Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
-
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
-
L’occhio quadrato di Ugo Sissa
Le fotografie sono tutte in bianco e nero, la sua tecnica prediletta, scattate in formato 6×6 con la sua fedele e prediletta Rolleiflex: il suo occhio quadrato come amava definirla.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Architetto, pittore, fotografo, designer oltre che archeologo, nato a Mantova, Ugo Sissa visse a lungo tra Roma e Venezia. Fu proprio a Roma, dove approdò in 1934, che s’innamorò della fotografia e, assieme ai suo amici Giuseppe Pagano e Bruno Munari, si buttò a capo fitto in questa nuova arte. Passione che venne subito premiata: nel 1943 esce sull’oramai mitico annuario “Fotografia” del gruppo Editoriale Domus a cura di E.F. Scopinich un’immagine Ugo Sissa, “Ercole” a fianco di una altro straordinario architetto-fotografo Carlo Mollino.
La via era aperta. Durante i numerosi viaggi che fece per esplorare i luoghi del passato e del presente, sempre molto attento all’aspetto umano e sociale che lo circondava, affidò alla pellicola la memoria ed il ricordo di queste esperienze, dei personaggi incontrati, dei luoghi visitati e delle situazioni vissute…
Uno dei capitoli più affascinanti di questo lungo racconto in bianco e nero riguarda l’Iraq ed il Medio Oriente dove Ugo Sissa si trovava per lavoro, avendo vinto un concorso come capo architetto per il governo iracheno negli Anni Cinquanta. Ebbe così l’opportunità di dedicare tutto il suo tempo libero ad una delle sue più grandi passioni: l’archeologia. Ne emerge un Iraq dove il tempo sembra essersi fermato, ma si anima attraverso gli occhi dei suoi abitanti colti sul vivo, inconsci legami tra l’ieri e l’oggi.
Altre immagine ci fanno rivivere l’Italia degli anni Trenta Quaranta, dal mondo mitico della Olivetti, dove lavorò come architetto, urbanista e designer alla semplicità della vita dei paesi del sud della penisola. I volti espressivi colti al volo caratterizzano gli scatti di “strada” degli Anni Trenta della Polonia e della Germania dove si era recato con una borsa di studio per studiarne l’architettura popolare e rurale.
Le fotografie sono tutte in bianco e nero, la sua tecnica prediletta, scattate in formato 6x6 con la sua fedele e prediletta Rolleiflex: il suo occhio quadrato come amava definirla.
Le fotografie stampate dai negativi originali sono state realizzate da Vittorio Pavan.
La selezione delle opere e l’allestimento saranno curati da Tudy Sammartini e Laura Hierche.
Per maggiori informazioni sull’artista consultare il sito www.ugosissa.com
La via era aperta. Durante i numerosi viaggi che fece per esplorare i luoghi del passato e del presente, sempre molto attento all’aspetto umano e sociale che lo circondava, affidò alla pellicola la memoria ed il ricordo di queste esperienze, dei personaggi incontrati, dei luoghi visitati e delle situazioni vissute…
Uno dei capitoli più affascinanti di questo lungo racconto in bianco e nero riguarda l’Iraq ed il Medio Oriente dove Ugo Sissa si trovava per lavoro, avendo vinto un concorso come capo architetto per il governo iracheno negli Anni Cinquanta. Ebbe così l’opportunità di dedicare tutto il suo tempo libero ad una delle sue più grandi passioni: l’archeologia. Ne emerge un Iraq dove il tempo sembra essersi fermato, ma si anima attraverso gli occhi dei suoi abitanti colti sul vivo, inconsci legami tra l’ieri e l’oggi.
Altre immagine ci fanno rivivere l’Italia degli anni Trenta Quaranta, dal mondo mitico della Olivetti, dove lavorò come architetto, urbanista e designer alla semplicità della vita dei paesi del sud della penisola. I volti espressivi colti al volo caratterizzano gli scatti di “strada” degli Anni Trenta della Polonia e della Germania dove si era recato con una borsa di studio per studiarne l’architettura popolare e rurale.
Le fotografie sono tutte in bianco e nero, la sua tecnica prediletta, scattate in formato 6x6 con la sua fedele e prediletta Rolleiflex: il suo occhio quadrato come amava definirla.
Le fotografie stampate dai negativi originali sono state realizzate da Vittorio Pavan.
La selezione delle opere e l’allestimento saranno curati da Tudy Sammartini e Laura Hierche.
Per maggiori informazioni sull’artista consultare il sito www.ugosissa.com
29
settembre 2004
L’occhio quadrato di Ugo Sissa
Dal 29 settembre al 15 novembre 2004
fotografia
Location
GALLERIA LUXARDO
Roma, Via Di Tor Di Nona, 39, (Roma)
Roma, Via Di Tor Di Nona, 39, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì dalle ore 16 alle ore 19.30 mattina su appuntamento
Vernissage
29 Settembre 2004, ore 18