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L’Officina dello sguardo
La mostra dal titolo “L’officina dello sguardo” è promossa dall’ ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Nel corso della serata inaugurale si ufficializza l’edizione 2018 del nuovo calendario artistico 2018.
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “L’officina dello sguardo” è promossa dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani del secondo Novecento. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Contemporanea, che firma anche il testo in catalogo, dal titolo “L’officina dello sguardo” riunisce opere degli artisti Maria Teresa Cazzadori, Calogero Salemi, Camillo Pennisi, Giusi Santoro, Marisa Settembrini, Raffaele Scaglione, Chiara Silva. La presenza di artisti affermati e di altri più giovani nel panorama delle scelte che l'ARTESTUDIO 26 propone lascia intendere la capacità di leggere la storicità, di scoprire il nuovo, di rompere con un passato troppo vischioso e riscrivere anche una sorta di taccuino del futuro.
Scrive Carlo Franza: E’ rito significativo che annualmente in dicembre, Artestudio 26 di Milano accolga nei suoi spazi una mostra natalizia che quest’anno si argomenta con un titolo “L’Officina dello sguardo”; titolo che ho preso a prestito dal volume così titolato come omaggio alla collega Storica dell’Arte “Maria Andaloro. Scritti in onore di Maria Andaloro. I luoghi dell'arte. Immagine, memoria, materia”. Contributi di autorevoli studiosi italiani e stranieri che, partendo dalla pluralità di orizzonti di interesse di Maria Andaloro, hanno avviato inediti percorsi critici e storiografici. Se I luoghi dell'arte, titolo della prima serie di saggi della stessa, s'incentra sulla geografia artistica della Sicilia e del Mediterraneo, di Roma e di Bisanzio nel Medioevo, raggiungendo però anche territori “altri”, dall'Anatolia preistorica fino alla Cina; la seconda raccolta, Immagine, memoria, materia, sviluppa una varietà di affondi tematici che comprende gli sguardi dell'estetica, della critica d'arte, della diagnostica e del restauro, in omaggio al pensiero della studiosa, sempre volto a riunificare e al contempo a distinguere i molteplici ambiti del sapere artistico, in un'ottica di vitale complessità creativa. Ecco dunque lo sguardo dell’estetica e della critica che in questo caso campiona una serie di artisti, quelli in mostra, che sorprendono per via d’una riflessione forte, d’una filosofia magmatica che colgono strade nuove e concrete del fare arte nel XXI secolo. Le opere di questi artisti ci raccontano un variegato linguaggio di creatività e di stili che spaziano in più orizzonti; artisti per lo più già noti, con un bagaglio di mostre sufficienti a incorniciare la loro attività, a lasciar vedere la declinazione di un lavoro che spazia dal concettuale al neoespressionismo, dal lirismo geometrico all’informale, dal segno e dal gesto fino alle estroflessioni di stampo spazialista, ecc. A molti di questi artisti ho curato anche recentemente mostre personali sia in Italia che in Europa, hanno vissuto e vivono le temporalità dell’arte contemporanea, ovvero le incidenze storiche e di gusto, il tracciato di un’arte che cattura, racconta, storicizza e si fa bandiera. Ora la mostra impiantata per le feste di fine e inizio anno, ovvero 2017/2018, porta a leggere non solo il lavoro copioso di questi artisti italiani, ma si fa cenacolo e raccolta di nomi che intendono con l’arte portare cultura e bellezza come bandiera primaria. Mi preme puntare il dito su taluni artisti qui riuniti nella mostra ovvero Maria Teresa Cazzadori, Calogero Salemi, Camillo Pennisi, Giusi Santoro, Marisa Settembrini, Raffaele Scaglione e Chiara Silva e indicarli all’attenzione di tutti, per la vivacità con cui lavorano, per lo spessore vivo della cultura che si legge nelle loro opere, per i capitoli significanti del loro percorso”. Nel corso della serata inaugurale oltre alla mostra in essere, si ufficializza l’edizione 2018 del nuovo calendario artistico e si consegnano anche talune benemerenze e premiazioni del Premio delle Arti-Premio della Cultura edizione 2017, a Maria Teresa Cazzadori (Pittura), a Sandro Gorra (Scultura) a Nicholas Viviani (Fotografia) a Raffaele Scaglione (Ambasciatore dell’Arte ) e a Vincenzo Carusotto – Dolcemente Carusotto (Ambasciatore del Gusto).
Biografie degli artisti
Maria Teresa Cazzadori è nata a Verona, e qui vive e lavora. Ha conseguito il Diploma in scultura presso l’Accademia Cignaroli di Verona col prof. Umberto Tessari e di ceramista presso il Centro Artistico Professionale Femminile di Verona. Ha seguito corsi di grafica presso la Scuola internazionale della grafica di Venezia, la Scuola Regionale di Grafica di Castelnuovo del Garda, il Centro Internazionale di Grafica di Venezia, lo Studio Grafico Venturi di Verona, l’ Accademia Cignaroli di Verona, col maestro Nereo Tedeschi, e corsi di pittura presso l’ Accademia Cignaroli di Verona col maestro Aldo Tavella, il Centro artistico professionale di Verona con la maestra Andreina Robotti. Ha insegnato materie artistiche presso il CAPAF e presso la Scuola Statale G. Rodari, entrambe di Verona. Ha frequentato corsi di approfondimento e perfezionamento con vari maestri, fra cui Vedova, Guidi, Sene, Riva, Vecchiet, Licata, Carlson, Benavides, Moro - Lin, Perelli, Vallina, ecc. Fa parte di “ATELIER APERTO”, Centro Internazionale di Grafica di Venezia. Ha pubblicato diverse cartelle di grafica. Ha tenuto mostre personali a Verona, Alassio, Nimes (Francia), Pordenone, Milano, Pisa, Venezia, Bardolino, Mantova e Firenze. Collettive a Verona, Genova, Fano, Washington, Firenze, Mondello, Parigi, Innsbruck, Venezia, Singapore, Ginevra, Stoccolma, Milano, Rovereto, Jesi, Budapest, Torino, L’Aquila, Bari, Roma, New York, Bergamo, Toronto, Basilea, Pordenone, Valencia, Nizza, Los Angeles, ecc. Inoltre collettive di grafica in città italiane ed estere (Roma, Venezia, San Paolo - Brasile, Washington, Porto Alegre - Brasile, Monaco di Baviera, Geelong (AUS), Halle - Germania, Roma, Tolosa, Durango - Spagna, Oviedo (E), Grenoble, Fano, Firenze, Carignano - Torino, Milano, ecc.
Calogero Salemi è nato a Racalmuto - Agrigento nel 1966. Autodidatta, ma con una grande passione per la pittura e la scultura. All’età di 21 anni la sua prima personale nel Palazzo municipale di Racalmuto. Poi il trasferimento al Nord in Lombardia, dove oggi vive e opera. Si inserisce nel mondo artistico e frequenta numerosi artisti, fra cui il pittore N. Carcupino. Ha tenuto mostre personali a Macherio (2000), Lissone (2003) e Carate Brianza (2006 e 2007), Albiate e Carate Brianza (2010), Verano Brianza (2012), Carate Brianza (2017). Presente in numerose collettive a Vimercate, Monza, Carate Brianza e Selinunte, Giussano, Piazzola sul Brenta, Milano, ecc. Dal 2006 una sua opera “Crocifissione” è nella Città del Vaticano, e nel 2011 dona a Papa Francesco una sua opera dal titolo San Sebastiano. Nel 2016 crea la “Gash Art” ovvero l’arte dello squarcio, riannodandosi agli spazialisti. Nel 2008 viene insignito dal Presidente della Repubblica Italiana del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica. In anni diversi ha partecipato e vinto numerosi Premi artistici nazionali. Nel 2017 sue opere sono state esposte nel Palazzo della Regione Lombardia. Del suo lavoro hanno scritto critici e giornalisti.
Camilo Pennisi è nato ad Acireale nel 1951, ha studiato all’Istituto Statale d’Arte di Catania e vive e lavora a Milano. Ha tenuto mostre personali ad Acireale (1982), Lecco (1984), Milano (1990 e 2016) e Firenze (2017) e collettive ad Acireale, Lecco, Milano, Como, Segrate, ecc. Attivo anche nel campo della poesia, tanto da tenere spesso, come nel 2016 a Milano, delle azioni collettive con poesia, pittura e musica. Nel 2017 è invitato dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza nel Progetto “Scenari” con una personale dal titolo “Balconata mediterranea” al Plus Florence di Firenze.
Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Brera, a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Numerose le mostre personali e le installazioni in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto, Teglio) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Berlino, Dusseldorf), e le partecipazioni a importanti rassegne. Nel 2011 viene invitata da Vittorio Sgarbi a partecipare alla 54ma edizione della Biennale di Venezia. E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Ha inoltre elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica. E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27. Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Armando Ginesi a Virgilio Guzzi e a D. Montalto, dalla E. Muritti a N. Ponente, da F. Russoli a R. Sanesi, da Evelina Schatz a Walter Schonenberg, da Fulvio Papi a Marco Valsecchi.
Chiara Silva è nata a Bollate nel 1983, si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive e lavora a Milano. Numerose le sue presenze in rassegne d’arte nazionali dal 2004, ma la sua prima mostra personale è a Milano allo Studio di Arti Visive Comerio nel 2008, presentata dal Prof. C. Franza. Ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura XX edizione 2008. Sempre nel 2008 tiene una personale a “Frontiera” presso il Plus Florence a Firenze e partecipa a Milano alle mostre “Solstizio d’estate”, “Un Dialogo col cielo”
e “Panorama Italiano” presso il Circolo della Stampa. Nel 2009 tiene una mostra personale dal titolo “Il Paradiso del mutamento” a Roma, presso il Centrale Ristotheatre, è presente con un’installazione all’Università Statale di Milano; a “Solstizio d’inverno” e a “L’arte della pace e la pace nell’arte” dello Studio di Arti Visive Comerio, su invito alla rassegna d’Arte Contemporanea di Teglio (Sondrio) dal titolo “Nuovi Scenari”, a Firenze a Palazzo Borghese con la mostra personale “Solchi di antico mondo”, alla mostra “Per incanto”, con
M. Settembrini, F. Iori e A. Soulè presso lo studio di Arti Visive Comerio. Nel 2010 è presente alle mostre “Concerto per Eva” presso lo spazio Hajech e a “Sentieri di Pace” presso il MIMAC di Alessano. Nel 2011 partecipa alla mostra “Malinconia degli Universi” e “Bella Italia. 1861 – 2011” presso ARTESTUDIO 26 a Milano, ancora a “Fratelli d’Italia e poi con una personale dal titolo “Apologia del cielo”, a Borgo Cardigliano (Le). Nel 2013 è invitata dallo Storico dell’Arte Prof. C. Franza alla mostra “Capolavori del giardino segreto” all' Otel di Firenze e con una personale dal titolo “I cieli e la terra” nella Sala Hoffmann al Plus Berlin di Berlino. Ha presentato una grande installazione alla mostra “Mitografie familiari” presso la galleria “Arianna Sartori” di Mantova. Parallelamente, apre Skià art-lab, un laboratorio a Milano ove tiene corsi di arti visive in collaborazione con altri artisti e docenti. Nel 2015 fonda LAO Officina d’Arte con il quale realizza progetti importanti di collaborazione, come la realizzazione delle scenografie per History Map, progetto di Fondazione Feltrinelli. Nel 2016 è presente in una rassegna a Milano; nel 2017 alla mostra “Nostalgia del presente”, evento fuori salone, Salone del Mobile, alla rassegna “Quadreria internazionale” al Plus Florence di Firenze.
Raffaele Scaglione nasce nel 1945, vive e lavora tra Milano e Finale Ligure. Mostre personali in più città italiane. Vince il Premio dei Musei al Premio delle Arti-Premio della Cultura per l'edizione XXVI al Circolo della Stampa di Milano. Nel marzo 2015 è invitato dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015. E ancora nel marzo 2015 l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza presenta la sua mostra antologica dal titolo “ Buonasera” a Palazzo Borghese a Firenze nel Progetto “Il museo dei musei”; evento per Expo 2015. Nel 2016 vince a Firenze il “Premium International Florence Seven Stars”. Nel maggio 2017 è chiamato dall'illustre storico dell'arte Prof. Carlo Franza, a tenere una mostra personale dal titolo “Buonasera” al Plus Berlin di Berlino nel Progetto “Strade d’Europa”.
Giusi Santoro, siciliana, studia al Liceo classico Maurolico di Messina. Poi alla facoltà di Architettura e all’Accademia di Belle Arti di Brera, con Carpi, Cantatore, Manfrini e Purificato. Continua all’Accademia Raffaello di Urbino, nell’arte della litografia e del restauro di reperti archeologici. Si reca in Spagna alla "Escola di Labisbal" (1987). Insegna materie artistiche nelle scuole statali dal 1970 al 1996. La sua attività espositiva inizia negli anni ‘50/’60. M. Ghilardi su "La Fiera Letteraria" del 1964:"una pittrice seria in valido sviluppo e tale da costituire una promessa della giovane arte italiana". Soggiorna in Francia, nel 1963 e nel 1964, in Inghilterra e Olanda nel 1965. Espone in mostre personali (Cremona, San Donato, Mantova, Soncino, Vicenza, Milano, Schio, Torino, Savona, Firenze, ecc.) e organizza happening per diffondere l’antica tecnica giapponese della ceramica Raku. Negli anni '90 opera come docente di scultura per il Comune di Milano. Contemporaneamente propone il primo corso di ceramica del Centro Donna di San Donato Milanese, e nel 1998 partecipa alla nascita della civica scuola d' arte "William Ciola", dove ha organizzato corsi di ceramica raku e scultura fino al 2012. Vive a San Donato Milanese, e attualmente è alla guida di allievi per l'approfondimento dell'arte scultorea e della ceramica Raku. Sue opere sono in collezioni private e pubbliche sia in Italia che all'estero, tra cui: Galleria Torrazzo di Cremona, L’Agrifoglio di Milano, Cascina Roma, Museo di Maccagno, Palazzo Fogazzaro di Schio, Galleria Primo Piano di Vicenza, Comune di San Donato Milanese, Provincia di Milano e privati. Presente su riviste e libri d’arte. Della sua arte hanno scritto Ghilardi, Cara, Eva Tea, Villani, Coccia, Mascherpa, Carlo Franza e altri. Nel 2013 lo Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza la invita con una personale al Plus Florence di Firenze, poi alla rassegna milanese “Nuove costellazioni” e la candida al Premio delle Arti Premio della Cultura XXV edizione al Circolo della Stampa di Milano, dove viene premiata come “Artista dell'Anno” 2013, poi nell’edizione XXVI ottiene il “Premio della Critica” nel 2015, e nel 2016 a Firenze al Premium International Florence Seven Stars il “Premio della Critica”.
La serata sarà allietata da inserti ed esecuzioni musicali dei musicisti Lorenzo Barbagli al violino e Sara Ceccato al flauto traverso.
Vincitori del Premio delle Arti Premio della Cultura 2017
Pittura – MARIA TERESA CAZZADORI - Verona
Scultura – SANDRO GORRA - Milano
Fotografia – NICHOLAS VIVIANI - Concorezzo
Ambasciatore dell’Arte – RAFFAELE SCAGLIONE – Milano
Ambasciatore del Gusto – Vincenzo Carusotto – Dolcemente Carusotto – Canicattì (AG)
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 vince il Premio Berlino per la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
Scrive Carlo Franza: E’ rito significativo che annualmente in dicembre, Artestudio 26 di Milano accolga nei suoi spazi una mostra natalizia che quest’anno si argomenta con un titolo “L’Officina dello sguardo”; titolo che ho preso a prestito dal volume così titolato come omaggio alla collega Storica dell’Arte “Maria Andaloro. Scritti in onore di Maria Andaloro. I luoghi dell'arte. Immagine, memoria, materia”. Contributi di autorevoli studiosi italiani e stranieri che, partendo dalla pluralità di orizzonti di interesse di Maria Andaloro, hanno avviato inediti percorsi critici e storiografici. Se I luoghi dell'arte, titolo della prima serie di saggi della stessa, s'incentra sulla geografia artistica della Sicilia e del Mediterraneo, di Roma e di Bisanzio nel Medioevo, raggiungendo però anche territori “altri”, dall'Anatolia preistorica fino alla Cina; la seconda raccolta, Immagine, memoria, materia, sviluppa una varietà di affondi tematici che comprende gli sguardi dell'estetica, della critica d'arte, della diagnostica e del restauro, in omaggio al pensiero della studiosa, sempre volto a riunificare e al contempo a distinguere i molteplici ambiti del sapere artistico, in un'ottica di vitale complessità creativa. Ecco dunque lo sguardo dell’estetica e della critica che in questo caso campiona una serie di artisti, quelli in mostra, che sorprendono per via d’una riflessione forte, d’una filosofia magmatica che colgono strade nuove e concrete del fare arte nel XXI secolo. Le opere di questi artisti ci raccontano un variegato linguaggio di creatività e di stili che spaziano in più orizzonti; artisti per lo più già noti, con un bagaglio di mostre sufficienti a incorniciare la loro attività, a lasciar vedere la declinazione di un lavoro che spazia dal concettuale al neoespressionismo, dal lirismo geometrico all’informale, dal segno e dal gesto fino alle estroflessioni di stampo spazialista, ecc. A molti di questi artisti ho curato anche recentemente mostre personali sia in Italia che in Europa, hanno vissuto e vivono le temporalità dell’arte contemporanea, ovvero le incidenze storiche e di gusto, il tracciato di un’arte che cattura, racconta, storicizza e si fa bandiera. Ora la mostra impiantata per le feste di fine e inizio anno, ovvero 2017/2018, porta a leggere non solo il lavoro copioso di questi artisti italiani, ma si fa cenacolo e raccolta di nomi che intendono con l’arte portare cultura e bellezza come bandiera primaria. Mi preme puntare il dito su taluni artisti qui riuniti nella mostra ovvero Maria Teresa Cazzadori, Calogero Salemi, Camillo Pennisi, Giusi Santoro, Marisa Settembrini, Raffaele Scaglione e Chiara Silva e indicarli all’attenzione di tutti, per la vivacità con cui lavorano, per lo spessore vivo della cultura che si legge nelle loro opere, per i capitoli significanti del loro percorso”. Nel corso della serata inaugurale oltre alla mostra in essere, si ufficializza l’edizione 2018 del nuovo calendario artistico e si consegnano anche talune benemerenze e premiazioni del Premio delle Arti-Premio della Cultura edizione 2017, a Maria Teresa Cazzadori (Pittura), a Sandro Gorra (Scultura) a Nicholas Viviani (Fotografia) a Raffaele Scaglione (Ambasciatore dell’Arte ) e a Vincenzo Carusotto – Dolcemente Carusotto (Ambasciatore del Gusto).
Biografie degli artisti
Maria Teresa Cazzadori è nata a Verona, e qui vive e lavora. Ha conseguito il Diploma in scultura presso l’Accademia Cignaroli di Verona col prof. Umberto Tessari e di ceramista presso il Centro Artistico Professionale Femminile di Verona. Ha seguito corsi di grafica presso la Scuola internazionale della grafica di Venezia, la Scuola Regionale di Grafica di Castelnuovo del Garda, il Centro Internazionale di Grafica di Venezia, lo Studio Grafico Venturi di Verona, l’ Accademia Cignaroli di Verona, col maestro Nereo Tedeschi, e corsi di pittura presso l’ Accademia Cignaroli di Verona col maestro Aldo Tavella, il Centro artistico professionale di Verona con la maestra Andreina Robotti. Ha insegnato materie artistiche presso il CAPAF e presso la Scuola Statale G. Rodari, entrambe di Verona. Ha frequentato corsi di approfondimento e perfezionamento con vari maestri, fra cui Vedova, Guidi, Sene, Riva, Vecchiet, Licata, Carlson, Benavides, Moro - Lin, Perelli, Vallina, ecc. Fa parte di “ATELIER APERTO”, Centro Internazionale di Grafica di Venezia. Ha pubblicato diverse cartelle di grafica. Ha tenuto mostre personali a Verona, Alassio, Nimes (Francia), Pordenone, Milano, Pisa, Venezia, Bardolino, Mantova e Firenze. Collettive a Verona, Genova, Fano, Washington, Firenze, Mondello, Parigi, Innsbruck, Venezia, Singapore, Ginevra, Stoccolma, Milano, Rovereto, Jesi, Budapest, Torino, L’Aquila, Bari, Roma, New York, Bergamo, Toronto, Basilea, Pordenone, Valencia, Nizza, Los Angeles, ecc. Inoltre collettive di grafica in città italiane ed estere (Roma, Venezia, San Paolo - Brasile, Washington, Porto Alegre - Brasile, Monaco di Baviera, Geelong (AUS), Halle - Germania, Roma, Tolosa, Durango - Spagna, Oviedo (E), Grenoble, Fano, Firenze, Carignano - Torino, Milano, ecc.
Calogero Salemi è nato a Racalmuto - Agrigento nel 1966. Autodidatta, ma con una grande passione per la pittura e la scultura. All’età di 21 anni la sua prima personale nel Palazzo municipale di Racalmuto. Poi il trasferimento al Nord in Lombardia, dove oggi vive e opera. Si inserisce nel mondo artistico e frequenta numerosi artisti, fra cui il pittore N. Carcupino. Ha tenuto mostre personali a Macherio (2000), Lissone (2003) e Carate Brianza (2006 e 2007), Albiate e Carate Brianza (2010), Verano Brianza (2012), Carate Brianza (2017). Presente in numerose collettive a Vimercate, Monza, Carate Brianza e Selinunte, Giussano, Piazzola sul Brenta, Milano, ecc. Dal 2006 una sua opera “Crocifissione” è nella Città del Vaticano, e nel 2011 dona a Papa Francesco una sua opera dal titolo San Sebastiano. Nel 2016 crea la “Gash Art” ovvero l’arte dello squarcio, riannodandosi agli spazialisti. Nel 2008 viene insignito dal Presidente della Repubblica Italiana del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica. In anni diversi ha partecipato e vinto numerosi Premi artistici nazionali. Nel 2017 sue opere sono state esposte nel Palazzo della Regione Lombardia. Del suo lavoro hanno scritto critici e giornalisti.
Camilo Pennisi è nato ad Acireale nel 1951, ha studiato all’Istituto Statale d’Arte di Catania e vive e lavora a Milano. Ha tenuto mostre personali ad Acireale (1982), Lecco (1984), Milano (1990 e 2016) e Firenze (2017) e collettive ad Acireale, Lecco, Milano, Como, Segrate, ecc. Attivo anche nel campo della poesia, tanto da tenere spesso, come nel 2016 a Milano, delle azioni collettive con poesia, pittura e musica. Nel 2017 è invitato dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza nel Progetto “Scenari” con una personale dal titolo “Balconata mediterranea” al Plus Florence di Firenze.
Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Brera, a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Numerose le mostre personali e le installazioni in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto, Teglio) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Berlino, Dusseldorf), e le partecipazioni a importanti rassegne. Nel 2011 viene invitata da Vittorio Sgarbi a partecipare alla 54ma edizione della Biennale di Venezia. E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Ha inoltre elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica. E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27. Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Armando Ginesi a Virgilio Guzzi e a D. Montalto, dalla E. Muritti a N. Ponente, da F. Russoli a R. Sanesi, da Evelina Schatz a Walter Schonenberg, da Fulvio Papi a Marco Valsecchi.
Chiara Silva è nata a Bollate nel 1983, si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive e lavora a Milano. Numerose le sue presenze in rassegne d’arte nazionali dal 2004, ma la sua prima mostra personale è a Milano allo Studio di Arti Visive Comerio nel 2008, presentata dal Prof. C. Franza. Ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura XX edizione 2008. Sempre nel 2008 tiene una personale a “Frontiera” presso il Plus Florence a Firenze e partecipa a Milano alle mostre “Solstizio d’estate”, “Un Dialogo col cielo”
e “Panorama Italiano” presso il Circolo della Stampa. Nel 2009 tiene una mostra personale dal titolo “Il Paradiso del mutamento” a Roma, presso il Centrale Ristotheatre, è presente con un’installazione all’Università Statale di Milano; a “Solstizio d’inverno” e a “L’arte della pace e la pace nell’arte” dello Studio di Arti Visive Comerio, su invito alla rassegna d’Arte Contemporanea di Teglio (Sondrio) dal titolo “Nuovi Scenari”, a Firenze a Palazzo Borghese con la mostra personale “Solchi di antico mondo”, alla mostra “Per incanto”, con
M. Settembrini, F. Iori e A. Soulè presso lo studio di Arti Visive Comerio. Nel 2010 è presente alle mostre “Concerto per Eva” presso lo spazio Hajech e a “Sentieri di Pace” presso il MIMAC di Alessano. Nel 2011 partecipa alla mostra “Malinconia degli Universi” e “Bella Italia. 1861 – 2011” presso ARTESTUDIO 26 a Milano, ancora a “Fratelli d’Italia e poi con una personale dal titolo “Apologia del cielo”, a Borgo Cardigliano (Le). Nel 2013 è invitata dallo Storico dell’Arte Prof. C. Franza alla mostra “Capolavori del giardino segreto” all' Otel di Firenze e con una personale dal titolo “I cieli e la terra” nella Sala Hoffmann al Plus Berlin di Berlino. Ha presentato una grande installazione alla mostra “Mitografie familiari” presso la galleria “Arianna Sartori” di Mantova. Parallelamente, apre Skià art-lab, un laboratorio a Milano ove tiene corsi di arti visive in collaborazione con altri artisti e docenti. Nel 2015 fonda LAO Officina d’Arte con il quale realizza progetti importanti di collaborazione, come la realizzazione delle scenografie per History Map, progetto di Fondazione Feltrinelli. Nel 2016 è presente in una rassegna a Milano; nel 2017 alla mostra “Nostalgia del presente”, evento fuori salone, Salone del Mobile, alla rassegna “Quadreria internazionale” al Plus Florence di Firenze.
Raffaele Scaglione nasce nel 1945, vive e lavora tra Milano e Finale Ligure. Mostre personali in più città italiane. Vince il Premio dei Musei al Premio delle Arti-Premio della Cultura per l'edizione XXVI al Circolo della Stampa di Milano. Nel marzo 2015 è invitato dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015. E ancora nel marzo 2015 l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza presenta la sua mostra antologica dal titolo “ Buonasera” a Palazzo Borghese a Firenze nel Progetto “Il museo dei musei”; evento per Expo 2015. Nel 2016 vince a Firenze il “Premium International Florence Seven Stars”. Nel maggio 2017 è chiamato dall'illustre storico dell'arte Prof. Carlo Franza, a tenere una mostra personale dal titolo “Buonasera” al Plus Berlin di Berlino nel Progetto “Strade d’Europa”.
Giusi Santoro, siciliana, studia al Liceo classico Maurolico di Messina. Poi alla facoltà di Architettura e all’Accademia di Belle Arti di Brera, con Carpi, Cantatore, Manfrini e Purificato. Continua all’Accademia Raffaello di Urbino, nell’arte della litografia e del restauro di reperti archeologici. Si reca in Spagna alla "Escola di Labisbal" (1987). Insegna materie artistiche nelle scuole statali dal 1970 al 1996. La sua attività espositiva inizia negli anni ‘50/’60. M. Ghilardi su "La Fiera Letteraria" del 1964:"una pittrice seria in valido sviluppo e tale da costituire una promessa della giovane arte italiana". Soggiorna in Francia, nel 1963 e nel 1964, in Inghilterra e Olanda nel 1965. Espone in mostre personali (Cremona, San Donato, Mantova, Soncino, Vicenza, Milano, Schio, Torino, Savona, Firenze, ecc.) e organizza happening per diffondere l’antica tecnica giapponese della ceramica Raku. Negli anni '90 opera come docente di scultura per il Comune di Milano. Contemporaneamente propone il primo corso di ceramica del Centro Donna di San Donato Milanese, e nel 1998 partecipa alla nascita della civica scuola d' arte "William Ciola", dove ha organizzato corsi di ceramica raku e scultura fino al 2012. Vive a San Donato Milanese, e attualmente è alla guida di allievi per l'approfondimento dell'arte scultorea e della ceramica Raku. Sue opere sono in collezioni private e pubbliche sia in Italia che all'estero, tra cui: Galleria Torrazzo di Cremona, L’Agrifoglio di Milano, Cascina Roma, Museo di Maccagno, Palazzo Fogazzaro di Schio, Galleria Primo Piano di Vicenza, Comune di San Donato Milanese, Provincia di Milano e privati. Presente su riviste e libri d’arte. Della sua arte hanno scritto Ghilardi, Cara, Eva Tea, Villani, Coccia, Mascherpa, Carlo Franza e altri. Nel 2013 lo Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza la invita con una personale al Plus Florence di Firenze, poi alla rassegna milanese “Nuove costellazioni” e la candida al Premio delle Arti Premio della Cultura XXV edizione al Circolo della Stampa di Milano, dove viene premiata come “Artista dell'Anno” 2013, poi nell’edizione XXVI ottiene il “Premio della Critica” nel 2015, e nel 2016 a Firenze al Premium International Florence Seven Stars il “Premio della Critica”.
La serata sarà allietata da inserti ed esecuzioni musicali dei musicisti Lorenzo Barbagli al violino e Sara Ceccato al flauto traverso.
Vincitori del Premio delle Arti Premio della Cultura 2017
Pittura – MARIA TERESA CAZZADORI - Verona
Scultura – SANDRO GORRA - Milano
Fotografia – NICHOLAS VIVIANI - Concorezzo
Ambasciatore dell’Arte – RAFFAELE SCAGLIONE – Milano
Ambasciatore del Gusto – Vincenzo Carusotto – Dolcemente Carusotto – Canicattì (AG)
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 vince il Premio Berlino per la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
13
dicembre 2017
L’Officina dello sguardo
Dal 13 dicembre 2017 al 23 gennaio 2018
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO 26
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a sabato ore 16 – 19
Chiusura natalizia dal 22 dicembre 2017 all’8 gennaio 2018
visitabile in giorni e orari diversi previo appuntamento al 338.9197709
Vernissage
13 Dicembre 2017, ore 18.00
Autore
Curatore