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Livio Scattareggia – Intrecci
ventiquattro opere recenti realizzate dallo scultore, grafico e pittore con grande equilibrio e maestria, assemblando spesso due materiali nobili come il rame e l’ardesia, che si esaltano l’un l’altro
Comunicato stampa
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Disegnatore di grande qualità, Scattareggia, ha avuto all’epoca degli esordi, pur non compiendo studi regolari, docenti quali Guido Cadorin a Venezia e, a Trieste, Edgardo Sambo, Walter Falzari e il Lovisato. Classe 1930, iniziò la propria attività creativa nell’ambito del Circolo Artistico Triestino, affermandosi in seguito nella non comune arte dello sbalzo su rame, in cui il segno dell’artista si esprimeva in un contrappunto molto convincente e di intensa valenza espressiva, donando a tale tecnica un alto valore artistico, che esulava dalla comune pratica artigianale.
Affascinato dall’antica arte dello sbalzo, all’inizio Scattareggia rimase legato alla tendenza figurativa, pur dimostrando una notevole capacità nel rendere la propria narrazione essenziale e originale in rapporto ai comuni canoni della figurazione. Alla sensibilità per il percorso di sintesi compiuto dalle avanguardie del XX secolo, che rendeva sempre più essenziali le sue composizioni, l’artista accostava un accentuato interesse per il passato, in particolare per il periodo bizantino e romanico e anche per il mondo classico e mitologico, riuscendo a reinterpretare e a riproporre con originalità tali motivi ispiratori.
Nella fase successiva e più recente - esposta attualmente alla Cartesius - lo scultore si sgancia dalla figurazione e introduce nelle proprie opere, come un coup de théâtre, il nobile materiale dell’ardesia o lavagna che dir si voglia. Che incide con grande rigore e convinzione, con finezza e personalità, trovando nella giusta misura compositiva e in un contrappunto decorativo calibrato e al contempo vivace quella sorta di misura istintiva e felice, che lo rende maestro nell’arte dello sbalzo, del decoro e della scultura, nel bassorilievo e nell’altorilievo geometrico e astratto. Particolarmente convincenti ed eleganti appaiono i trafori, i graffiti e le sobrie coloriture sull’ardesia e le applicazioni di foglia d’oro e d’argento, che impreziosiscono l’essenziale bellezza delle suoi lavori, i quali vantano anche un notevole curriculum espositivo a livello nazionale.
Affascinato dall’antica arte dello sbalzo, all’inizio Scattareggia rimase legato alla tendenza figurativa, pur dimostrando una notevole capacità nel rendere la propria narrazione essenziale e originale in rapporto ai comuni canoni della figurazione. Alla sensibilità per il percorso di sintesi compiuto dalle avanguardie del XX secolo, che rendeva sempre più essenziali le sue composizioni, l’artista accostava un accentuato interesse per il passato, in particolare per il periodo bizantino e romanico e anche per il mondo classico e mitologico, riuscendo a reinterpretare e a riproporre con originalità tali motivi ispiratori.
Nella fase successiva e più recente - esposta attualmente alla Cartesius - lo scultore si sgancia dalla figurazione e introduce nelle proprie opere, come un coup de théâtre, il nobile materiale dell’ardesia o lavagna che dir si voglia. Che incide con grande rigore e convinzione, con finezza e personalità, trovando nella giusta misura compositiva e in un contrappunto decorativo calibrato e al contempo vivace quella sorta di misura istintiva e felice, che lo rende maestro nell’arte dello sbalzo, del decoro e della scultura, nel bassorilievo e nell’altorilievo geometrico e astratto. Particolarmente convincenti ed eleganti appaiono i trafori, i graffiti e le sobrie coloriture sull’ardesia e le applicazioni di foglia d’oro e d’argento, che impreziosiscono l’essenziale bellezza delle suoi lavori, i quali vantano anche un notevole curriculum espositivo a livello nazionale.
21
aprile 2007
Livio Scattareggia – Intrecci
Dal 21 aprile all'otto maggio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA CARTESIUS
Trieste, Via Giosuè Carducci, 10, (Trieste)
Trieste, Via Giosuè Carducci, 10, (Trieste)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10.30 – 12.30 / 16.30 – 19.30
Vernissage
21 Aprile 2007, ore 18.30
Autore