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Livio Politano – Segno e colore
L’antologica cheraschese, composta da oltre cento opere, “racconta” un arco operativo di Politano lungo mezzo secolo.
Comunicato stampa
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Dopo la bella mostra storica dedicata a Napoleone, dal 7 luglio 2018 Palazzo Salmatoris ospita le
opere di Livio Politano nell’antologica dal titolo “Segno e colore”.
Livio Politano vive ed opera in Piemonte, tra Torino e Beinette. La sua
pittura trae origine dalla didattica di valenti Maestri dell’Accademia
Albertina, evolvendosi progressivamente dall’astrattismo puro ad un
simbolismo primi anni sessanta, coltivato oltre la cerchia torinese in
un’attività di espansione verso la Spagna e la Francia, dove conosce Orfeo
Tamburi con cui avvia scambi epistolari. L’artista toscano vive a Parigi e qui
lo aiuta a realizzare la sua prima personale all’estero. Negli anni Settanta la
presenza del pittore si sposta verso le piazze di Firenze e Roma dove i
mercanti d’arte Giorgio Giorgi ed Ettore Russo lo mettono in contatto con
altri personaggi importanti della cultura contemporanea come Henry
Moore, Ennio Turcato, Luigi Omiccioli, Virgilio Guidi, Marcello Avenali,
tutte conoscenze che influenzano i suoi modi pittorici di un particolare
umore surreale accentuato poi col tempo.
L’antologica cheraschese, composta da oltre cento opere, “racconta” un
arco operativo di Politano lungo mezzo secolo. È un percorso che va a
ritroso nel tempo: dalle metafisiche e surreali Cittadelle dell’ultimo
periodo, l’artista ci conduce, attraverso una sezione dedicata ai Percorsi
Futuristi intrapresi ad inizio secolo, verso la tematica dedicata alle
Architetture Precarie ed ai Nastri degli anni ’90 per introdurci alle Pagine o
Diari di Immagini degli anni ‘70/80 e per approdare al primo periodo della
Figurazione e Sintesi della gioventù ispiratogli dall’ammiratissimo Filippo Scroppo nonché ai
disegni dedicati agli amici del mondo della cultura ed alla grafica pura.
Per dirla con le parole del critico d’arte Giorgio Barberis: «Partendo dall’ultimo decennio, ci narra
come le ricerche espressive e sperimentali del primo e del secondo Novecento si siano condensate
in lui, attraverso il segno ed il colore, in certezze e messaggi estetici sicuramente rivoluzionari
anche se continuamente attraversati da simbolismi mutuati dalla classicità e dal buon dipingere. ..
Le sue composizioni frutto di arcane simbologie esprimono il dettato che proviene da tensioni
intime inarrestabili, senza le quali l’Artista non potrebbe portare a compimento opere di simile
fattura immaginifica. Egli infatti agisce secondo un suo codice cromatico, che è poi il riflesso
materico delle sue inquietudini e della sua innata gioia di vivere che non gli impediscono di cogliere
i rovelli di una pagina pittorica suadente o di una struggente composizione sulla soglia del
futurismo. … Ogni composizione di Livio Politano – termina Barberis - va vista come un prezioso ed
ineludibile tassello di un grande puzzle, un macrocosmo vibrante di colori per raccontare l’universo,
per celebrare l’arte e la vita, nel bene e nel male, con un linguaggio personalissimo che si esterna
attraverso qualsivoglia tecnica».
opere di Livio Politano nell’antologica dal titolo “Segno e colore”.
Livio Politano vive ed opera in Piemonte, tra Torino e Beinette. La sua
pittura trae origine dalla didattica di valenti Maestri dell’Accademia
Albertina, evolvendosi progressivamente dall’astrattismo puro ad un
simbolismo primi anni sessanta, coltivato oltre la cerchia torinese in
un’attività di espansione verso la Spagna e la Francia, dove conosce Orfeo
Tamburi con cui avvia scambi epistolari. L’artista toscano vive a Parigi e qui
lo aiuta a realizzare la sua prima personale all’estero. Negli anni Settanta la
presenza del pittore si sposta verso le piazze di Firenze e Roma dove i
mercanti d’arte Giorgio Giorgi ed Ettore Russo lo mettono in contatto con
altri personaggi importanti della cultura contemporanea come Henry
Moore, Ennio Turcato, Luigi Omiccioli, Virgilio Guidi, Marcello Avenali,
tutte conoscenze che influenzano i suoi modi pittorici di un particolare
umore surreale accentuato poi col tempo.
L’antologica cheraschese, composta da oltre cento opere, “racconta” un
arco operativo di Politano lungo mezzo secolo. È un percorso che va a
ritroso nel tempo: dalle metafisiche e surreali Cittadelle dell’ultimo
periodo, l’artista ci conduce, attraverso una sezione dedicata ai Percorsi
Futuristi intrapresi ad inizio secolo, verso la tematica dedicata alle
Architetture Precarie ed ai Nastri degli anni ’90 per introdurci alle Pagine o
Diari di Immagini degli anni ‘70/80 e per approdare al primo periodo della
Figurazione e Sintesi della gioventù ispiratogli dall’ammiratissimo Filippo Scroppo nonché ai
disegni dedicati agli amici del mondo della cultura ed alla grafica pura.
Per dirla con le parole del critico d’arte Giorgio Barberis: «Partendo dall’ultimo decennio, ci narra
come le ricerche espressive e sperimentali del primo e del secondo Novecento si siano condensate
in lui, attraverso il segno ed il colore, in certezze e messaggi estetici sicuramente rivoluzionari
anche se continuamente attraversati da simbolismi mutuati dalla classicità e dal buon dipingere. ..
Le sue composizioni frutto di arcane simbologie esprimono il dettato che proviene da tensioni
intime inarrestabili, senza le quali l’Artista non potrebbe portare a compimento opere di simile
fattura immaginifica. Egli infatti agisce secondo un suo codice cromatico, che è poi il riflesso
materico delle sue inquietudini e della sua innata gioia di vivere che non gli impediscono di cogliere
i rovelli di una pagina pittorica suadente o di una struggente composizione sulla soglia del
futurismo. … Ogni composizione di Livio Politano – termina Barberis - va vista come un prezioso ed
ineludibile tassello di un grande puzzle, un macrocosmo vibrante di colori per raccontare l’universo,
per celebrare l’arte e la vita, nel bene e nel male, con un linguaggio personalissimo che si esterna
attraverso qualsivoglia tecnica».
07
luglio 2018
Livio Politano – Segno e colore
Dal 07 luglio al 19 agosto 2018
arte contemporanea
Location
PALAZZO SALMATORIS
Cherasco, Via Vittorio Emanuele, 29, (Cuneo)
Cherasco, Via Vittorio Emanuele, 29, (Cuneo)
Orario di apertura
giovedì e venerdì dalle ore 15 alle 19
Sabato e domenica dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 1 5 alle 19
Autore