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Liu Ruowang – Lupi in arrivo a Firenze
Dopo Napoli, i lupi dell’artista arrivano a Firenze in due spazi di prestigio: Piazza Pitti e Piazza Santissima Annunziata, e si misureranno con l’idea di
armonia compresa nell’Umanesimo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 13 luglio al 2 novembre cento grandi lupi
dell’artista cinese Liu Ruowang occuperanno due
prestigiose piazze della città. Grazie alla
collaborazione tra il Comune di Firenze e le Gallerie
degli Uffizi, la monumentale installazione “I lupi in
arrivo”, opera che riflette sugli eccessi del progresso
nella società contemporanea, si insedierà nella città
simbolo del Rinascimento in dialogo con due
capolavori dell’architettura universale, Palazzo Pitti e
lo Spedale degli Innocenti.
Giganteschi e feroci lupi di metallo invadono il cuore di Firenze.
È Lupi in arrivo, la monumentale installazione di Liu Ruowang che ci
fa riflettere sull’atteggiamento predatorio dell’uomo nei confronti della
natura. Le opere saranno esposte nel capoluogo toscano a partire dal
13 luglio e fino al 26 ottobre in due spazi di prestigio: Piazza Pitti e Piazza Santissima Annunziata, e si misureranno con l’idea di
armonia compresa nell’Umanesimo. I lupi che compongono questa
installazione fronteggeranno due edifici emblematici del Rinascimento,
Palazzo Pitti e lo Spedale degli Innocenti, dove il grande Filippo
Brunelleschi ebbe modo di mettere in pratica la sua concezione dello
spazio, delle proporzioni, del ritmo architettonico.
Il minaccioso branco di lupi plasmato da Liu Ruowang – composto da
ben cento fusioni in ferro, ciascuna del peso di 280 kg – che sembra
attaccare un impotente guerriero è un’allegoria della risposta della
natura alle devastazioni e al comportamento predatorio dell’uomo nei
confronti dell’ambiente. Ed è, nel contempo, una riflessione sui valori
della civilizzazione, sulla grande incertezza in cui viviamo oggi - resa
ancor più evidente dai drammatici effetti del covid-19 – e sugli effettivi
rischi di un annientamento irreversibile del mondo attuale. Lupi in
arrivo rappresenta quindi una vera e propria critica nei confronti di un
mondo votato all’autodistruzione e i lupi sono un appello disperato alla
salvaguardia ambientale di tutto il pianeta.
Organizzata grazie a Matteo Lorenzelli, titolare della galleria
milanese Lorenzelli Arte, la mostra si propone di instaurare un legame
fisico, intellettuale e anche ludico con la cittadinanza, stimolando
curiosità e partecipazione, così da avvicinare un pubblico più ampio di
quello che frequenta solitamente mostre e musei.
Il progetto è stato ideato in occasione delle celebrazioni dei 50
anni di relazioni diplomatiche tra la Repubblica Italiana e la
Repubblica Popolare Cinese - quest'ultima rappresentata dal
Console Generale Weng Wengang - e reso possibile dalla
collaborazione tra Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi e Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di
Firenze, che hanno messo a disposizione due spazi tra i più simbolici
di Firenze.
Primo evento in uno spazio pubblico all’aperto che vede impegnati il
Comune e gli Uffizi dopo i mesi di lockdown, Lupi in arrivo interagisce
liberamente con l’architettura cittadina, con i suoi abitanti o con chi è
solo di passaggio, rispondendo così a un preciso intento dell’autore, il
quale sostiene che “per insegnare amore e rispetto per l’arte alle nuove
generazioni, il metodo migliore sia far entrare l’arte nella vita
quotidiana, rendendo i musei sempre più accessibili e non solo. Le mie
sculture, ad esempio, sono collocate nelle piazze: così l’arte crea anche
un legame con gli spazi pubblici. È importante costruire una cultura del
bene comune”.
Prima di arrivare a Firenze, i lupi di Liu Ruowang avevano “invaso”
Napoli, dove erano stati posizionati in piazza del Municipio. Lo sbarco
della maxi installazione nel capoluogo toscano segna un ideale
passaggio di consegne tra i sindaci Luigi De Magistris e Dario Nardella,
che hanno dimostrato di credere al messaggio potente della grandiosa
opera dell’artista cinese.
Il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore alla Cultura
del Comune di Firenze Tommaso Sacchi: “I lupi ci attaccano o
siamo piuttosto noi ad attaccarli? Può esserci invece un equilibrio
durevole tra noi e loro e in generale tra uomo e natura? Questa
imponente installazione che invade due delle piazze più suggestive e
caratterizzanti di Firenze ci induce da un lato a riflettere sul rapporto
ancestrale che ci lega alla parte più animalesca dell’uomo e dall’altro
conferma Firenze come città d’elezione in Italia per l’arte pubblica: per noi è un onore e un dovere, pur in un momento economicamente
difficile per gli effetti gravosi della pandemia che ci ha colpito,
continuare nel solco tracciato negli ultimi anni dell’esposizione della
migliore arte contemporanea in dialogo con l’anima rinascimentale
della città”.
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Migrano verso Firenze gli
straordinari lupi dell’artista cinese Liu Ruowang. Giunsero da noi in
autunno inoltrato e li accogliemmo nella grande piazza Municipio,
pronti a sollecitare il dovere morale di tutelare l’ambiente e custodirlo
in buona salute per le generazioni che verranno. Nonostante l’aspetto
apparentemente minaccioso , sono stati avvicinati da decine di migliaia
di cittadini e di turisti, che hanno voluto fotografarsi con loro. Ci hanno
poi osservato per tutta quest’amara primavera, incalzandoci a cercare
un rapporto più equilibrato con la natura. Buon viaggio a questi lupi
furiosi, con l’auspicio che non dovranno più temere gli esseri umani”.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “In Piazza
Pitti, il branco di lupi che si accinge ad entrare nel palazzo attraverso il
portone centrale ci ricorda immediatamente il cupo contrattacco della
natura nel classico ‘Gli uccelli’ di Alfred Hitchcock, ma richiama alla
nostra mente anche la recentissima esperienza di tante specie
selvagge rientrate nella nostra città durante il lockdown. È la metafora
del rapporto uomo/natura. Con la presenza dei lupi di Liu Ruowang
nelle nostre piazze – lupi eleganti, dalla chioma cesellata come negli
antichi bronzi cinesi - avremo molti mesi per pensare a come
contribuire al rispetto degli equilibri del pianeta”. Liu Ruowang (1977) è uno dei maggiori artisti cinesi contemporanei.
Scultore e pittore, il suo è un percorso originale collocato nel solco
della tradizione cinese, e che amalgama elementi trasversali con
aspetti peculiari della sua tradizione. Partendo dalla considerazione che
la storia dell’uomo è anche la storia del suo rapporto con la natura,
l’artista cinese attinge, da un lato, alla cultura del suo paese e dall’altro
a quella occidentale, e attraverso richiami alla globalizzazione,
rappresenta la moltiplicazione delle varie identità sia reali che virtuali.
La dimensione filosofica di Liu Ruowang è anche una vera e propria
denuncia dei rischi provocati dalla perdita dei valori umani, mortificati
dal sistema oppressivo della vita contemporanea, teatro di dolore e
violenza.
L’installazione Lupi in arrivo è frutto della produzione dell’ultimo
decennio che va considerata a pieno titolo la maturità artistica di Liu
Ruowang. La propensione del maestro cinese per le grandi dimensioni
fa sì che le sue opere sfiorino la monumentalità senza però costituire
una presenza ingombrante né ostacolare la percezione del contesto
circostante. Le forme, grazie a uno studiato impatto scenico e al loro
dinamismo, vengono avvertite come attori che occupano lo spazio
senza appropriarsene, con un senso ciclico del moto che ripropone
scene e suggestioni nel continuum temporale. “I lavori sono presentati
in gruppi – afferma l’artista – perché la ‘pluralità’ è il tipo di forma e di
forza di cui ho bisogno quando sono intento a esplorare la relazione tra
l’essere umano e l’ambiente, anche alla luce del fatto che la Cina è da
tempo un paese che porta avanti uno spirito collettivista. Creare i miei
lavori in serie o gruppi corrisponde per me a un linguaggio strutturale
del mio fare artistico che supera il linguaggio scultoreo”. Dietro la monumentalità dell’installazione, inoltre, c’è un aspetto caro
all’Oriente quanto all’Occidente, perno centrale di tutta la produzione di
Liu Ruowang, e cioè la capacità di polarizzare l’ambiente e lo spazio
attraverso una narrazione semplice e sublime, che adatta i toni epici
del mito all’odierna civiltà, dominata dal progresso scientifico e
tecnologico, sempre più in conflitto con l’ordine naturale.
Molti sono i lavori di Liu Ruowang dedicati al mondo animale: primati,
figure antropomorfe, sagome di uccelli estinti e tante creature fiere e
selvagge come quelle ritratte nelle sue enormi tele dipinte a olio. I
soggetti dapprima rappresentati come costretti in una posa immota,
afoni e ricchi solo di un “suono muto” – sottolinea Luca Massimo
Barbero – sono in realtà degli agitatori di coscienza, degli inevitabili
segnali di allarme, di una transitorietà dell’uomo e del Mondo che li
scuote dalla loro immobilità di materia (il clamore del bronzo, il suono
del metallo) e ci trasmette la complessità dell’ “essere al mondo”.
dell’artista cinese Liu Ruowang occuperanno due
prestigiose piazze della città. Grazie alla
collaborazione tra il Comune di Firenze e le Gallerie
degli Uffizi, la monumentale installazione “I lupi in
arrivo”, opera che riflette sugli eccessi del progresso
nella società contemporanea, si insedierà nella città
simbolo del Rinascimento in dialogo con due
capolavori dell’architettura universale, Palazzo Pitti e
lo Spedale degli Innocenti.
Giganteschi e feroci lupi di metallo invadono il cuore di Firenze.
È Lupi in arrivo, la monumentale installazione di Liu Ruowang che ci
fa riflettere sull’atteggiamento predatorio dell’uomo nei confronti della
natura. Le opere saranno esposte nel capoluogo toscano a partire dal
13 luglio e fino al 26 ottobre in due spazi di prestigio: Piazza Pitti e Piazza Santissima Annunziata, e si misureranno con l’idea di
armonia compresa nell’Umanesimo. I lupi che compongono questa
installazione fronteggeranno due edifici emblematici del Rinascimento,
Palazzo Pitti e lo Spedale degli Innocenti, dove il grande Filippo
Brunelleschi ebbe modo di mettere in pratica la sua concezione dello
spazio, delle proporzioni, del ritmo architettonico.
Il minaccioso branco di lupi plasmato da Liu Ruowang – composto da
ben cento fusioni in ferro, ciascuna del peso di 280 kg – che sembra
attaccare un impotente guerriero è un’allegoria della risposta della
natura alle devastazioni e al comportamento predatorio dell’uomo nei
confronti dell’ambiente. Ed è, nel contempo, una riflessione sui valori
della civilizzazione, sulla grande incertezza in cui viviamo oggi - resa
ancor più evidente dai drammatici effetti del covid-19 – e sugli effettivi
rischi di un annientamento irreversibile del mondo attuale. Lupi in
arrivo rappresenta quindi una vera e propria critica nei confronti di un
mondo votato all’autodistruzione e i lupi sono un appello disperato alla
salvaguardia ambientale di tutto il pianeta.
Organizzata grazie a Matteo Lorenzelli, titolare della galleria
milanese Lorenzelli Arte, la mostra si propone di instaurare un legame
fisico, intellettuale e anche ludico con la cittadinanza, stimolando
curiosità e partecipazione, così da avvicinare un pubblico più ampio di
quello che frequenta solitamente mostre e musei.
Il progetto è stato ideato in occasione delle celebrazioni dei 50
anni di relazioni diplomatiche tra la Repubblica Italiana e la
Repubblica Popolare Cinese - quest'ultima rappresentata dal
Console Generale Weng Wengang - e reso possibile dalla
collaborazione tra Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi e Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di
Firenze, che hanno messo a disposizione due spazi tra i più simbolici
di Firenze.
Primo evento in uno spazio pubblico all’aperto che vede impegnati il
Comune e gli Uffizi dopo i mesi di lockdown, Lupi in arrivo interagisce
liberamente con l’architettura cittadina, con i suoi abitanti o con chi è
solo di passaggio, rispondendo così a un preciso intento dell’autore, il
quale sostiene che “per insegnare amore e rispetto per l’arte alle nuove
generazioni, il metodo migliore sia far entrare l’arte nella vita
quotidiana, rendendo i musei sempre più accessibili e non solo. Le mie
sculture, ad esempio, sono collocate nelle piazze: così l’arte crea anche
un legame con gli spazi pubblici. È importante costruire una cultura del
bene comune”.
Prima di arrivare a Firenze, i lupi di Liu Ruowang avevano “invaso”
Napoli, dove erano stati posizionati in piazza del Municipio. Lo sbarco
della maxi installazione nel capoluogo toscano segna un ideale
passaggio di consegne tra i sindaci Luigi De Magistris e Dario Nardella,
che hanno dimostrato di credere al messaggio potente della grandiosa
opera dell’artista cinese.
Il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore alla Cultura
del Comune di Firenze Tommaso Sacchi: “I lupi ci attaccano o
siamo piuttosto noi ad attaccarli? Può esserci invece un equilibrio
durevole tra noi e loro e in generale tra uomo e natura? Questa
imponente installazione che invade due delle piazze più suggestive e
caratterizzanti di Firenze ci induce da un lato a riflettere sul rapporto
ancestrale che ci lega alla parte più animalesca dell’uomo e dall’altro
conferma Firenze come città d’elezione in Italia per l’arte pubblica: per noi è un onore e un dovere, pur in un momento economicamente
difficile per gli effetti gravosi della pandemia che ci ha colpito,
continuare nel solco tracciato negli ultimi anni dell’esposizione della
migliore arte contemporanea in dialogo con l’anima rinascimentale
della città”.
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Migrano verso Firenze gli
straordinari lupi dell’artista cinese Liu Ruowang. Giunsero da noi in
autunno inoltrato e li accogliemmo nella grande piazza Municipio,
pronti a sollecitare il dovere morale di tutelare l’ambiente e custodirlo
in buona salute per le generazioni che verranno. Nonostante l’aspetto
apparentemente minaccioso , sono stati avvicinati da decine di migliaia
di cittadini e di turisti, che hanno voluto fotografarsi con loro. Ci hanno
poi osservato per tutta quest’amara primavera, incalzandoci a cercare
un rapporto più equilibrato con la natura. Buon viaggio a questi lupi
furiosi, con l’auspicio che non dovranno più temere gli esseri umani”.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “In Piazza
Pitti, il branco di lupi che si accinge ad entrare nel palazzo attraverso il
portone centrale ci ricorda immediatamente il cupo contrattacco della
natura nel classico ‘Gli uccelli’ di Alfred Hitchcock, ma richiama alla
nostra mente anche la recentissima esperienza di tante specie
selvagge rientrate nella nostra città durante il lockdown. È la metafora
del rapporto uomo/natura. Con la presenza dei lupi di Liu Ruowang
nelle nostre piazze – lupi eleganti, dalla chioma cesellata come negli
antichi bronzi cinesi - avremo molti mesi per pensare a come
contribuire al rispetto degli equilibri del pianeta”. Liu Ruowang (1977) è uno dei maggiori artisti cinesi contemporanei.
Scultore e pittore, il suo è un percorso originale collocato nel solco
della tradizione cinese, e che amalgama elementi trasversali con
aspetti peculiari della sua tradizione. Partendo dalla considerazione che
la storia dell’uomo è anche la storia del suo rapporto con la natura,
l’artista cinese attinge, da un lato, alla cultura del suo paese e dall’altro
a quella occidentale, e attraverso richiami alla globalizzazione,
rappresenta la moltiplicazione delle varie identità sia reali che virtuali.
La dimensione filosofica di Liu Ruowang è anche una vera e propria
denuncia dei rischi provocati dalla perdita dei valori umani, mortificati
dal sistema oppressivo della vita contemporanea, teatro di dolore e
violenza.
L’installazione Lupi in arrivo è frutto della produzione dell’ultimo
decennio che va considerata a pieno titolo la maturità artistica di Liu
Ruowang. La propensione del maestro cinese per le grandi dimensioni
fa sì che le sue opere sfiorino la monumentalità senza però costituire
una presenza ingombrante né ostacolare la percezione del contesto
circostante. Le forme, grazie a uno studiato impatto scenico e al loro
dinamismo, vengono avvertite come attori che occupano lo spazio
senza appropriarsene, con un senso ciclico del moto che ripropone
scene e suggestioni nel continuum temporale. “I lavori sono presentati
in gruppi – afferma l’artista – perché la ‘pluralità’ è il tipo di forma e di
forza di cui ho bisogno quando sono intento a esplorare la relazione tra
l’essere umano e l’ambiente, anche alla luce del fatto che la Cina è da
tempo un paese che porta avanti uno spirito collettivista. Creare i miei
lavori in serie o gruppi corrisponde per me a un linguaggio strutturale
del mio fare artistico che supera il linguaggio scultoreo”. Dietro la monumentalità dell’installazione, inoltre, c’è un aspetto caro
all’Oriente quanto all’Occidente, perno centrale di tutta la produzione di
Liu Ruowang, e cioè la capacità di polarizzare l’ambiente e lo spazio
attraverso una narrazione semplice e sublime, che adatta i toni epici
del mito all’odierna civiltà, dominata dal progresso scientifico e
tecnologico, sempre più in conflitto con l’ordine naturale.
Molti sono i lavori di Liu Ruowang dedicati al mondo animale: primati,
figure antropomorfe, sagome di uccelli estinti e tante creature fiere e
selvagge come quelle ritratte nelle sue enormi tele dipinte a olio. I
soggetti dapprima rappresentati come costretti in una posa immota,
afoni e ricchi solo di un “suono muto” – sottolinea Luca Massimo
Barbero – sono in realtà degli agitatori di coscienza, degli inevitabili
segnali di allarme, di una transitorietà dell’uomo e del Mondo che li
scuote dalla loro immobilità di materia (il clamore del bronzo, il suono
del metallo) e ci trasmette la complessità dell’ “essere al mondo”.
13
luglio 2020
Liu Ruowang – Lupi in arrivo a Firenze
Dal 13 luglio al 26 ottobre 2020
arte contemporanea
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Firenze, (Firenze)
Ufficio stampa
CIVITA GROUP
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