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Living Room – Instruction Series
Istruzioni per una performance da compiere. Un progetto coreografico a distanza impartito per delega, via e-mail, a 4 diverse personalità, straordinarie e comuni. Il primo capitolo di un nuovo modulo produttivo che il coreografo Michele Di Stefano sta sviluppando in cooperazione con Xing.
Comunicato stampa
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Xing
presenta
LIVING ROOM
mercoledi 17 novembre h 22.00
MK >
DAVIDE SAVORANI / ALESSANDRO BEDOSTI / AYUB MUHAMMAD / PRESIDENT MOBUTU
Instruction Series: Le Club Nautique de Kinshasa / Pool Malebo
coreografie Michele Di Stefano
una produzione Xing/Raum
(prima italiana)
Raum
Via Ca' Selvatica 4/ d Bologna
Mercoledi 17 novembre alle 22.00 Xing presenta a Raum, per la serie Living Room, la performance Instruction Series: Le Club Nautique de Kinshasa / Pool Malebo un progetto di mk, coreografato da Michele Di Stefano per Davide Savorani, Alessandro Bedosti, Ayub Muhammad, President Mobutu. (prima italiana).
Instruction Series: Le Club Nautique de Kinshasa / Pool Malebo è il primo capitolo di un nuovo modulo produttivo che il coreografo Michele Di Stefano sta sviluppando in cooperazione con Xing. La sfida è quella di produrre secondo altre modalità: per formati compatti ma elastici, con tempi brevi e fulminei, secondo una certa serialità, e con intenti di natura collaborativa.
Con questo esperimento, qualunque problematica riguardante l'autorialità e l'interpretazione viene sciacquata nella soluzione sempre aperta dell'alea combinatoria e della malìa delle personalità individuali.
Le 'istruzioni per una performance da compiere' sono il nodo di questo progetto coreografico a distanza, impartito per delega, via e-mail, a quattro diverse personalità, straordinarie e comuni (un danzatore, un artista visivo e performer, un esecutore incongruo, uno spirito socio-geografico).
Le istruzioni inoltrate dal coreografo, pure informazioni di innesco del processo, sono state scritte anche per essere fraintese, per colmare una lacuna e soddisfare una impossibilità (quella dell'autore) di aderire a materiali che non comprende e dei quali non prefigura lo sviluppo, restando comunque chiara una organicità in questa collezione di immagini e atti da realizzare.
In questo progetto non esistono gerarchie né aspettative e tutto si corromperà così come deve. In questo spossessamento creativo è centrale il processo di appropriazione e traduzione, incluso il fraintendimento. Se fosse un esercizio di collocazione topografica, il codice comportamentale sarebbe lo spaesamento, e la confusione la tecnica (descrizione senza luogo). E se invece fosse un esperimento chimico, basterebbe osservare le reazioni di diversi elementi (reazione omogenee, eterogenee), il loro ordine e le velocità (reazioni istantanee: esplosioni; reazioni veloci: combustioni, reazioni lente: corrosioni).
Il Club Nautique è un ristorante e luogo di ritrovo per turisti, businessmen, faccendieri e militari sulle rive del Pool Malebo, il grande bacino idrico in cui si allarga il fiume Congo al confine tra Congo e Repubblica Democratica del Congo. Sulle sue rive si affacciano opposte le città di Brazzaville e Kinshasa.
Tutto si svolge dalla parte dell'enormità, come se qualunque azione – per poter essere contemplata – avesse bisogno di muovere molto più spazio del consueto. Un cielo basso monsonico grava sulla comunità. E' questo cielo basso che deve essere sollevato.
Le danze sono tentativi specifici di creare le correnti necessarie a muovere questa atmosfera da malaria.
L'atteggiamento del corpo è – non trovo altra definizione – di non comprensione. “Descrizione senza luogo” si direbbe.
In quanto ventilatori, i corpi agiscono funzionalmente, valutando il risultato spaziale e nel caso, aggiustando il tiro. Ne consegue che spesso le azioni risultano indifferenti come preghiere, con la stessa imperturbabilità nei confronti della durata e la stessa tenacia nel non produrre intermissioni che distraggano dalla finalità.
Ogni volta che la rarefazione/l'apertura/l'enormità dello spazio vengono prodotte, si crea la condizione per l'intrattenimento da ristorante, che ha le caratteristiche di un esperimento scientifico: si cercano vibrazioni gassose in uno spazio sconfinato: il DELAY.
(estratto da Instruction Series di Michele Di Stefano)
Alessandro Bedosti è attore e danzatore. Ha lavorato con Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Monica Francia e per la coreografa Paola Bianchi. Nel 2003 ha partecipato al VI episodio del progetto Tragedia Endogonidia della Socìetas Raffaello Sanzio e nel 2009 ha seguito la creazione di Homo turbae con Mòra - Compagnia di Ballo Socìetas Raffaello Sanzio. Ha creato due brevi ritratti danzati: Senza titolo (2009) e Quando vedremo un tuo ballo? (2010) nei quali il lavoro di composizione - spesso inscritto in uno spazio ristretto e limitato - si è fatto man mano sempre più spoglio e arreso. Prosegue la sua interrogazione sul tema della vergogna di essere attore.
Davide Savorani è artista visivo e performer. Vive e lavora a Longiano. Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, ha partecipato come performer ai progetti di Socìetas Raffaello Sanzio, Kinkaleri, Fanny&Alexander, ZimmerFrei, Open ed Invernomuto. La sua ricerca espressiva - attraverso il disegno, la fotografia, l’installazione di oggetti e la performance – testa le capacità di corpi e luoghi, la loro predispozione a subire possibili forme d'invasione e di mutamento. Le recenti esposizioni includono: HaVE A LoOk! HAve a Look!, FormContent, Londra 2010, #02. Mal d’Archive, La Friche la Belle de Mai, Marsiglia 2010, Santarcangelo 39 2009, Eppur si muove, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene 2009, Gallisterna, Brown Project Space, Milano 2008. Tra le sue recenti performance: Erma 2009, Muta 2008>2010, e una performance inedita per Against Gravity all’ICA di Londra a novembre 2010. Davide Savorani è tra gli artisti invitati dalla MSA^ di Los Angeles per il programma del 2011.
Ayub Muhammad è membro intermittente di mk. La sua collaborazione si è riaccesa il 17 novembre 2010.
President Mobutu, non meglio identificato, è membro di mk dal 17 novembre 2010.
mk è una formazione indipendente che si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Il progetto del gruppo si è sviluppato a partire dal 1999 attraversando i più importanti festival della nuova scena. Le diverse collaborazioni musicali, l'accoglienza di performer esterni, l'intricata rete di laboratori sperimentali contribuiscono al rapido spostamento degli obiettivi del gruppo, oggi interessato alla costruzione di prototipi di habitat estemporanei. Al fondo c'è il desiderio di praticare la via dello spettacolo lasciando intatta l'ambivalenza di ogni corpo. Tra le produzioni: Tourism commissionato da La Biennale di Venezia, Wasted per F.I.S.Co.08, Comfort ospitato dall'Indonesian Dance Festival e dallo Sparks Festival di Minneapolis, speak spanish, e kamikaze, su invito del Nuovo Teatro Nuovo/Napoli Teatro Festival Italia. Recentemente Michele di Stefano/mk ha creato una risposta coreografica originale per il progetto Dance N°3 di Cristina Rizzo.
Living Room è uno sguardo sulla produzione di performer, coreografi, artisti visivi e plastici. In Living Room convergono una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a stretto contatto con il pubblico. Un format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e colloquiali.
Col supporto di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Città del Capo-Radio Metropolitana, Radio Città Fujiko, Edizioni Zero.
presenta
LIVING ROOM
mercoledi 17 novembre h 22.00
MK >
DAVIDE SAVORANI / ALESSANDRO BEDOSTI / AYUB MUHAMMAD / PRESIDENT MOBUTU
Instruction Series: Le Club Nautique de Kinshasa / Pool Malebo
coreografie Michele Di Stefano
una produzione Xing/Raum
(prima italiana)
Raum
Via Ca' Selvatica 4/ d Bologna
Mercoledi 17 novembre alle 22.00 Xing presenta a Raum, per la serie Living Room, la performance Instruction Series: Le Club Nautique de Kinshasa / Pool Malebo un progetto di mk, coreografato da Michele Di Stefano per Davide Savorani, Alessandro Bedosti, Ayub Muhammad, President Mobutu. (prima italiana).
Instruction Series: Le Club Nautique de Kinshasa / Pool Malebo è il primo capitolo di un nuovo modulo produttivo che il coreografo Michele Di Stefano sta sviluppando in cooperazione con Xing. La sfida è quella di produrre secondo altre modalità: per formati compatti ma elastici, con tempi brevi e fulminei, secondo una certa serialità, e con intenti di natura collaborativa.
Con questo esperimento, qualunque problematica riguardante l'autorialità e l'interpretazione viene sciacquata nella soluzione sempre aperta dell'alea combinatoria e della malìa delle personalità individuali.
Le 'istruzioni per una performance da compiere' sono il nodo di questo progetto coreografico a distanza, impartito per delega, via e-mail, a quattro diverse personalità, straordinarie e comuni (un danzatore, un artista visivo e performer, un esecutore incongruo, uno spirito socio-geografico).
Le istruzioni inoltrate dal coreografo, pure informazioni di innesco del processo, sono state scritte anche per essere fraintese, per colmare una lacuna e soddisfare una impossibilità (quella dell'autore) di aderire a materiali che non comprende e dei quali non prefigura lo sviluppo, restando comunque chiara una organicità in questa collezione di immagini e atti da realizzare.
In questo progetto non esistono gerarchie né aspettative e tutto si corromperà così come deve. In questo spossessamento creativo è centrale il processo di appropriazione e traduzione, incluso il fraintendimento. Se fosse un esercizio di collocazione topografica, il codice comportamentale sarebbe lo spaesamento, e la confusione la tecnica (descrizione senza luogo). E se invece fosse un esperimento chimico, basterebbe osservare le reazioni di diversi elementi (reazione omogenee, eterogenee), il loro ordine e le velocità (reazioni istantanee: esplosioni; reazioni veloci: combustioni, reazioni lente: corrosioni).
Il Club Nautique è un ristorante e luogo di ritrovo per turisti, businessmen, faccendieri e militari sulle rive del Pool Malebo, il grande bacino idrico in cui si allarga il fiume Congo al confine tra Congo e Repubblica Democratica del Congo. Sulle sue rive si affacciano opposte le città di Brazzaville e Kinshasa.
Tutto si svolge dalla parte dell'enormità, come se qualunque azione – per poter essere contemplata – avesse bisogno di muovere molto più spazio del consueto. Un cielo basso monsonico grava sulla comunità. E' questo cielo basso che deve essere sollevato.
Le danze sono tentativi specifici di creare le correnti necessarie a muovere questa atmosfera da malaria.
L'atteggiamento del corpo è – non trovo altra definizione – di non comprensione. “Descrizione senza luogo” si direbbe.
In quanto ventilatori, i corpi agiscono funzionalmente, valutando il risultato spaziale e nel caso, aggiustando il tiro. Ne consegue che spesso le azioni risultano indifferenti come preghiere, con la stessa imperturbabilità nei confronti della durata e la stessa tenacia nel non produrre intermissioni che distraggano dalla finalità.
Ogni volta che la rarefazione/l'apertura/l'enormità dello spazio vengono prodotte, si crea la condizione per l'intrattenimento da ristorante, che ha le caratteristiche di un esperimento scientifico: si cercano vibrazioni gassose in uno spazio sconfinato: il DELAY.
(estratto da Instruction Series di Michele Di Stefano)
Alessandro Bedosti è attore e danzatore. Ha lavorato con Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Monica Francia e per la coreografa Paola Bianchi. Nel 2003 ha partecipato al VI episodio del progetto Tragedia Endogonidia della Socìetas Raffaello Sanzio e nel 2009 ha seguito la creazione di Homo turbae con Mòra - Compagnia di Ballo Socìetas Raffaello Sanzio. Ha creato due brevi ritratti danzati: Senza titolo (2009) e Quando vedremo un tuo ballo? (2010) nei quali il lavoro di composizione - spesso inscritto in uno spazio ristretto e limitato - si è fatto man mano sempre più spoglio e arreso. Prosegue la sua interrogazione sul tema della vergogna di essere attore.
Davide Savorani è artista visivo e performer. Vive e lavora a Longiano. Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, ha partecipato come performer ai progetti di Socìetas Raffaello Sanzio, Kinkaleri, Fanny&Alexander, ZimmerFrei, Open ed Invernomuto. La sua ricerca espressiva - attraverso il disegno, la fotografia, l’installazione di oggetti e la performance – testa le capacità di corpi e luoghi, la loro predispozione a subire possibili forme d'invasione e di mutamento. Le recenti esposizioni includono: HaVE A LoOk! HAve a Look!, FormContent, Londra 2010, #02. Mal d’Archive, La Friche la Belle de Mai, Marsiglia 2010, Santarcangelo 39 2009, Eppur si muove, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene 2009, Gallisterna, Brown Project Space, Milano 2008. Tra le sue recenti performance: Erma 2009, Muta 2008>2010, e una performance inedita per Against Gravity all’ICA di Londra a novembre 2010. Davide Savorani è tra gli artisti invitati dalla MSA^ di Los Angeles per il programma del 2011.
Ayub Muhammad è membro intermittente di mk. La sua collaborazione si è riaccesa il 17 novembre 2010.
President Mobutu, non meglio identificato, è membro di mk dal 17 novembre 2010.
mk è una formazione indipendente che si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Il progetto del gruppo si è sviluppato a partire dal 1999 attraversando i più importanti festival della nuova scena. Le diverse collaborazioni musicali, l'accoglienza di performer esterni, l'intricata rete di laboratori sperimentali contribuiscono al rapido spostamento degli obiettivi del gruppo, oggi interessato alla costruzione di prototipi di habitat estemporanei. Al fondo c'è il desiderio di praticare la via dello spettacolo lasciando intatta l'ambivalenza di ogni corpo. Tra le produzioni: Tourism commissionato da La Biennale di Venezia, Wasted per F.I.S.Co.08, Comfort ospitato dall'Indonesian Dance Festival e dallo Sparks Festival di Minneapolis, speak spanish, e kamikaze, su invito del Nuovo Teatro Nuovo/Napoli Teatro Festival Italia. Recentemente Michele di Stefano/mk ha creato una risposta coreografica originale per il progetto Dance N°3 di Cristina Rizzo.
Living Room è uno sguardo sulla produzione di performer, coreografi, artisti visivi e plastici. In Living Room convergono una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a stretto contatto con il pubblico. Un format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e colloquiali.
Col supporto di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Città del Capo-Radio Metropolitana, Radio Città Fujiko, Edizioni Zero.
17
novembre 2010
Living Room – Instruction Series
17 novembre 2010
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
RAUM
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Biglietti
E 8
Orario di apertura
ore 22
Vernissage
17 Novembre 2010, ore 22
Autore
Curatore