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Lo spazio totale. Astrattismo-Spazialismo-Minimalismo-Arte Povera-Performance
La mostra intende ripercorrere, con una serrata selezione di opere, le molte esperienze espressive che hanno caratterizzato il xx° secolo non solo in Europa; soprattutto in ambito astratto-informale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Palazzetto Art Gallery è lieta di annunciare l’apertura del
2012 con l’esposizione: che sarà inaugurata giovedì 26 gennaio p.v. in via delle Botteghe Oscure 34 alle ore 18.00.
Vincenzo Mazzarella ne sottolinea alcune linee espressive
e intenti in una struggente prosa pubblicata in catalogo:
“L’Arte è puro omicidio delle proprie idee, immortalate su
un altare. Mark Tobey, Jean Fautrier, Salvatore Scarpitta,
Bram Bogart, Vasco Bendini, Vasudeo S. Gaitonde,
Luigi Boille, Achille Perilli, Piero Dorazio, Nedda Guidi,
Enrico Castellani, Mario Schifano, Lucio Del Pezzo, Agostino Bonalumi, Renato Mambor, Jannis Kounellis, Hermann Nitsch, A. R. Penck, Getulio Alviani, Marco Tirelli. Questi sono uomini, idee, omicidi....”
Sono anche gli artisti presenti in questa mostra curata da
Roberto Mattia con una presentazione di Fabio Pavan che
scrive in catalogo: “I lavori di Fautrier, Tobey e Perilli (1957),
in particolare, presentano scansioni che ne accomunano lo
spirito evocativo e l’aderenza poetica. L’opera di Bendini
è senza dubbio quella maggiormente ancorata all’informel
(nella stretta accezione di Michel Tapié), pregna cioè di suggestioni generate dai toni, dai grumi e dal gioco di luce che fa palpitare la materia. In un ambito di disfacimento della
materia si presenta l’opera di Nitsch. I richiami al dripping
di Pollock sono evidenti ma altrettanto eloquente è il grido
di libertà generato dalla distensione dei colori sul pigmento
della tela. Le estroflessioni/rilievi su carta di Castellani e
Bonalumi rigettano schemi plastici tradizionali in funzione di
una tridimensionalità visiva ed oggettiva di evidente propaggine
fontaniana...Attraverso Alviani e Tirelli ci allontaniamo
da assetti di modernità novecentista per approdare a schemi
di avanguardia creativa molto vicini all’op-art. La rassegna
chiude con i lavori di Penck e Kounellis...Il lavoro di Kounellis
è struggente, il colore della materia rappresenta l’elemento
primario che sostiene l’intero impianto compositivo aprendo
ad una sorprendente concettualità che l’inserimento del viso
umano individua nella egocentricità umana tutto lo scibile.”
Il catalogo oltre ad illustrare le opere in mostra ripropone il
testo di Achille Perilli “Manifesto della Folle Immagine nello
Spazio Immaginario” scritto dall’artista nel 1971.
2012 con l’esposizione: che sarà inaugurata giovedì 26 gennaio p.v. in via delle Botteghe Oscure 34 alle ore 18.00.
Vincenzo Mazzarella ne sottolinea alcune linee espressive
e intenti in una struggente prosa pubblicata in catalogo:
“L’Arte è puro omicidio delle proprie idee, immortalate su
un altare. Mark Tobey, Jean Fautrier, Salvatore Scarpitta,
Bram Bogart, Vasco Bendini, Vasudeo S. Gaitonde,
Luigi Boille, Achille Perilli, Piero Dorazio, Nedda Guidi,
Enrico Castellani, Mario Schifano, Lucio Del Pezzo, Agostino Bonalumi, Renato Mambor, Jannis Kounellis, Hermann Nitsch, A. R. Penck, Getulio Alviani, Marco Tirelli. Questi sono uomini, idee, omicidi....”
Sono anche gli artisti presenti in questa mostra curata da
Roberto Mattia con una presentazione di Fabio Pavan che
scrive in catalogo: “I lavori di Fautrier, Tobey e Perilli (1957),
in particolare, presentano scansioni che ne accomunano lo
spirito evocativo e l’aderenza poetica. L’opera di Bendini
è senza dubbio quella maggiormente ancorata all’informel
(nella stretta accezione di Michel Tapié), pregna cioè di suggestioni generate dai toni, dai grumi e dal gioco di luce che fa palpitare la materia. In un ambito di disfacimento della
materia si presenta l’opera di Nitsch. I richiami al dripping
di Pollock sono evidenti ma altrettanto eloquente è il grido
di libertà generato dalla distensione dei colori sul pigmento
della tela. Le estroflessioni/rilievi su carta di Castellani e
Bonalumi rigettano schemi plastici tradizionali in funzione di
una tridimensionalità visiva ed oggettiva di evidente propaggine
fontaniana...Attraverso Alviani e Tirelli ci allontaniamo
da assetti di modernità novecentista per approdare a schemi
di avanguardia creativa molto vicini all’op-art. La rassegna
chiude con i lavori di Penck e Kounellis...Il lavoro di Kounellis
è struggente, il colore della materia rappresenta l’elemento
primario che sostiene l’intero impianto compositivo aprendo
ad una sorprendente concettualità che l’inserimento del viso
umano individua nella egocentricità umana tutto lo scibile.”
Il catalogo oltre ad illustrare le opere in mostra ripropone il
testo di Achille Perilli “Manifesto della Folle Immagine nello
Spazio Immaginario” scritto dall’artista nel 1971.
26
gennaio 2012
Lo spazio totale. Astrattismo-Spazialismo-Minimalismo-Arte Povera-Performance
Dal 26 gennaio al 13 marzo 2012
arte contemporanea
Location
PALAZZETTO ART GALLERY
Roma, Via Delle Botteghe Oscure, 34, (Roma)
Roma, Via Delle Botteghe Oscure, 34, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato
lunedì chiuso
10.00 -19.00
Vernissage
26 Gennaio 2012, h 18.00
Autore