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Lo Specchio dell’Arte
La mostra propone un percorso suggestivo e inaspettato tra pensiero e realtà: una riflessione che solo l’arte può svelare, riscoprendo spazio e tempo, visibile e invisibile in una dimensione aperta in perenne interazione sensoriale ed emotiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Anche quest'anno il Castello Visconteo di Trezzo sull'Adda ospiterà un evento artistico: Lo specchio dell'Arte, un'iniziativa che avrà come protagonista un gruppo di giovani artiste giapponesi. Il progetto, a cura di Pier Luigi Buglioni, artista e docente dell'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, propone un percorso suggestivo e inaspettato tra pensiero e realtà: una riflessione che solo l'arte puo' svelare, riscoprendo spazio e tempo, visibile e invisibile in una dimensione aperta in perenne interazione sensoriale ed emotiva. Riflettere e riflettersi nell'arte per avvicinare la nostra comprensione verso la creatività, e attraverso questa, verso noi stessi.
L'installazione di Rika Akahori, intitolata Guardare e' toccare con gli occhi, si basa sulla concezione aritmetica dei numeri primi, correlando significati nascosti alla geometria e al numero, offrendo agli spettatori la possibilità di combinare i numeri enigmatici attraverso la nivea ceramica. Il concetto di speculazione naturale, nelle opere di Makiko Asada, e' stato ispirato dal romanzo Viaggio al centro della Terra di Jules Verne, restituendoci un suggestivo dialogo pittorico attraverso la natura energetica primaria, comune sia alla terra che a noi stessi. Invece, Yuka Imai indaga il tema della visualizzazione del pensiero invisibile, la sua genesi applicata al campo delle forme presenti nella vita quotidiana.
L'artista Kazumi Kurihara, attraverso la sua installazione, si interroga sulla priorità della cognizione tra le cose viste prime ombre e le cose vere. Facendo scaturire un interessante passaggio, rovesciamento tra visivo/pensiero e pensiero/visivo. Secondo un'estetica del divenire si crea un'analogia differente, una dis-simulazione della somiglianza/e, viatico che si offre alle facoltà sensoriali-percettive-mentali dello spettatore. Infine i lavori di Kaori Miyayama, prelevati dalla serie intitolata Soda, indagano la molteplicità dei ritmi differenti, sensibili all'attimo, alla fugacità, alla vanità; ispirati dal volo pneumatico degli uccelli che rompono la tensione e scompaiono senza lasciare traccia; sovrapponendosi alle schiume evanescenti di frammenti, libri antichi, nel tempo istantaneamente eterno. La visibilità di queste memorie, tracce - cominciano a pensare gli occhi - suscitano in noi sensazioni coinvolgenti fantasmagoriche, proprio come un labirinto mimetico di specchi riproduce un' immagine caleidoscopica; un nucleo primario e' indeterminato nello spazio risonante. E' visibile ai soli occhi della mente.
L'installazione di Rika Akahori, intitolata Guardare e' toccare con gli occhi, si basa sulla concezione aritmetica dei numeri primi, correlando significati nascosti alla geometria e al numero, offrendo agli spettatori la possibilità di combinare i numeri enigmatici attraverso la nivea ceramica. Il concetto di speculazione naturale, nelle opere di Makiko Asada, e' stato ispirato dal romanzo Viaggio al centro della Terra di Jules Verne, restituendoci un suggestivo dialogo pittorico attraverso la natura energetica primaria, comune sia alla terra che a noi stessi. Invece, Yuka Imai indaga il tema della visualizzazione del pensiero invisibile, la sua genesi applicata al campo delle forme presenti nella vita quotidiana.
L'artista Kazumi Kurihara, attraverso la sua installazione, si interroga sulla priorità della cognizione tra le cose viste prime ombre e le cose vere. Facendo scaturire un interessante passaggio, rovesciamento tra visivo/pensiero e pensiero/visivo. Secondo un'estetica del divenire si crea un'analogia differente, una dis-simulazione della somiglianza/e, viatico che si offre alle facoltà sensoriali-percettive-mentali dello spettatore. Infine i lavori di Kaori Miyayama, prelevati dalla serie intitolata Soda, indagano la molteplicità dei ritmi differenti, sensibili all'attimo, alla fugacità, alla vanità; ispirati dal volo pneumatico degli uccelli che rompono la tensione e scompaiono senza lasciare traccia; sovrapponendosi alle schiume evanescenti di frammenti, libri antichi, nel tempo istantaneamente eterno. La visibilità di queste memorie, tracce - cominciano a pensare gli occhi - suscitano in noi sensazioni coinvolgenti fantasmagoriche, proprio come un labirinto mimetico di specchi riproduce un' immagine caleidoscopica; un nucleo primario e' indeterminato nello spazio risonante. E' visibile ai soli occhi della mente.
26
luglio 2008
Lo Specchio dell’Arte
Dal 26 luglio al 24 agosto 2008
arte contemporanea
Location
CASTELLO VISCONTEO
Trezzo Sull'adda, Via Valverde, 33, (Milano)
Trezzo Sull'adda, Via Valverde, 33, (Milano)
Orario di apertura
sabato, domenica e festivi 11-20
Vernissage
26 Luglio 2008, ore 18
Autore
Curatore