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L’opera rifiutata
Ogni artista invitato è tenuto a presentare un’opera (fotografia, pittura, scultura o installazione) che ritenga idonea allo scopo della mostra, che rappresenti il “suo peggio” ovvero quella parte oscura nell’operare dell’artista che altrimenti nessuno vedrebbe.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’idea di questa mostra temporanea ha il presupposto di inserire l’arte nel contesto dell’artigianato tipico pratese: il tessile.
Il luogo che accoglierà la mostra è infatti un capannone adibito alla lavorazione di orditura, in cui gran parte dei macchinari presenti, ormai in disuso, identificano un'attività ormai morente. Il titolo “l’opera rifiutata” entra così in rapporto con la mentalità del lavoratore pratese, legata ad un ostinato attaccamento verso una realtà lavorativa divenuta obsoleta, dove l’inevitabile cambiamento dei tempi ha determinato in lui un rifiuto ad adeguarsi ad un modo nuovo di intendere la produttività.
Il tema del rifiuto fa quindi da filo conduttore.
Ogni artista invitato è tenuto a presentare un’opera (fotografia, pittura, scultura o installazione) che ritenga idonea allo scopo della mostra, che rappresenti il “suo peggio” ovvero quella parte oscura nell’operare dell’artista che altrimenti nessuno vedrebbe. L’opera rifiuta sarà accompagnata dalla motivazione, in forma di una breve frase scritta da affiggere accanto all’opera, che ne spiegherà il perché di tale rifiuto. Inoltre, la mostra sarà completata con altre opere “non rifiutate”, degli stessi autori, ed arricchita con performance musicali e teatrali.
Lo scopo dell'evento è di creare una processualità che metta in comunicazione/relazione situazioni individuali e sociali differenti (il lavoro tessile e gli artisti). L'opera rifiutata diviene un "luogo comune", spazio di una condivisione fra artisti provenienti da diversi campi formativi, territorio di uno scambio che pone in connessione le singolarità, le esperienze e le attitudini individuali. Inoltre, questa mostra indica la possibilità di una trasformazione nelle relazioni artista/opera/pubblico, la concezione dell'opera e il suo realizzarsi in connessione con un "non-luogo" dell'arte, la messa a fuoco di un più coinvolto ruolo del pubblico. Si delinea quindi l'ipotesi di una poetica per l'arte che, non rinnegando la premessa estetica, si pone anche come ulteriore punto di vista etico-sociale.
Il luogo che accoglierà la mostra è infatti un capannone adibito alla lavorazione di orditura, in cui gran parte dei macchinari presenti, ormai in disuso, identificano un'attività ormai morente. Il titolo “l’opera rifiutata” entra così in rapporto con la mentalità del lavoratore pratese, legata ad un ostinato attaccamento verso una realtà lavorativa divenuta obsoleta, dove l’inevitabile cambiamento dei tempi ha determinato in lui un rifiuto ad adeguarsi ad un modo nuovo di intendere la produttività.
Il tema del rifiuto fa quindi da filo conduttore.
Ogni artista invitato è tenuto a presentare un’opera (fotografia, pittura, scultura o installazione) che ritenga idonea allo scopo della mostra, che rappresenti il “suo peggio” ovvero quella parte oscura nell’operare dell’artista che altrimenti nessuno vedrebbe. L’opera rifiuta sarà accompagnata dalla motivazione, in forma di una breve frase scritta da affiggere accanto all’opera, che ne spiegherà il perché di tale rifiuto. Inoltre, la mostra sarà completata con altre opere “non rifiutate”, degli stessi autori, ed arricchita con performance musicali e teatrali.
Lo scopo dell'evento è di creare una processualità che metta in comunicazione/relazione situazioni individuali e sociali differenti (il lavoro tessile e gli artisti). L'opera rifiutata diviene un "luogo comune", spazio di una condivisione fra artisti provenienti da diversi campi formativi, territorio di uno scambio che pone in connessione le singolarità, le esperienze e le attitudini individuali. Inoltre, questa mostra indica la possibilità di una trasformazione nelle relazioni artista/opera/pubblico, la concezione dell'opera e il suo realizzarsi in connessione con un "non-luogo" dell'arte, la messa a fuoco di un più coinvolto ruolo del pubblico. Si delinea quindi l'ipotesi di una poetica per l'arte che, non rinnegando la premessa estetica, si pone anche come ulteriore punto di vista etico-sociale.
08
maggio 2004
L’opera rifiutata
Dall'otto al 09 maggio 2004
arte contemporanea
Location
ORDITURA SAN GIUSTO
Prato, Via Stradellino, 11, (Prato)
Prato, Via Stradellino, 11, (Prato)
Orario di apertura
Sabato 08.05.2004 ore 16.30
Domenica 09.05.2004: la mostra avrà orario continuato fino alle ore 18.00
Vernissage
8 Maggio 2004, ore 16.30