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Liz Rideal – Danzando con Borromini
Danzando con Borromini di Liz Rideal presenta presso Hybrida Contemporanea un progetto fotografico, iniziato a Roma nel 2008, dove le libere composizioni dei drappeggi di seta, gestiti formalmente dalla casualità della sospensione e della discesa, risuonano dinamicamente dentro il continuum plastico
Comunicato stampa
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Un incontro rivelatore, quello di Liz con i luoghi borrominiani, che si consuma nella riscrittura di un ritratto altro della spazialità barocca e delle sue articolazioni di significato.
L’arista, rintraccia, all’interno degli edifici di Borromini, attraverso una camera digitale, le trattorie informali di oggetti leggeri, foulard di seta monocromi e bicolori, che, lanciati, disegnano nuovi equilibri percettivi e di relazione. Una coreografia di gesti e forme la cui logica contrappuntistica, liminale, arricchisce di nuove armonie formali la percezione dei corpi architettonici. Avviando un graduale svelamento di forme, di texture e di sfumature. Una partitura scritta dall’imprevedibilità delle composizioni stocastiche nell’aria.
Il colore e il caso, congelati nello scatto fotografico, intessono, un delicatissimo dialogo con l’organicità delle forze dinamiche delle architetture di Borromini. Un’orchestrazione di forme, una danza irrefrenabile, una ritualità ludica, che vede, nell’alea e nella imperturbabilità delle leggi fisiche, l’integrazione simbolica del corpo dell’artista dentro le polisemie inesauribili della spazialità barocca. Le sculture stocastiche, come una serie di autoritratti differiti, svelano, nella gestualità a loro sottesa, la presenza e l’interferenza del corpo dell’artista.
L’idea progettuale di Danzando con Borromini nasce, a Roma nel 2008, nella vertigine elicoidale della scala del palazzo Barberini. Dove Liz, mossa dall’accelerazione contratta delle forze volumetriche che ne disegnano meravigliosamente la progressione, sviluppa l’idea di un interferenza ludica con la purezza dinamica borrominiana.
“Ero giunta a Roma con l’intento di studiare Bernini e i suoi panneggi. Ma durante una visita a Palazzo Barberini sostai entro il suo scalone a pianta quadrata e poi feci lo stesso con l’elegante scala elicoidale serpeggiante di Borromini al lato opposto, e immediatamente percepii l’emozione dello spazio; la vorticosa gradazione ovale incarnava un sentimento di assoluto equilibrio e squisita forma.” (L. R)
La scala è immagine, daimon, forza prepotente che si fa matrice interpretativa dell’intero processo. Una trasmutazione di energie, un salto che descrive, attraverso il medium fotografico, un atto performativo di trasmutazione. Una danza estatica dello e nello spazio. Una proiezione di forze ascendenti e discendenti, che segnano l’ingresso in una dimensione simbolica profonda ed estesa. Dove un Dioniso minore, provocato e catturato con una piccola macchina fotografica digitale, riconfigura nella leggerezza e nella gioia la proprio finalità nella storia.
La foto.grafie di Liz diventano spazio di sedimentazione e di conoscenza essoterica delle inesauribili articolazioni di significato dello spazio architettonico barocco. Un’epistème nomadica, un luogo conoscitivo ritualizzato, che si ripete innescando la medesima macchina simbolica fatta di gestualità libera, e di registrazione immediata. Con lo scopo di tracciare una pluralità di prospettive e ipotesi interpretative incredibilmente aderenti alla ricchezza simbolica borrominiana. La curva e la linea inarrestabile della vita.
E giocando con l’invenzione di leggere sculture aleatorie nello spazio, perviene, attraversando i territori dell’ombra, come rivelazione archetipica primaria, all’allestimento di una nuova pittura sacra. Dove Liz, nuova menade, officia le danze di una ritualità antica e perenne. La mistica irrefrenabile dell’esistente … Danzando con Borromini.
Testo critico: Fabio Campagna
Liz Rideal (Halton, 1954) è un artista inglese. Vive e lavora a Londra.
La sua pratica cross mediale attraversa ciclicamente una pluralità di linguaggi. Disegno, scultura, installazione, fotografia, video, proiezioni publiche, public art. Analizzando la complessità dell’organico in relazione alle modalità di ripetizione, duplicazione dei media video e di quello fotografico.
Suoi lavori sono presenti nelle collezioni di: Bibliothèque Nationale, Tate Gallery, The British Museum, The National Portrait Gallery, Victoria and Albert Museum, George Eastman Kodak Museum.
Selezione di personali e installazioni pubbliche dal1998:
2010: Mandrake, Arnstedt.Östra Karup, Svezia. 2009: Green, Green Glass of Home, installazione, V&A; Hawthorn Hall of Mirrors, 454308E-205690N, lavoro permanente presso Churchill Hospital, Oxford. 2007: Cloth Fair, stills projection, Bart’s, London. 2006: Fall, River, Snow, esibizione e film projection, Compton Verney, Warwickshire; Suc des Vosges, Lucas Schoormans Gallery, New York; Above and Below Ground, Gallery 339, Philadelphia, PA. 2005: Glass Drapes, 14 x 8 m. theatre outer wall: Light Column (11m) installazione permanente presso il teatro, Birmingham Hippodrome Theatre. 2004: Kerfuffle, scanachrome installation, BBC Broadcasting House, London. 2002: Mandrake Tango/Works 1992 – 2002, University Gallery, University of Massachusetts, MA, USA; Monotypes, Aurobora Press, San Francisco, CA, USA. 2001: Stills, Lucas Schoormans Gallery, New York, USA. 2000: Photographs 1996 -1998, Lucas Schoormans Gallery, New York; Seasonal Stills, HackelBury Fine Art, London. 1999:Willow Weep, commission & curated show, Ferens Art Gallery. 1998: New Work, Angel Row Gallery, Nottingham & Rochester Art Gallery; Originals, The Photographers’ Gallery, London.
Selezione di collettive dal 1993:
2010: Contemporary Women Printmakers, AfTHE + V&A, St.George’s Hosp, London. 2009: British Subjects:Identity & Self-fashioning 1965-2009. Neuberger Museum NY; Fotografia Festival, Palazzo delle Esposizioni, Rome. 2006-9: Picturing Eden, The George Eastman Kodak Museum, Rochester, NY; Museum for Photographic Arts, San Diego, California, USA & tour. 2005: Revealed, Castle Museum, Nottingham, Tapis Volant; a tapestry (realizzato presso Dovecot Studios, Edinburgh) Contemporary Arts Society commission. 2001: Hall of Mirrors: Variants of the Portrait, Museum of Fotokunst, Denmark; Nageant vers Noël - Swimming towards Christmas, proiezione; Town Hall, Lyon.1998: 50 ans de Tati: Musée des Arts Décoratifs, Palais du Louvre, Parigi; History, The Mag Collection: Fruitmarket Gallery, Edinburgh. 1996: Collection in Context: selected contemporary photographs of hands from the coll. of Henry Mendelssohn Buhl, Thread Waxing Space, NY& touring USA.1994:Whitechapel Open, Whitechapel Art Gallery, London; Who’s Looking at the Family? Barbican Art Gallery, London.1993: A Mes Beaux Yeux; Auto-portraits Contemporains, ELAC Lyons, Lyons, France.
Selezione di personali con catalogo:
2005: Insights: Self-portraits, published by the National Portrait Gallery, London, England; 2003: Drapery and Pattern in Portrait Painting as a Source for my Work in the Photo-booth, with particular reference to ‘The Curtain Maker’ William Larkin published by, The Journal of Cloth and Culture, Berg, Oxford & New York . 2001: Mirror/Mirror: Self-portraits by Women Artists, pubblicato da the National Portrait Gallery, London, England, & Watson-Guptill, New York. Catalogue & exhibition, 24 October 2001 – 24 February 2002. 1999: Girls, Girls, Girls, 1 April – 13 June. Ferens Art Gallery, Kingston- upon-Hull, England. 1991:Double Take – Comparing the Art of Graphic & Photographic Portraiture, National Portrait Gallery, London & Berol UK Ltd & exhibition tour to 9 UK venues
L’arista, rintraccia, all’interno degli edifici di Borromini, attraverso una camera digitale, le trattorie informali di oggetti leggeri, foulard di seta monocromi e bicolori, che, lanciati, disegnano nuovi equilibri percettivi e di relazione. Una coreografia di gesti e forme la cui logica contrappuntistica, liminale, arricchisce di nuove armonie formali la percezione dei corpi architettonici. Avviando un graduale svelamento di forme, di texture e di sfumature. Una partitura scritta dall’imprevedibilità delle composizioni stocastiche nell’aria.
Il colore e il caso, congelati nello scatto fotografico, intessono, un delicatissimo dialogo con l’organicità delle forze dinamiche delle architetture di Borromini. Un’orchestrazione di forme, una danza irrefrenabile, una ritualità ludica, che vede, nell’alea e nella imperturbabilità delle leggi fisiche, l’integrazione simbolica del corpo dell’artista dentro le polisemie inesauribili della spazialità barocca. Le sculture stocastiche, come una serie di autoritratti differiti, svelano, nella gestualità a loro sottesa, la presenza e l’interferenza del corpo dell’artista.
L’idea progettuale di Danzando con Borromini nasce, a Roma nel 2008, nella vertigine elicoidale della scala del palazzo Barberini. Dove Liz, mossa dall’accelerazione contratta delle forze volumetriche che ne disegnano meravigliosamente la progressione, sviluppa l’idea di un interferenza ludica con la purezza dinamica borrominiana.
“Ero giunta a Roma con l’intento di studiare Bernini e i suoi panneggi. Ma durante una visita a Palazzo Barberini sostai entro il suo scalone a pianta quadrata e poi feci lo stesso con l’elegante scala elicoidale serpeggiante di Borromini al lato opposto, e immediatamente percepii l’emozione dello spazio; la vorticosa gradazione ovale incarnava un sentimento di assoluto equilibrio e squisita forma.” (L. R)
La scala è immagine, daimon, forza prepotente che si fa matrice interpretativa dell’intero processo. Una trasmutazione di energie, un salto che descrive, attraverso il medium fotografico, un atto performativo di trasmutazione. Una danza estatica dello e nello spazio. Una proiezione di forze ascendenti e discendenti, che segnano l’ingresso in una dimensione simbolica profonda ed estesa. Dove un Dioniso minore, provocato e catturato con una piccola macchina fotografica digitale, riconfigura nella leggerezza e nella gioia la proprio finalità nella storia.
La foto.grafie di Liz diventano spazio di sedimentazione e di conoscenza essoterica delle inesauribili articolazioni di significato dello spazio architettonico barocco. Un’epistème nomadica, un luogo conoscitivo ritualizzato, che si ripete innescando la medesima macchina simbolica fatta di gestualità libera, e di registrazione immediata. Con lo scopo di tracciare una pluralità di prospettive e ipotesi interpretative incredibilmente aderenti alla ricchezza simbolica borrominiana. La curva e la linea inarrestabile della vita.
E giocando con l’invenzione di leggere sculture aleatorie nello spazio, perviene, attraversando i territori dell’ombra, come rivelazione archetipica primaria, all’allestimento di una nuova pittura sacra. Dove Liz, nuova menade, officia le danze di una ritualità antica e perenne. La mistica irrefrenabile dell’esistente … Danzando con Borromini.
Testo critico: Fabio Campagna
Liz Rideal (Halton, 1954) è un artista inglese. Vive e lavora a Londra.
La sua pratica cross mediale attraversa ciclicamente una pluralità di linguaggi. Disegno, scultura, installazione, fotografia, video, proiezioni publiche, public art. Analizzando la complessità dell’organico in relazione alle modalità di ripetizione, duplicazione dei media video e di quello fotografico.
Suoi lavori sono presenti nelle collezioni di: Bibliothèque Nationale, Tate Gallery, The British Museum, The National Portrait Gallery, Victoria and Albert Museum, George Eastman Kodak Museum.
Selezione di personali e installazioni pubbliche dal1998:
2010: Mandrake, Arnstedt.Östra Karup, Svezia. 2009: Green, Green Glass of Home, installazione, V&A; Hawthorn Hall of Mirrors, 454308E-205690N, lavoro permanente presso Churchill Hospital, Oxford. 2007: Cloth Fair, stills projection, Bart’s, London. 2006: Fall, River, Snow, esibizione e film projection, Compton Verney, Warwickshire; Suc des Vosges, Lucas Schoormans Gallery, New York; Above and Below Ground, Gallery 339, Philadelphia, PA. 2005: Glass Drapes, 14 x 8 m. theatre outer wall: Light Column (11m) installazione permanente presso il teatro, Birmingham Hippodrome Theatre. 2004: Kerfuffle, scanachrome installation, BBC Broadcasting House, London. 2002: Mandrake Tango/Works 1992 – 2002, University Gallery, University of Massachusetts, MA, USA; Monotypes, Aurobora Press, San Francisco, CA, USA. 2001: Stills, Lucas Schoormans Gallery, New York, USA. 2000: Photographs 1996 -1998, Lucas Schoormans Gallery, New York; Seasonal Stills, HackelBury Fine Art, London. 1999:Willow Weep, commission & curated show, Ferens Art Gallery. 1998: New Work, Angel Row Gallery, Nottingham & Rochester Art Gallery; Originals, The Photographers’ Gallery, London.
Selezione di collettive dal 1993:
2010: Contemporary Women Printmakers, AfTHE + V&A, St.George’s Hosp, London. 2009: British Subjects:Identity & Self-fashioning 1965-2009. Neuberger Museum NY; Fotografia Festival, Palazzo delle Esposizioni, Rome. 2006-9: Picturing Eden, The George Eastman Kodak Museum, Rochester, NY; Museum for Photographic Arts, San Diego, California, USA & tour. 2005: Revealed, Castle Museum, Nottingham, Tapis Volant; a tapestry (realizzato presso Dovecot Studios, Edinburgh) Contemporary Arts Society commission. 2001: Hall of Mirrors: Variants of the Portrait, Museum of Fotokunst, Denmark; Nageant vers Noël - Swimming towards Christmas, proiezione; Town Hall, Lyon.1998: 50 ans de Tati: Musée des Arts Décoratifs, Palais du Louvre, Parigi; History, The Mag Collection: Fruitmarket Gallery, Edinburgh. 1996: Collection in Context: selected contemporary photographs of hands from the coll. of Henry Mendelssohn Buhl, Thread Waxing Space, NY& touring USA.1994:Whitechapel Open, Whitechapel Art Gallery, London; Who’s Looking at the Family? Barbican Art Gallery, London.1993: A Mes Beaux Yeux; Auto-portraits Contemporains, ELAC Lyons, Lyons, France.
Selezione di personali con catalogo:
2005: Insights: Self-portraits, published by the National Portrait Gallery, London, England; 2003: Drapery and Pattern in Portrait Painting as a Source for my Work in the Photo-booth, with particular reference to ‘The Curtain Maker’ William Larkin published by, The Journal of Cloth and Culture, Berg, Oxford & New York . 2001: Mirror/Mirror: Self-portraits by Women Artists, pubblicato da the National Portrait Gallery, London, England, & Watson-Guptill, New York. Catalogue & exhibition, 24 October 2001 – 24 February 2002. 1999: Girls, Girls, Girls, 1 April – 13 June. Ferens Art Gallery, Kingston- upon-Hull, England. 1991:Double Take – Comparing the Art of Graphic & Photographic Portraiture, National Portrait Gallery, London & Berol UK Ltd & exhibition tour to 9 UK venues
17
settembre 2010
Liz Rideal – Danzando con Borromini
Dal 17 settembre al 12 ottobre 2010
fotografia
Location
HYBRIDA CONTEMPORANEA
Roma, Via Reggio Emilia, 32, (Roma)
Roma, Via Reggio Emilia, 32, (Roma)
Orario di apertura
martedì - sabato
(16:00 - 20:00)
Vernissage
17 Settembre 2010, ore 19:00
Autore
Curatore