXX Biennale Nazionale d'Arte a Milano dove tornerà nel
1994. La prima retrospettiva a lui dedicata è nel 1985 a Palazzo Rocca di Chiavari presentata da Roberto Sanesi
e nel 2000, sempre a Palazzo Rocca, viene allestita un’importante antologica curata da Gianfranco Bruno. Nel
2011 una preziosa e completa antologica della sua opera a Palazzo Reale di Genova curata da Claudio Cerritelli
e Rossella Soro e nell’anno successivo al Palazzo della Pilotta di Parma curata da Ivo Jori e Marina Travagliati. Nel
2014 il Museo Sivori di Buenos Aires gli dedica una grande retrospettiva. È del 2017 l’antologica curata da Arturo
Carlo Quintavalle nell’ex Chiesa della Madonna della Vittoria di Mantova. Nel 2021 l’Associazione Culturale
Luiso Sturla, costituitasi nel 2019, ha curato la mostra a Palazzo Rocca di Chiavari Sturla Opere 1950-2020
Vive e lavora a Chiavari.
Via Mosè Bianchi, 60 - 20149 Milano - +39 3408268664
studiodartedellauro@gmail.com - www.studiodartedellauro.it
28
marzo 2024
LISO STURLA – In forma di pittura
Dal 28 marzo al 30 maggio 2024
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARTE DEL LAURO
Milano, Via Mosè Bianchi, 60, (Milano)
Milano, Via Mosè Bianchi, 60, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a giovedì ore 10-14 e 16- 19
per visite in giorni e orari differenti tel. 3408268664
Sito web
Editore
Studio d'Arte del Lauro
Autore
Curatore
Autore testo critico