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Loredana Barillaro – Uomo e/o materia
L’artista predilige l’arte informale con un uso essenziale del colore giungendo sovente ad una pittura monocromatica nei toni del nero e del bianco, ma in cui talvolta compare un accenno di colore. Un’arte al cui centro vi sono temi di impellenza sociale e il suo operare si pone dunque, come strumento di comunicazione e bisogno personale per gridare malesseri individuali e sociali
Comunicato stampa
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Martedì 3 giugno 2008 presso il Lungovelinocafè, si apre la mostra personale della giovane pittrice calabrese Loredana Barillaro, ‘Uomo e/o materia’, a cura di Barbara Pavan, promossa da Studio7.it con il Patrocinio del Comune di Rieti.
Loredana Barillaro nasce a Cosenza nel 1978, vive e lavora ad Acri, Cosenza. Inizia a dipingere nel 1995 e si laurea nel 2005 in Storia dell’Arte Contemporanea al D.A.M.S. presso l’Università della Calabria. Attualmente predilige l’arte informale con un uso essenziale del colore giungendo sovente ad una pittura monocromatica nei toni del nero e del bianco, ma in cui talvolta compare un accenno di colore. Un’arte al cui centro vi sono temi di impellenza sociale e il suo operare si pone dunque, come strumento di comunicazione e bisogno personale per gridare malesseri individuali e sociali. Il lavoro degli ultimi anni è incentrato in particolar modo sui meccanismi che governano il mondo, la società, e sulle difficoltà dell’uomo nel districarsi in questi meccanismi. Il dolore, la sopraffazione, l’odio. Dunque un messaggio di ribellione, un urlo di giustizia, un mezzo per denunciare un martirio che non ha mai avuto fine, quello dell’uomo contemporaneo, e che si fa metafora dei meccanismi perversi – moderne tecniche di tortura – tipiche della società contemporanea. Una riflessione globale sul vivere dell’umanità mediante l’impiego, pertanto, di materiali derivanti dall’uso quotidiano come traccia del vivere. Una ricerca essenziale nella dicotomia fra interno ed esterno in un continuo interscambio fra la sfera interiore dell’animo e quella che si specchia nel mondo. Sulla superficie compaiono inserti di vario tipo a togliere alla tela il suo carattere bidimensionale. Ed ecco allora un accenno alla terza dimensione mediante fogli di latta, stoffa, fili di rame, carta, barattoli, lattine, con un uso essenziale del colore. Una sperimentazione velocissima e continua che conduce a lavori talvolta formalmente diversi gli uni dagli altri, che hanno, però, un solo filo conduttore, la riflessione sull’uomo contemporaneo. Una sorta di viaggio che non cerca necessariamente un approdo.
Gli ultimi lavori sono incentrati in particolare sull’uso della stoffa che da elemento leggerissimo (l’anima) può divenire sostanza materica (il corpo), perennemente compresa e compressa, dunque, fra l’anelito alla libertà e la costrizione di una società opprimente.
Loredana Barillaro nasce a Cosenza nel 1978, vive e lavora ad Acri, Cosenza. Inizia a dipingere nel 1995 e si laurea nel 2005 in Storia dell’Arte Contemporanea al D.A.M.S. presso l’Università della Calabria. Attualmente predilige l’arte informale con un uso essenziale del colore giungendo sovente ad una pittura monocromatica nei toni del nero e del bianco, ma in cui talvolta compare un accenno di colore. Un’arte al cui centro vi sono temi di impellenza sociale e il suo operare si pone dunque, come strumento di comunicazione e bisogno personale per gridare malesseri individuali e sociali. Il lavoro degli ultimi anni è incentrato in particolar modo sui meccanismi che governano il mondo, la società, e sulle difficoltà dell’uomo nel districarsi in questi meccanismi. Il dolore, la sopraffazione, l’odio. Dunque un messaggio di ribellione, un urlo di giustizia, un mezzo per denunciare un martirio che non ha mai avuto fine, quello dell’uomo contemporaneo, e che si fa metafora dei meccanismi perversi – moderne tecniche di tortura – tipiche della società contemporanea. Una riflessione globale sul vivere dell’umanità mediante l’impiego, pertanto, di materiali derivanti dall’uso quotidiano come traccia del vivere. Una ricerca essenziale nella dicotomia fra interno ed esterno in un continuo interscambio fra la sfera interiore dell’animo e quella che si specchia nel mondo. Sulla superficie compaiono inserti di vario tipo a togliere alla tela il suo carattere bidimensionale. Ed ecco allora un accenno alla terza dimensione mediante fogli di latta, stoffa, fili di rame, carta, barattoli, lattine, con un uso essenziale del colore. Una sperimentazione velocissima e continua che conduce a lavori talvolta formalmente diversi gli uni dagli altri, che hanno, però, un solo filo conduttore, la riflessione sull’uomo contemporaneo. Una sorta di viaggio che non cerca necessariamente un approdo.
Gli ultimi lavori sono incentrati in particolare sull’uso della stoffa che da elemento leggerissimo (l’anima) può divenire sostanza materica (il corpo), perennemente compresa e compressa, dunque, fra l’anelito alla libertà e la costrizione di una società opprimente.
03
giugno 2008
Loredana Barillaro – Uomo e/o materia
Dal 03 al 30 giugno 2008
arte contemporanea
Location
LUNGOVELINOCAFE’
Rieti, Via Salaria, 26, (Rieti)
Rieti, Via Salaria, 26, (Rieti)
Orario di apertura
Lunedì-sabato ore 8-21. Domenica chiuso
Autore
Curatore