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Loredana Faraon / Jane Wafer – Mapping spaces
Lo sguardo di Loredana Faraon e Jane Wafer si concentra sull’identità geografica e paesaggistica. Le due artiste inglesi ci restituiscono visioni personali di uno stesso luogo, quello in provincia di Parma, dove l’Attic Studio si trova, in una sorta di diaristica del paesaggio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura sabato 13 febbraio alle ore 18,00, presso l‘Attic Studio di Maura Lari a Medesano, la mostra Mapping spaces delle artiste inglesi Loredana Faraon e Jane Wafer.
Provenienti dalla stessa formazione accademica alla Fine Art at Oxford Brookes University, le due artiste emergenti espongono per la prima volta in Italia presentando l’installazione dal titolo Truman Brewery 2009, le sculture “The Object Museum” di Loredana Faraon, il video “Rites of passage: taking a sofa on a journey” e l’installazione “Lost Lands” di Jane Wafer. Il risultato è una doppia personale di artiste che lavorano in modo indipendente l’una dall’altra e che propongono opere realizzate nel 2009 in Inghilterra e alcune realizzate direttamente sul luogo dove la galleria è situata nei pochi giorni che precedono l’inaugurazione. Lo sguardo di Loredana e Jane si incentra nella mostra Mapping spaces sull’identità geografica e paesaggistica, restituendo due visioni soggettive di uno stesso luogo in una sorta di diaristica del paesaggio, che registra e riflette le trasformazioni di natura sociale e ambientale.
La zona d'indagine in questione è quella nella provincia di Parma, a Medesano, territorio che sta subendo una profonda e veloce mutazione nel paesaggio ad azione dell’uomo soprattutto per la progressiva cementificazione in atto da alcuni anni e per l‘imminente realizzazione di bacini idrici ad alto impatto ambientale che segneranno per sempre l‘identità e la storia di questo territorio.
Jane Wafer si confronterà con lo spazio della galleria appendendo al soffitto delle reti in composizione con elementi naturali raccolti direttamente sul sito dove gli invasi idrici dovranno sorgere dichiarando un dialogo diretto tra la sua opera e il luogo in cui ci troviamo insieme al suo destino. Ad accompagnare l’installazione ci sarà un video che documenta una performance che Jane ha realizzato a Oxford la quale consiste nel trasporto di un divano attraverso un fiume come dono all’ ospedale che ha curato un suo parente recentemente scomparso. La confidenza di questo accaduto di cui l’artista vuole renderci partecipi, rappresenta la metafora dell’attraversamento, del nostro passaggio su questa terra e delle tracce che rappresentano la memoria del nostro vissuto.
Loredana Faraon utilizza la tecnica del calco in lattice per creare un negativo di una delle pareti esterne della galleria invitando lo spettatore ad un vero e proprio cambio di prospettiva ripensando il rapporto tra interno ed esterno.
Oltre a quest’opera realizzata in site-specific, trova spazio nella galleria anche l’opera che Loredana ha realizzato nel 2009 a Londra, sempre in lattice, all’ex fabbrica di mattoni Truman Brewery, di Brick Lane. Il calco è una delle più antiche pratiche scultoree e in passato veniva realizzata “a memoria dei posteri” come riportava la scritta delle maschere mortuarie. Il calco di un oggetto significa congelarlo in un tempo sospeso e conferirgli una sorta di immortalità.
Provenienti dalla stessa formazione accademica alla Fine Art at Oxford Brookes University, le due artiste emergenti espongono per la prima volta in Italia presentando l’installazione dal titolo Truman Brewery 2009, le sculture “The Object Museum” di Loredana Faraon, il video “Rites of passage: taking a sofa on a journey” e l’installazione “Lost Lands” di Jane Wafer. Il risultato è una doppia personale di artiste che lavorano in modo indipendente l’una dall’altra e che propongono opere realizzate nel 2009 in Inghilterra e alcune realizzate direttamente sul luogo dove la galleria è situata nei pochi giorni che precedono l’inaugurazione. Lo sguardo di Loredana e Jane si incentra nella mostra Mapping spaces sull’identità geografica e paesaggistica, restituendo due visioni soggettive di uno stesso luogo in una sorta di diaristica del paesaggio, che registra e riflette le trasformazioni di natura sociale e ambientale.
La zona d'indagine in questione è quella nella provincia di Parma, a Medesano, territorio che sta subendo una profonda e veloce mutazione nel paesaggio ad azione dell’uomo soprattutto per la progressiva cementificazione in atto da alcuni anni e per l‘imminente realizzazione di bacini idrici ad alto impatto ambientale che segneranno per sempre l‘identità e la storia di questo territorio.
Jane Wafer si confronterà con lo spazio della galleria appendendo al soffitto delle reti in composizione con elementi naturali raccolti direttamente sul sito dove gli invasi idrici dovranno sorgere dichiarando un dialogo diretto tra la sua opera e il luogo in cui ci troviamo insieme al suo destino. Ad accompagnare l’installazione ci sarà un video che documenta una performance che Jane ha realizzato a Oxford la quale consiste nel trasporto di un divano attraverso un fiume come dono all’ ospedale che ha curato un suo parente recentemente scomparso. La confidenza di questo accaduto di cui l’artista vuole renderci partecipi, rappresenta la metafora dell’attraversamento, del nostro passaggio su questa terra e delle tracce che rappresentano la memoria del nostro vissuto.
Loredana Faraon utilizza la tecnica del calco in lattice per creare un negativo di una delle pareti esterne della galleria invitando lo spettatore ad un vero e proprio cambio di prospettiva ripensando il rapporto tra interno ed esterno.
Oltre a quest’opera realizzata in site-specific, trova spazio nella galleria anche l’opera che Loredana ha realizzato nel 2009 a Londra, sempre in lattice, all’ex fabbrica di mattoni Truman Brewery, di Brick Lane. Il calco è una delle più antiche pratiche scultoree e in passato veniva realizzata “a memoria dei posteri” come riportava la scritta delle maschere mortuarie. Il calco di un oggetto significa congelarlo in un tempo sospeso e conferirgli una sorta di immortalità.
13
febbraio 2010
Loredana Faraon / Jane Wafer – Mapping spaces
Dal 13 febbraio al 28 marzo 2010
arte contemporanea
Location
ATTIC STUDIO
Medesano, Strada Dei Ferrari, 30, (Parma)
Medesano, Strada Dei Ferrari, 30, (Parma)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
13 Febbraio 2010, ore 18.00
Autore