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Living Room – Sonia Brunelli + Jan Lauwers/Needcompany
Uno sguardo sulla produzione di performer, coreografi, artisti visivi e plastici.
Comunicato stampa
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Giovedì 5 maggio alle 22.00 Raum, in via Ca' Selvatica 4/d, presenta la performance Figura rotta con gambe di Sonia Brunelli per Living Room, accompagnata dal video C-Song di Jan Lauwers regista della compagnia teatrale Needcompany di Bruxelles, una prima nazionale per Waiting Room.
In Figura rotta con gambe di Sonia Brunelli l¹orizzonte ottico si abbassa al suolo. Il soggetto passeggia all¹interno di una realtà isolata scivolando con lo sguardo sulla superficie piana nella quale appoggia e avanza. L¹esplorazione ininterrotta della figura è guidata da una visione lineare, distesa e ravvicinata della realtà. Lo spostamento della linea d¹orizzonte verso il terreno, converte lo spazio ottico al suolo. La relazione ravvicinata e frontale abolisce lo spazio prospettico tradizionale, organizzato per piani in successione, eliminando, alla visione, la sensazione di profondità e di lontananza. La figura in posa sul terreno si rappresenta di scorcio, in misure proporzionali accorciate, ridotte, diminuite nella lunghezza. La compressione prospettica costruisce posizioni volumetriche improbabili.
Le forme di questa azione teatrale si sviluppano all¹interno di uno spazio manuale chiuso fra l¹altezza 0 del pavimento e l¹altezza variabile dello sguardo. La percezione visiva della figura oscilla sul terreno prescrivendo all¹occhio una funzione manuale, simile al tatto: l¹osservazione ravvicinata rivela diverse possibilità di relazione, connessione, legame, contatto, con il punto 0. Questo scambio nei due sensi, il tatto e la vista come il suolo e l¹orizzonte, elimina la distinzione tra i piani liberando i confini verso l¹infinito. La superficie, il fondo, il basamento di questo luogo, sono per questa figura il campo visivo lo spazio in cui tastare, esplorare, spaziare e verificare diverse possibilità di avanzamento. Le tensioni dinamiche che nascono sono mosse e spinte da una logica intuitiva e funzionale all¹ambiente. Il deserto in cui vive la figura fa spazio ad una forza melodica, ad un essenza, ad un movimento, che la in-segue come un ossessivo motivo musicale. Figura in misure ridotte, emerge dal suolo e dal silenzio.
Sonia Brunelli, 29 anni. Studia arte e il radicale problema della rappresentazione e della comunicazione artistica. Il movimento, l¹azione, l¹orizzonte ottico e gli stimoli che conducono ad un cambiamento dello stato fisico attuale sono i punti di partenza della sua ricerca. Dal 2000 è Coroginnasta della Stoa, Scuola di Danza e filosofia, fondata dalla Societas Raffaello Sanzio di Cesena. Dal 2002 segue il pensiero, la ricerca e le produzioni della compagnia teatrale Egum Teatro di Siena. Nel settembre 2005 partecipa alla Biennale - Teatro di Venezia con il gruppo Orthographe.
Girato nel 2003, C- Song, è un film senza parole, sulla violenza. "Nato come avvio di un nuovo film, ha assunto una sua forte identità come installazione: un oggetto autonomo, fatto per uno schermo grande in un ambiente piccolo. C-Song è una narrazione che confonde. E' composto come un'entità sensoriale che suscita precisi sentimenti in chi guarda in modo quasi astratto. Il sonoro crea una densità estrema, evadendo dalla necessità di una storia. E' una storia senza parole, o un'inmmagine che forza la memoria dello spettatore" (Jan Lawuers).
Il film è stato presentato nei Needlapbs allo STUK di Leuven Kaaitheater Studios a Bruwelles, e in vari festival tra cui Courtisane in Gent e Hamburg International Short-Film Festival.
Jan Lauwers (1957), drammaturgo, regista e artista visivo belga, dagli anni '80 ha introdotto cambiamenti radicali nella scena del teatro e danza fiammingo. Partito col Epigonenensemble ha avuto risonanza internazionale, presentando un teatro diretto, concreto, fortemente visivo, che utilizza la musica e il linguaggio come elementi strutturali.
Nel 1985 ha dato vita alla Needcompany, con cui ha sperimentato un linguaggio teatrale spurio, basato su una composizione frammentata anche attraverso la narrazione. Lauwers indaga il medium teatrale spingendo i suoi performers ad un approccio artistico individuale e critico, che interroga le convenzioni e il senso del teatro.
Uno degli aspetti più rilevanti del suo lavoro registico è portare ad una 'recitazione 'trasparente' e pensante, che esplicita il paradosso tra finzione e realtà. Questo specifico approccio è stato applicato sia a lavori classici (Shakespeare) che nuove opere tra cui il recente 'La chambre d' Isabelle' presentato al festival di Avignone.
Living Room, a cura di Silvia Fanti, è uno sguardo sulla produzione di performer, coreografi, artisti visivi e plastici. In Living Room convergono una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a stretto contatto con il pubblico, aperti nel formato e nell'ideazione. Un format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e colloquiali.
Living Room è una camera di decompressione per artisti affermati; e un luogo di verifica per chi ha ricerche in corso: ricerche sui formati, sulle forme della rappresentazione, di cui condividere i processi e non solo gli esiti.
A Living Room si affianca lo spazio Waiting Room, spazio intercapedine in cui vengono presentate brevi opere video.
In Figura rotta con gambe di Sonia Brunelli l¹orizzonte ottico si abbassa al suolo. Il soggetto passeggia all¹interno di una realtà isolata scivolando con lo sguardo sulla superficie piana nella quale appoggia e avanza. L¹esplorazione ininterrotta della figura è guidata da una visione lineare, distesa e ravvicinata della realtà. Lo spostamento della linea d¹orizzonte verso il terreno, converte lo spazio ottico al suolo. La relazione ravvicinata e frontale abolisce lo spazio prospettico tradizionale, organizzato per piani in successione, eliminando, alla visione, la sensazione di profondità e di lontananza. La figura in posa sul terreno si rappresenta di scorcio, in misure proporzionali accorciate, ridotte, diminuite nella lunghezza. La compressione prospettica costruisce posizioni volumetriche improbabili.
Le forme di questa azione teatrale si sviluppano all¹interno di uno spazio manuale chiuso fra l¹altezza 0 del pavimento e l¹altezza variabile dello sguardo. La percezione visiva della figura oscilla sul terreno prescrivendo all¹occhio una funzione manuale, simile al tatto: l¹osservazione ravvicinata rivela diverse possibilità di relazione, connessione, legame, contatto, con il punto 0. Questo scambio nei due sensi, il tatto e la vista come il suolo e l¹orizzonte, elimina la distinzione tra i piani liberando i confini verso l¹infinito. La superficie, il fondo, il basamento di questo luogo, sono per questa figura il campo visivo lo spazio in cui tastare, esplorare, spaziare e verificare diverse possibilità di avanzamento. Le tensioni dinamiche che nascono sono mosse e spinte da una logica intuitiva e funzionale all¹ambiente. Il deserto in cui vive la figura fa spazio ad una forza melodica, ad un essenza, ad un movimento, che la in-segue come un ossessivo motivo musicale. Figura in misure ridotte, emerge dal suolo e dal silenzio.
Sonia Brunelli, 29 anni. Studia arte e il radicale problema della rappresentazione e della comunicazione artistica. Il movimento, l¹azione, l¹orizzonte ottico e gli stimoli che conducono ad un cambiamento dello stato fisico attuale sono i punti di partenza della sua ricerca. Dal 2000 è Coroginnasta della Stoa, Scuola di Danza e filosofia, fondata dalla Societas Raffaello Sanzio di Cesena. Dal 2002 segue il pensiero, la ricerca e le produzioni della compagnia teatrale Egum Teatro di Siena. Nel settembre 2005 partecipa alla Biennale - Teatro di Venezia con il gruppo Orthographe.
Girato nel 2003, C- Song, è un film senza parole, sulla violenza. "Nato come avvio di un nuovo film, ha assunto una sua forte identità come installazione: un oggetto autonomo, fatto per uno schermo grande in un ambiente piccolo. C-Song è una narrazione che confonde. E' composto come un'entità sensoriale che suscita precisi sentimenti in chi guarda in modo quasi astratto. Il sonoro crea una densità estrema, evadendo dalla necessità di una storia. E' una storia senza parole, o un'inmmagine che forza la memoria dello spettatore" (Jan Lawuers).
Il film è stato presentato nei Needlapbs allo STUK di Leuven Kaaitheater Studios a Bruwelles, e in vari festival tra cui Courtisane in Gent e Hamburg International Short-Film Festival.
Jan Lauwers (1957), drammaturgo, regista e artista visivo belga, dagli anni '80 ha introdotto cambiamenti radicali nella scena del teatro e danza fiammingo. Partito col Epigonenensemble ha avuto risonanza internazionale, presentando un teatro diretto, concreto, fortemente visivo, che utilizza la musica e il linguaggio come elementi strutturali.
Nel 1985 ha dato vita alla Needcompany, con cui ha sperimentato un linguaggio teatrale spurio, basato su una composizione frammentata anche attraverso la narrazione. Lauwers indaga il medium teatrale spingendo i suoi performers ad un approccio artistico individuale e critico, che interroga le convenzioni e il senso del teatro.
Uno degli aspetti più rilevanti del suo lavoro registico è portare ad una 'recitazione 'trasparente' e pensante, che esplicita il paradosso tra finzione e realtà. Questo specifico approccio è stato applicato sia a lavori classici (Shakespeare) che nuove opere tra cui il recente 'La chambre d' Isabelle' presentato al festival di Avignone.
Living Room, a cura di Silvia Fanti, è uno sguardo sulla produzione di performer, coreografi, artisti visivi e plastici. In Living Room convergono una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a stretto contatto con il pubblico, aperti nel formato e nell'ideazione. Un format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e colloquiali.
Living Room è una camera di decompressione per artisti affermati; e un luogo di verifica per chi ha ricerche in corso: ricerche sui formati, sulle forme della rappresentazione, di cui condividere i processi e non solo gli esiti.
A Living Room si affianca lo spazio Waiting Room, spazio intercapedine in cui vengono presentate brevi opere video.
05
maggio 2005
Living Room – Sonia Brunelli + Jan Lauwers/Needcompany
05 maggio 2005
serata - evento
Location
RAUM
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Vernissage
5 Maggio 2005, ore 22
Autore
Curatore