L’Officina del mago – L’artista nel suo atelier. 1900-1950

Tutt’intorno si dispongono gli artisti che nel corso della prima metà del Novecento hanno voluto ritrarsi nel luogo della creazione, in quella “bottega” piena di sortilegi in cui l’arte prende corpo e forma: lo studio dunque come microcosmo abitato dal solo artista (Giuseppe Pellizza da Volpedo, nell’Autoritratto degli Uffizi, unica opera dell’estremo Ottocento; Giorgio de Chirico nello studio di Parigi, della Gnam di Roma; Francesco Trombadori, Primo Conti, Gianfilippo Usellini), oppure come luogo deserto di presenze (le Maschere di Felice Casorati, della Pinacoteca Civica di Alessandria, ma anche i dipinti di Giovanni Colacicchi, Italo Cremona, Orazio Amato…) o ancora, come nel caso del capolavoro di Felice Casorati proveniente dalle Civiche Raccolte milanesi, abitato dal solo riflesso dell’artista nello specchio, in un gioco allusivo di presenza e di assenza.

Comunicato stampa  
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30 ottobre 2003

L’Officina del mago – L’artista nel suo atelier. 1900-1950

Dal 30 ottobre 2003 al 04 febbraio 2004
Location
PALAZZO CAVOUR
Torino, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 8, (Torino)
Orario di apertura
da martedì – domenica ore 10.00-19.30 / giovedì ore 10.00-22.00. Chiuso lunedì

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