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L’occhio del cronista. La Germania nelle pagine del Corriere della Sera dal 1960 a 2000
L’occhio del cronista – La Germania nelle pagine del Corriere della Sera dal 1960 al 2000 è la prima mostra documentaria che racconta anni di relazioni italo-tedesche attraverso le parole di giornalisti che, per il Corriere della Sera, sono stati inviati o corrispondenti da Bonn e Berlino. Dagli articoli di Giorgio Zampa e Franco Di Bella a quelli più attuali di Danilo Taino, la Germania prende vita sulle pagine del Corriere tra indagini sociologiche e vecchi cliché.
Comunicato stampa
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L’occhio del cronista – La Germania nelle pagine del Corriere della Sera dal 1960 al 2000 è la prima mostra documentaria che racconta anni di relazioni italo-tedesche attraverso le parole di giornalisti che, per il Corriere della Sera, sono stati inviati o corrispondenti da Bonn e Berlino. Dagli articoli di Giorgio Zampa e Franco Di Bella a quelli più attuali di Danilo Taino, la Germania prende vita sulle pagine del Corriere tra indagini sociologiche e vecchi cliché.
Inaugurazione: martedì 17 gennaio alle 18.00 con un’introduzione di Bettina Gabbe, giornalista e membro del consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa Estera, e Maurizio Caprara, redattore esteri del Corriere della Sera.
© Istockphoto
La mostra, esposta dal 17 gennaio al 18 febbraio presso la Biblioteca Europea a Roma, presenta 6 aree tematiche: costume, società, storia e cultura, emigrazione, economia e politica. Per quanto riguarda la scelta degli articoli, i pezzi degli Anni Sessanta sono quelli maggiormente rappresentati. Si tratta degli anni in cui il Corriere della Sera mandò i corrispondenti a Bonn, ed è grazie a loro che per la prima volta sul giornale si iniziò a parlare della Germania del dopoguerra.
I resoconti di Zampa e Di Bella ci ridanno sia l’immagine di una Germania alla ricerca di una nuova identità culturale e sociale, sia quella dei nostri connazionali emigrati, i primi latin lovers, tanto ambiti dalle donne tedesche ma ancora tanto legati alle tradizioni italiche. Alle pagine di storia del dopoguerra si aggiungono i primi resoconti dalla Germania unita, e a prendere la scena sulla stampa italiana è la ex DDR, un mondo praticamente sconosciuto fino agli Anni Novanta.
www.goethe.de/vabene
Questa mostra documentaria è stata realizzata nell’ambito di Va bene?! - La Germania in italiano. Italien auf Deutsch, iniziativa lanciata all’inizio del 2010 dal Goethe-Institut Italien in collaborazione con la Bundeszentrale für politische Bildung, l’Institut für Auslandsbeziehungen, gli Istituti Italiani di Cultura in Germania e tanti altri partner, che con due anni di scambi di redazioni, reportage incrociati e dibattiti, vuole modificare l’immagine che Italia e Germania hanno l’uno dell’altro.
La Fondazione Corriere della Sera nasce nel 2001, 125° anniversario della nascita del giornale, con lo scopo di custodirne e valorizzarne il patrimonio storico e culturale. Nella sua attività si ispira alla tradizionale vocazione del quotidiano al libero scambio di idee, al confronto di punti di vista fra loro differenti, con l’intento di costruire una cultura della democrazia e del dialogo, nel rispetto dell'alta responsabilità civile e pedagogica connessa all’uso consapevole degli strumenti d’informazione.
Inaugurazione: martedì 17 gennaio alle 18.00 con un’introduzione di Bettina Gabbe, giornalista e membro del consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa Estera, e Maurizio Caprara, redattore esteri del Corriere della Sera.
© Istockphoto
La mostra, esposta dal 17 gennaio al 18 febbraio presso la Biblioteca Europea a Roma, presenta 6 aree tematiche: costume, società, storia e cultura, emigrazione, economia e politica. Per quanto riguarda la scelta degli articoli, i pezzi degli Anni Sessanta sono quelli maggiormente rappresentati. Si tratta degli anni in cui il Corriere della Sera mandò i corrispondenti a Bonn, ed è grazie a loro che per la prima volta sul giornale si iniziò a parlare della Germania del dopoguerra.
I resoconti di Zampa e Di Bella ci ridanno sia l’immagine di una Germania alla ricerca di una nuova identità culturale e sociale, sia quella dei nostri connazionali emigrati, i primi latin lovers, tanto ambiti dalle donne tedesche ma ancora tanto legati alle tradizioni italiche. Alle pagine di storia del dopoguerra si aggiungono i primi resoconti dalla Germania unita, e a prendere la scena sulla stampa italiana è la ex DDR, un mondo praticamente sconosciuto fino agli Anni Novanta.
www.goethe.de/vabene
Questa mostra documentaria è stata realizzata nell’ambito di Va bene?! - La Germania in italiano. Italien auf Deutsch, iniziativa lanciata all’inizio del 2010 dal Goethe-Institut Italien in collaborazione con la Bundeszentrale für politische Bildung, l’Institut für Auslandsbeziehungen, gli Istituti Italiani di Cultura in Germania e tanti altri partner, che con due anni di scambi di redazioni, reportage incrociati e dibattiti, vuole modificare l’immagine che Italia e Germania hanno l’uno dell’altro.
La Fondazione Corriere della Sera nasce nel 2001, 125° anniversario della nascita del giornale, con lo scopo di custodirne e valorizzarne il patrimonio storico e culturale. Nella sua attività si ispira alla tradizionale vocazione del quotidiano al libero scambio di idee, al confronto di punti di vista fra loro differenti, con l’intento di costruire una cultura della democrazia e del dialogo, nel rispetto dell'alta responsabilità civile e pedagogica connessa all’uso consapevole degli strumenti d’informazione.
17
gennaio 2012
L’occhio del cronista. La Germania nelle pagine del Corriere della Sera dal 1960 a 2000
Dal 17 gennaio al 18 febbraio 2012
Location
BIBLIOTECA EUROPEA ROMA
Roma, Via Savoia, 13/15 , (Roma)
Roma, Via Savoia, 13/15 , (Roma)
Orario di apertura
mar 13-19; mer/gio/ven 10-19, sab 9-13
Vernissage
17 Gennaio 2012, ore 18
Sito web
www.goethe.de/roma
Curatore