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Livres-obiets, livres d’artistes
Il titolo della mostra alla Casa di Tolleranza è stato dato di proposito in francese perché il periodo d’oro della pubblicazione di libri d’arte che cominciò nel 1900 a Parigi
Comunicato stampa
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Il titolo della mostra alla Casa di Tolleranza è stato dato di proposito in francese perché il periodo d’oro della pubblicazione di libri d’arte che cominciò nel 1900 a Parigi ed ebbe il culmine negli anni cinquanta e sessanta con Matisse, Picasso Braque o Mirò, generò un marchio di fabbrica largamente riconosciuto.
Ciò è generalmente collegato ad elaborate edizioni de luxe che si possono ora trovare in musei o collezioni private.
Ciò che sia sa di meno, è che la forma del libro è stato terreno preferito dall’attività artistica già al tempo dei costruttivisti russi, senza trascurare i futuristi italiani o i movimenti internazionali Dada e Fluxus. Durante gli ultimi quattro decenni del ventesimo secolo, una vasta gamma produzione di libri altamente idiosincratici ebbe luogo negli USA così come in Europa ed ha modellato la nostra comprensione del fenomeno dei libri d’artista come una forma altamente mutabile; E' infatti molto difficile trovare un comune denominatore tra l’incredibile numero di manufatti di libri artistici.
Guardando alla storia della scrittura, Roland Barthes sottolinea che la lettura o la scrittura di un testo può essere paragonata al flusso di un fiume. Con l’invenzione della stampa e il seguente sviluppo del libro nella forma di quaderno o manoscritto come lo conosciamo ora, è avvenuta una mutazione molto importante. La pagina intesa come spazio singolo è emersa ed è diventata unità di pensiero - il flusso è stato frammentato.
Nel corso dei secoli il libro è diventato un oggetto banale e quotidiano, un girar pagine, una semplice comodità per alcuni.
Uno dei maggiori interessi per l’artista che sceglie il libro come campo d’azione, è di lavorare contro l’approccio abituale pragmatico verso il libro stesso. Questo implica una trasformazione della convenzioni appartenenti alla forma primaria del libro, verso ua visione artistica peronale.
I limiti diventano quindi una sfida per coloro che sono desiderosi di interrogare i principi di base di unità del tempo e dello spazio a favore di discontinuità e frammentazione. La pagina diventa uno spazio immobilizzato e il libro il mezzo per presentare una visione e sostenere un dialogo tra il visivo e il testuale.
_krassimira drenska&dadi wirz
Ciò è generalmente collegato ad elaborate edizioni de luxe che si possono ora trovare in musei o collezioni private.
Ciò che sia sa di meno, è che la forma del libro è stato terreno preferito dall’attività artistica già al tempo dei costruttivisti russi, senza trascurare i futuristi italiani o i movimenti internazionali Dada e Fluxus. Durante gli ultimi quattro decenni del ventesimo secolo, una vasta gamma produzione di libri altamente idiosincratici ebbe luogo negli USA così come in Europa ed ha modellato la nostra comprensione del fenomeno dei libri d’artista come una forma altamente mutabile; E' infatti molto difficile trovare un comune denominatore tra l’incredibile numero di manufatti di libri artistici.
Guardando alla storia della scrittura, Roland Barthes sottolinea che la lettura o la scrittura di un testo può essere paragonata al flusso di un fiume. Con l’invenzione della stampa e il seguente sviluppo del libro nella forma di quaderno o manoscritto come lo conosciamo ora, è avvenuta una mutazione molto importante. La pagina intesa come spazio singolo è emersa ed è diventata unità di pensiero - il flusso è stato frammentato.
Nel corso dei secoli il libro è diventato un oggetto banale e quotidiano, un girar pagine, una semplice comodità per alcuni.
Uno dei maggiori interessi per l’artista che sceglie il libro come campo d’azione, è di lavorare contro l’approccio abituale pragmatico verso il libro stesso. Questo implica una trasformazione della convenzioni appartenenti alla forma primaria del libro, verso ua visione artistica peronale.
I limiti diventano quindi una sfida per coloro che sono desiderosi di interrogare i principi di base di unità del tempo e dello spazio a favore di discontinuità e frammentazione. La pagina diventa uno spazio immobilizzato e il libro il mezzo per presentare una visione e sostenere un dialogo tra il visivo e il testuale.
_krassimira drenska&dadi wirz
05
marzo 2005
Livres-obiets, livres d’artistes
Dal 05 al 28 marzo 2005
arte contemporanea
Location
CASA DI TOLLERANZA
Milano, Via Francesco Ingegnoli, 17, (Milano)
Milano, Via Francesco Ingegnoli, 17, (Milano)
Orario di apertura
solo su appuntamento 02.2610360
Vernissage
5 Marzo 2005, 18.30-21
Autore
Curatore