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L’Isola randagia
Nell’istallazione al Liceo Artistico “Caravaggio” di Milano, Isola Art Center presenta la sua nuova condizione che demarca il territorio, ricostruendo una delle azioni permanenti attualmente più significative realizzata dagli artisti sulle saracinesche dei negozi del quartiere.
Comunicato stampa
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Dopo i fatti che hanno visto la demolizione della Stecca degli Artigiani, dei Giardini e l'inizio dei lavori che stanno sconvolgendo la stessa natura del quartiere Isola, cancellati i luoghi dell'incontro e della condivisione civile, quasi “randagia” nel suo stesso territorio, Isola Art Center insieme agli abitanti sta organizzandosi in una nuova forma per affermare il giusto diritto di decidere della qualità della propria vita, contro il potere economico e politico delle multinazionali. Nell'istallazione al Liceo Artistico “Caravaggio” di Milano, Isola Art Center presenta la sua nuova condizione che demarca il territorio, ricostruendo una delle azioni permanenti attualmente più significative realizzata dagli artisti sulle saracinesche dei negozi del quartiere. Isola Art Center abita il quartiere rendendo visibile la sua azione critica attraverso vari interventi che determinano così un percorso di informazione e di riflessione sullo stato attuale delle cose. Essere randagi significa così metaforicamente vivere in una nuova condizione errante, raminga, presente fuori dal branco.
In occasione della mostra sarà creata una piccola pubblicazione con le opere su saracinesca di John Armleder, Kristine Alksne, Stefano Boccalini, Dafne Boggeri, Marco Colombaioni, Michelangelo Consani, Stina Fisch, Gaia Fugazza, Kings, Peter Kogler, Maija Kurseva, Alek O., Valentina Maggi e Sofia Scarano, Gabriele di Matteo, OsservatorioinOpera, Adrian Paci, Luca Pozzi, Dan Perjovschi, Mila Popdimitrova, Matteo Rubbi, Angelo Sarleti, Christoph Schäfer, Andreas Siekmann, Marco Vaglieri-out, Fani Zguro.
Isola Art Center ha alle spalle sette anni di storia. Dal 2003, il Centro ha lavorato con il Forum Isola alla riconversione dell’edificio industriale della “Stecca degli artigiani” in un Centro per l’arte e il quartiere. Lo spazio della “Stecca” ha permesso ad artisti, critici, curatori, filosofi e abitanti di creare il luogo più dinamico di Milano nell’ambito della ricerca artistica contemporanea. Il Centro è tutt’oggi un laboratorio che offre all'arte contemporanea una piattaforma di sperimentazione, lavorando in una logica interdisciplinare, internazionale e al contempo radicata nel tessuto sociale locale, al fine di opporsi a decisioni politiche e urbanistiche negative per il quartiere.
Dal 2001 gli abitanti si sono impegnati in un’intensa attività per difendere il loro unico vero spazio pubblico, la Stecca e i giardini adiacenti, destinato ad essere privatizzato. Lo stesso anno iniziano anche i primi interventi d’arte contemporanea. Nel 2002 negli spazi della Stecca nasce out, Ufficio per la Trasformazione Urbana, luogo di ritrovo di artisti, architetti, critici e curatori, nonché delle associazioni del quartiere. A partire dal 2003, Isola dell’Arte lavora per la creazione di un Centro per l’arte contemporanea. Durante gli anni, le opere di artisti come Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Tania Bruguera, Loris Cecchini, Gabriele Di Matteo, King’s, Luca Pancrazzi, Dan Perjovschi, Marjetica Potrc o Vedovamazzei, concepite per la struttura architettonica dell’edificio, entrano a far parte di una ideale “collezione permanente” del Centro.
Isola Art Center viene ufficialmente inaugurato nell’aprile 2005 da Daniela Benelli, Assessore alla Cultura della Provincia di Milano. Oggi fa parte della rete inContemporanea, e ospita numerosi progetti culturali e sociali tra cui: Love Difference, OsservatorioinOpera, Werkstatt, Stazione Isola, Millepiani, Undo.net, Forum Isola. L’insieme di queste associazioni, con artisti come Tomas Saraceno, ha dato forma ad un progetto innovativo di un Centro per l'Arte e per il Quartiere nei giardini dell'Isola. Finora Isola Art Center ha organizzato 29 mostre con opere di più di 200 artisti, 13 progetti speciali e 28 incontri, che hanno portato all’Isola artisti dai 5 continenti, spesso ospitati dagli abitanti. Negli anni il Centro ha collaborato con docenti e studenti di numerose Accademie ed Università. Il Centro gode tutt’oggi di un notevole riconoscimento a livello internazionale ed è stato di recente invitato al Museo Mamco di Ginevra, alla Biennale di Istanbul, alla Biennale di Tirana e al Goldsmiths College di Londra.
Nell’aprile 2007 il Comune di Milano e la multinazionale Hines hanno sgomberato Isola Art Center e tutti gli artigiani e le associazioni, dando inizio alla demolizione dell’edificio. L’operazione è servita a consegnare il fabbricato e i giardini alla multinazionale, che aspira a costruire edifici per un totale di 90 mila metri cubi. L’ultimo progetto, disegnato da Boeri Studio, prevede tra l’altro parcheggi sotterranei, residenze di lusso e due torri alberate chiamate “bosco verticale”, che si dovrebbero aggiungere a parcheggi, uffici e un’area commerciale di 30 metri cubi a costruire dal gruppo Ligresti.
Il forte radicamento nel territorio ha permesso a Isola Art Center di sopravvivere allo sfratto e di continuare le attività scegliendo come spazio di azione il quartiere stesso. Ospiti di altri spazi, quali associazioni, negozi, spazi pubblici, si è creato un terreno di gioco delle partecipazioni che ha aperto nuove possibilità.
In occasione della mostra sarà creata una piccola pubblicazione con le opere su saracinesca di John Armleder, Kristine Alksne, Stefano Boccalini, Dafne Boggeri, Marco Colombaioni, Michelangelo Consani, Stina Fisch, Gaia Fugazza, Kings, Peter Kogler, Maija Kurseva, Alek O., Valentina Maggi e Sofia Scarano, Gabriele di Matteo, OsservatorioinOpera, Adrian Paci, Luca Pozzi, Dan Perjovschi, Mila Popdimitrova, Matteo Rubbi, Angelo Sarleti, Christoph Schäfer, Andreas Siekmann, Marco Vaglieri-out, Fani Zguro.
Isola Art Center ha alle spalle sette anni di storia. Dal 2003, il Centro ha lavorato con il Forum Isola alla riconversione dell’edificio industriale della “Stecca degli artigiani” in un Centro per l’arte e il quartiere. Lo spazio della “Stecca” ha permesso ad artisti, critici, curatori, filosofi e abitanti di creare il luogo più dinamico di Milano nell’ambito della ricerca artistica contemporanea. Il Centro è tutt’oggi un laboratorio che offre all'arte contemporanea una piattaforma di sperimentazione, lavorando in una logica interdisciplinare, internazionale e al contempo radicata nel tessuto sociale locale, al fine di opporsi a decisioni politiche e urbanistiche negative per il quartiere.
Dal 2001 gli abitanti si sono impegnati in un’intensa attività per difendere il loro unico vero spazio pubblico, la Stecca e i giardini adiacenti, destinato ad essere privatizzato. Lo stesso anno iniziano anche i primi interventi d’arte contemporanea. Nel 2002 negli spazi della Stecca nasce out, Ufficio per la Trasformazione Urbana, luogo di ritrovo di artisti, architetti, critici e curatori, nonché delle associazioni del quartiere. A partire dal 2003, Isola dell’Arte lavora per la creazione di un Centro per l’arte contemporanea. Durante gli anni, le opere di artisti come Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Tania Bruguera, Loris Cecchini, Gabriele Di Matteo, King’s, Luca Pancrazzi, Dan Perjovschi, Marjetica Potrc o Vedovamazzei, concepite per la struttura architettonica dell’edificio, entrano a far parte di una ideale “collezione permanente” del Centro.
Isola Art Center viene ufficialmente inaugurato nell’aprile 2005 da Daniela Benelli, Assessore alla Cultura della Provincia di Milano. Oggi fa parte della rete inContemporanea, e ospita numerosi progetti culturali e sociali tra cui: Love Difference, OsservatorioinOpera, Werkstatt, Stazione Isola, Millepiani, Undo.net, Forum Isola. L’insieme di queste associazioni, con artisti come Tomas Saraceno, ha dato forma ad un progetto innovativo di un Centro per l'Arte e per il Quartiere nei giardini dell'Isola. Finora Isola Art Center ha organizzato 29 mostre con opere di più di 200 artisti, 13 progetti speciali e 28 incontri, che hanno portato all’Isola artisti dai 5 continenti, spesso ospitati dagli abitanti. Negli anni il Centro ha collaborato con docenti e studenti di numerose Accademie ed Università. Il Centro gode tutt’oggi di un notevole riconoscimento a livello internazionale ed è stato di recente invitato al Museo Mamco di Ginevra, alla Biennale di Istanbul, alla Biennale di Tirana e al Goldsmiths College di Londra.
Nell’aprile 2007 il Comune di Milano e la multinazionale Hines hanno sgomberato Isola Art Center e tutti gli artigiani e le associazioni, dando inizio alla demolizione dell’edificio. L’operazione è servita a consegnare il fabbricato e i giardini alla multinazionale, che aspira a costruire edifici per un totale di 90 mila metri cubi. L’ultimo progetto, disegnato da Boeri Studio, prevede tra l’altro parcheggi sotterranei, residenze di lusso e due torri alberate chiamate “bosco verticale”, che si dovrebbero aggiungere a parcheggi, uffici e un’area commerciale di 30 metri cubi a costruire dal gruppo Ligresti.
Il forte radicamento nel territorio ha permesso a Isola Art Center di sopravvivere allo sfratto e di continuare le attività scegliendo come spazio di azione il quartiere stesso. Ospiti di altri spazi, quali associazioni, negozi, spazi pubblici, si è creato un terreno di gioco delle partecipazioni che ha aperto nuove possibilità.
03
dicembre 2009
L’Isola randagia
Dal 03 al 19 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
LAC – LICEO ARTISTICO CARAVAGGIO
Milano, Via Luigi Prinetti, 47, (Milano)
Milano, Via Luigi Prinetti, 47, (Milano)
Orario di apertura
lunedi-venerdi 9.00-18.00
Vernissage
3 Dicembre 2009, ore 18
Sito web
www.isolartcenter.org
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