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Livio Schiozzi – Tabulae absentiae
Questa mostra rappresenta l’occasione di ripercorrere, attraverso più di un centinaio di opere, gli ultimi vent’anni della ricerca di Livio Schiozzi, ma all’interno di un progetto a lungo meditato, in un serrato colloquio con il Museo e la sua storia
Comunicato stampa
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Venerdì 9 marzo alle ore 18,30, al Museo Revoltella di Trieste, si inaugura la mostra personale di Livio Schiozzi intitolata "Tabulae Absentiae" a cura di Vanja Strukelj.
Questa mostra rappresenta l’occasione di ripercorrere, attraverso più di un centinaio di opere, gli ultimi vent’anni della ricerca di Livio Schiozzi, ma all’interno di un progetto a lungo meditato, in un serrato colloquio con il Museo e la sua storia.
L’itinerario porterà infatti il visitatore nelle stanze private del barone Revoltella, facendogli scoprire i sotterranei intrecci che legano a quel mondo le pitture e le installazioni che il pittore triestino ha progettato negli anni Ottanta in un costante confronto con l’architettura neoclassica.
Negli spazi del soppalco, sarà invece il disegno, con le sue diverse funzioni e scritture, a segnare il filo conduttore di un percorso, in cui emerge la complessità e la ricchezza culturale del pittore, il suo metodo progettuale, la costante riflessione sul linguaggio e sulla tecnica nella sua storicità. La sfera, il cubo, l’asta, il tetraedro, la pietra, quasi vocaboli distillati da un’analisi iconologica, sono i protagonisti dei teatrini, dal nitore metafisico, degli anni Novanta: elementi che nelle ricerche attuali vengono sottoposti a un’operazione di frantumazione e disgregazione. Dell’ordine armonico della geometria non resta allora che un lontano ricordo, qualche piccolo frammento, che il pittore cerca di ricomporre. Come avviene nella lunghissima parete disegnata da Schiozzi in occasione della mostra, un straordinario intervento, che si trasforma in una pagina autobiografica ed allo stesso tempo in una sottile rilettura della stratificata memoria del Museo.
Questa mostra rappresenta l’occasione di ripercorrere, attraverso più di un centinaio di opere, gli ultimi vent’anni della ricerca di Livio Schiozzi, ma all’interno di un progetto a lungo meditato, in un serrato colloquio con il Museo e la sua storia.
L’itinerario porterà infatti il visitatore nelle stanze private del barone Revoltella, facendogli scoprire i sotterranei intrecci che legano a quel mondo le pitture e le installazioni che il pittore triestino ha progettato negli anni Ottanta in un costante confronto con l’architettura neoclassica.
Negli spazi del soppalco, sarà invece il disegno, con le sue diverse funzioni e scritture, a segnare il filo conduttore di un percorso, in cui emerge la complessità e la ricchezza culturale del pittore, il suo metodo progettuale, la costante riflessione sul linguaggio e sulla tecnica nella sua storicità. La sfera, il cubo, l’asta, il tetraedro, la pietra, quasi vocaboli distillati da un’analisi iconologica, sono i protagonisti dei teatrini, dal nitore metafisico, degli anni Novanta: elementi che nelle ricerche attuali vengono sottoposti a un’operazione di frantumazione e disgregazione. Dell’ordine armonico della geometria non resta allora che un lontano ricordo, qualche piccolo frammento, che il pittore cerca di ricomporre. Come avviene nella lunghissima parete disegnata da Schiozzi in occasione della mostra, un straordinario intervento, che si trasforma in una pagina autobiografica ed allo stesso tempo in una sottile rilettura della stratificata memoria del Museo.
09
marzo 2007
Livio Schiozzi – Tabulae absentiae
Dal 09 marzo al 29 aprile 2007
arte contemporanea
Location
CIVICO MUSEO REVOLTELLA – GALLERIA D’ARTE MODERNA
Trieste, Via Armando Diaz, 27, (Trieste)
Trieste, Via Armando Diaz, 27, (Trieste)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 9-18, martedì chiuso
Vernissage
9 Marzo 2007, ore 18.30
Autore