Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
L’œil du désir
visioni perverse e divertenti, un po’ come quello di Alice nel paese delle meraviglie, anche se più osé ed estremo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’occhio vede e guarda tutto quello che lo circonda. Sonda spietatamente la realtà, a volte distorcendola a proprio gusto. L’occhio spesso è indiscreto, e ruba le immagini, diventando un voyeur, attribuendo intenzioni e desideri all’oggetto della sua visione. Spesso questa finestra sul mondo circostante ha un’alleata preziosa, la macchina fotografica, che registra, immagazzina e ripete all’infinito l’oggetto del desiderio. Questo bisogno di guardare diventa a volte bisogno di toccare, e anche questo elemento è una parte fondamentale della mostra sull’occhio del desiderio.
I diciannove artisti presenti nella collettiva L’œil du désir hanno in comune l’idea di mostrare un modo diverso di guardare: seguendo la prospettiva che ci propongono, a volte ironica e divertente, a volte violenta e cruda, si intraprende un viaggio sorprendente.
L’eterogeneità delle opere è assoluta: percorrendo la strada indicata dagli artisti, si incontrano le presenze e le immagini più diverse. Da una parte, c’è l’approccio sado-maso “tradizionale”, con connotazioni bondage, della foto in bianco e nero di Laurence Vetu, legato ad un mondo erotico ormai classico fatto di immagini forti e riferimenti all’auto- erotismo. All’estremo opposto, si incontra la sedia a dondolo-postazione video di Ronan Masson, dove l’artista concentra il suo sguardo, totalmente indipendente dal mondo circostante, su uno schermo che è ormai parte integrante dell’oggetto in cui, come in un bozzolo, ci si isola per osservare.
Marianne Battle, invece, ha inventato un modo veramente originale per guardare all’universo dell’oggetto del desiderio, creando il sesso all’uncinetto, operazione ironica e geniale che cambierà per sempre il modo di vedere questo tipo di lavorazione antica e associata ai tempi passati.
Non ci resta che seguire le indicazioni degli artisti ed addentrarci in questo mondo di visioni perverse e divertenti, un po’ come quello di Alice nel paese delle meraviglie, anche se più osé ed estremo. La responsabilità di guardare ed interpretare spetta a noi . . .
I diciannove artisti presenti nella collettiva L’œil du désir hanno in comune l’idea di mostrare un modo diverso di guardare: seguendo la prospettiva che ci propongono, a volte ironica e divertente, a volte violenta e cruda, si intraprende un viaggio sorprendente.
L’eterogeneità delle opere è assoluta: percorrendo la strada indicata dagli artisti, si incontrano le presenze e le immagini più diverse. Da una parte, c’è l’approccio sado-maso “tradizionale”, con connotazioni bondage, della foto in bianco e nero di Laurence Vetu, legato ad un mondo erotico ormai classico fatto di immagini forti e riferimenti all’auto- erotismo. All’estremo opposto, si incontra la sedia a dondolo-postazione video di Ronan Masson, dove l’artista concentra il suo sguardo, totalmente indipendente dal mondo circostante, su uno schermo che è ormai parte integrante dell’oggetto in cui, come in un bozzolo, ci si isola per osservare.
Marianne Battle, invece, ha inventato un modo veramente originale per guardare all’universo dell’oggetto del desiderio, creando il sesso all’uncinetto, operazione ironica e geniale che cambierà per sempre il modo di vedere questo tipo di lavorazione antica e associata ai tempi passati.
Non ci resta che seguire le indicazioni degli artisti ed addentrarci in questo mondo di visioni perverse e divertenti, un po’ come quello di Alice nel paese delle meraviglie, anche se più osé ed estremo. La responsabilità di guardare ed interpretare spetta a noi . . .
17
ottobre 2007
L’œil du désir
Dal 17 ottobre al 30 novembre 2007
arte contemporanea
Location
ART TO DESIGN
Bologna, Via Porta Nova, 12, (Bologna)
Bologna, Via Porta Nova, 12, (Bologna)
Orario di apertura
Lunedì – Venerdì; dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00
Vernissage
17 Ottobre 2007, ore 18:00
Autore