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Livia Pertile – Una pittura eretica
La pittrice Livia Pertile entra ufficialmente nella corrente del Metropolismo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Roma, sabato 12 marzo alle ore 18.00 alla presenza di personalità istituzionali, la pittrice Livia Pertile entra ufficialmente nella corrente del METROPOLISMO con una suggestiva e qualificante Mostra Personale presso la Galleria d’Arte “CASSIOPEA”.
Dalla grande svolta nel 1994 in cui l’artista è invitata con successo alla Biennale Giovani di Venezia, alla sua partecipazione al Metropolismo il passo è breve anche perché Achille Bonito Oliva scriveva: “... il carattere europeo del Metropolismo si contrappone al pragmatismo informativo di molta arta anglosassone attraverso la restituzione alla pittura di una dimensione sintetica e riflessiva, capace di interrogarsi sul proprio statuto, sulla propria funzione dentro la storia del nostro tempo”.
“L’artista – scrive il prof. Lucio Barbera – è testimone e interprete della realtà contemporanea, bersagliata dalle immagini, dalla pressione del consumismo, unica ideologia vincente, tra un cumulo di macerie. Di questo tempo dell’incertezza fatta spot, di tv, dei riflessi delle vetrine, dei telefonini e delle carte di credito, si fa carico Livia Pertile e tutto raccoglie nella qualità patinata delle sue immagini, che mostrano i simboli dell’apparenza. Ma si fa anche interprete e testimone di un tempo che passa troppo in fretta e di un tempo che vuol resistere; si fa richiesta di ciò che oggi manca: l’immaginazione”.
Ecco, una pittura estetizzante che si presenta come unico antitodo ad una cultura, come quella di oggi, anestetizzante: ecco quello che di sé porta, senza nulla perdere della propria identità,. l’artista che ora viene coinvolta nel Metropolismo al quale, a prescindere dalle teorizzazioni interpretative che del movimento sono state date, davvero porta in dote qualcosa di nuovo: una bella pittura alla quale aggrapparsi per arrestare la frana del modernismo.
Ebbene, in un tempo come quello attuale, in cui la pubblicità ha sostituito la religione, il mito del successo e del benessere ha seppellito la cultura, e il relativismo ha cancellato tutti i valori, aprendo le porte all’era dell’incertezza e del politeismo; in cui tutto questo è “la convenzione dominante”, essere davvero “moderno” significa prenderne atto e, con lo stesso linguaggio, mostrare qualcosa di diverso”.
Dalla grande svolta nel 1994 in cui l’artista è invitata con successo alla Biennale Giovani di Venezia, alla sua partecipazione al Metropolismo il passo è breve anche perché Achille Bonito Oliva scriveva: “... il carattere europeo del Metropolismo si contrappone al pragmatismo informativo di molta arta anglosassone attraverso la restituzione alla pittura di una dimensione sintetica e riflessiva, capace di interrogarsi sul proprio statuto, sulla propria funzione dentro la storia del nostro tempo”.
“L’artista – scrive il prof. Lucio Barbera – è testimone e interprete della realtà contemporanea, bersagliata dalle immagini, dalla pressione del consumismo, unica ideologia vincente, tra un cumulo di macerie. Di questo tempo dell’incertezza fatta spot, di tv, dei riflessi delle vetrine, dei telefonini e delle carte di credito, si fa carico Livia Pertile e tutto raccoglie nella qualità patinata delle sue immagini, che mostrano i simboli dell’apparenza. Ma si fa anche interprete e testimone di un tempo che passa troppo in fretta e di un tempo che vuol resistere; si fa richiesta di ciò che oggi manca: l’immaginazione”.
Ecco, una pittura estetizzante che si presenta come unico antitodo ad una cultura, come quella di oggi, anestetizzante: ecco quello che di sé porta, senza nulla perdere della propria identità,. l’artista che ora viene coinvolta nel Metropolismo al quale, a prescindere dalle teorizzazioni interpretative che del movimento sono state date, davvero porta in dote qualcosa di nuovo: una bella pittura alla quale aggrapparsi per arrestare la frana del modernismo.
Ebbene, in un tempo come quello attuale, in cui la pubblicità ha sostituito la religione, il mito del successo e del benessere ha seppellito la cultura, e il relativismo ha cancellato tutti i valori, aprendo le porte all’era dell’incertezza e del politeismo; in cui tutto questo è “la convenzione dominante”, essere davvero “moderno” significa prenderne atto e, con lo stesso linguaggio, mostrare qualcosa di diverso”.
12
marzo 2005
Livia Pertile – Una pittura eretica
Dal 12 al 25 marzo 2005
arte contemporanea
Location
Orario di apertura
17-20, esclusi i festivi. 10-13 per appuntamento
Vernissage
12 Marzo 2005, ore 18
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