Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Loreno Sguanci – sculture e spazio
La mostra“Loreno Sguanci: sculture e spazio” rappresenta l’omaggio della città di Pesaro verso un grande artista che ha saputo entrare nel dibattito culturale ed artistico nazionale del Novecento, affermandosi con una solida cifra identitaria. In esposizione un nucleo di 14 opere facenti parte della
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura sabato 7 dicembre in Piazza del Popolo a Pesaro Capitale Italiana della cultura, la mostra “Loreno Sguanci: sculture e spazio”. Sotto il loggiato del Palazzo Ducale le opere del grande artista con le sue celebri sculture in legno.
La mostra“Loreno Sguanci: sculture e spazio” rappresenta l’omaggio della città di Pesaro verso un grande artista che ha saputo entrare nel dibattito culturale ed artistico nazionale del Novecento, affermandosi con una solida cifra identitaria. In esposizione un nucleo di 14 opere facenti parte della donazione che la famiglia dell’artista ha voluto dedicare al Comune di Pesaro e di fatto, da oggi parte integrante del patrimonio artistico della città.
La mostra, di grande impatto estetico per sua collocazione, si snoda nell’installazione, sotto il loggiato prefettizio, delle sculture lignee che vanno dalla fine degli anni ’70 al 2004, a rimarcare gli ultimi trent’anni della ricerca estetico-formale di Loreno Sguanci, la scelta del luogo risponde alla vocazione propria dell’arte visiva, ovvero quella di mostrasi tra la gente, come appunto avviene in questo luogo in un luogo prestigioso molto frequentato dai cittadini. Le sculture ricordano antiche steli, che si allungano verso l’alto, la loro superficie è finemente lavorata, attraverso la preziosità dell’intaglio. I totem, si configurano come introverse e silenziose creazioni, celebrano il tema del rapporto dell’opera d’arte con lo spazio urbano e dell’artista inteso come operatore culturale. Aspetti, questi, centrali nella ricerca artistica dello scultore che già dal 1970 partecipa alle maggiori iniziative in campo artistico dedicate all’arte per la città e all’attuazione delle giuste istanze democratiche di una cultura accessibile a tutti e liberamente fruibile.
«Donare questa mostra temporanea alla città significa riportare in vita il lavoro di nostro padre, enfatizzando la sua personalità che lo ha fatto impegnare a 360° nella vita artistica, sociale, amministrativa e in quella culturale. Ha preso scelte coerenti, con umiltà e con l’obiettivo di creare qualcosa di bello per la sua città, che fosse disponibile a tutti” – hanno affermato Maria Stella e Luca Sguanci, figli dell’artista Loreno Sguanci
Bruno Ceci che ha seguito da vicino il lavoro di Sguanci, ha delineato un quadro chiaro sulla sua arte: «Abitare poeticamente lo spazio in un movimento che proceda dall’etico all’estetico, per sconfinare nella realtà e nel paesaggio contemporaneo, si è delineata come la responsabilità, se non la possibilità che mancava, a cui la scultura dei nostri anni è stata chiamata, per scompaginare con la qualità dei propri segni, con la profondità di un ritrovato linguaggio, la linearità e l’appiattimento di un tempo saturo dall’overdose visiva dei “cattivi segni”. La lunga, problematica e rara vicenda artistica di Loreno Sguanci si è posta a pieno titolo come una delle presenze che con autentico slancio ha saputo meglio interpretare questo significativo e non rinviabile compito. Tutta la singolare differenza della sua ricerca, protesa ad una personale ridefinizione del concetto di scultura, impegnata a dissolvere i confini tra la sfera dell’arte e la dimensione della vita, è incentrata in una inedita dilatazione ambientale, con una urgente determinazione a porsi in situazione e la vocazione a farsi spazio».
Come pochi altri artisti, questo umile e rigoroso «“artigiano dell’essere” ha saputo avvalorare la propensione del suo inconfondibile lavoro a divenire luogo, allontanando concettualmente l’idea dell’opera come sistema chiuso di segni, massa ripiegata su se stessa distanziata in una pura esibizione visiva – ha precisato Ceci -. È grazie a questa peculiarità se la sua ricerca scultorea ha potuto assumere una inedita consapevolezza dello spazio, onde quest’ultimo ha assunto una concreta connotazione formale, rivelandosi esso stesso elemento sculturale, malleabile, e non anonimo contenitore di volumi. Entro tale contesto, ove si misura tutta l’interna problematica di un operare sempre lucidamente intenzionato e, dall’altra, la sua alta capacità di sorprendere sul filo di una forma ogni possibile coinvolgimento con la realtà e con l’uomo, la scultura può rivendicare la qualità ed il rigore di una scelta, la determinazione e l’urgenza di specificarsi come vibrante produzione d’esperienza». La mostra resterà visitabile fino al 30 dicembre, sempre accessibile.
L’esposizione è organizzata dal Comune di Pesaro con la collaborazione della Prefettura di Pesaro e Urbino, Archivio Loreno Sguanci APS, Azobé Odv e Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura.
Ufficio Stampa
Roripress_ 3472685139
La mostra“Loreno Sguanci: sculture e spazio” rappresenta l’omaggio della città di Pesaro verso un grande artista che ha saputo entrare nel dibattito culturale ed artistico nazionale del Novecento, affermandosi con una solida cifra identitaria. In esposizione un nucleo di 14 opere facenti parte della donazione che la famiglia dell’artista ha voluto dedicare al Comune di Pesaro e di fatto, da oggi parte integrante del patrimonio artistico della città.
La mostra, di grande impatto estetico per sua collocazione, si snoda nell’installazione, sotto il loggiato prefettizio, delle sculture lignee che vanno dalla fine degli anni ’70 al 2004, a rimarcare gli ultimi trent’anni della ricerca estetico-formale di Loreno Sguanci, la scelta del luogo risponde alla vocazione propria dell’arte visiva, ovvero quella di mostrasi tra la gente, come appunto avviene in questo luogo in un luogo prestigioso molto frequentato dai cittadini. Le sculture ricordano antiche steli, che si allungano verso l’alto, la loro superficie è finemente lavorata, attraverso la preziosità dell’intaglio. I totem, si configurano come introverse e silenziose creazioni, celebrano il tema del rapporto dell’opera d’arte con lo spazio urbano e dell’artista inteso come operatore culturale. Aspetti, questi, centrali nella ricerca artistica dello scultore che già dal 1970 partecipa alle maggiori iniziative in campo artistico dedicate all’arte per la città e all’attuazione delle giuste istanze democratiche di una cultura accessibile a tutti e liberamente fruibile.
«Donare questa mostra temporanea alla città significa riportare in vita il lavoro di nostro padre, enfatizzando la sua personalità che lo ha fatto impegnare a 360° nella vita artistica, sociale, amministrativa e in quella culturale. Ha preso scelte coerenti, con umiltà e con l’obiettivo di creare qualcosa di bello per la sua città, che fosse disponibile a tutti” – hanno affermato Maria Stella e Luca Sguanci, figli dell’artista Loreno Sguanci
Bruno Ceci che ha seguito da vicino il lavoro di Sguanci, ha delineato un quadro chiaro sulla sua arte: «Abitare poeticamente lo spazio in un movimento che proceda dall’etico all’estetico, per sconfinare nella realtà e nel paesaggio contemporaneo, si è delineata come la responsabilità, se non la possibilità che mancava, a cui la scultura dei nostri anni è stata chiamata, per scompaginare con la qualità dei propri segni, con la profondità di un ritrovato linguaggio, la linearità e l’appiattimento di un tempo saturo dall’overdose visiva dei “cattivi segni”. La lunga, problematica e rara vicenda artistica di Loreno Sguanci si è posta a pieno titolo come una delle presenze che con autentico slancio ha saputo meglio interpretare questo significativo e non rinviabile compito. Tutta la singolare differenza della sua ricerca, protesa ad una personale ridefinizione del concetto di scultura, impegnata a dissolvere i confini tra la sfera dell’arte e la dimensione della vita, è incentrata in una inedita dilatazione ambientale, con una urgente determinazione a porsi in situazione e la vocazione a farsi spazio».
Come pochi altri artisti, questo umile e rigoroso «“artigiano dell’essere” ha saputo avvalorare la propensione del suo inconfondibile lavoro a divenire luogo, allontanando concettualmente l’idea dell’opera come sistema chiuso di segni, massa ripiegata su se stessa distanziata in una pura esibizione visiva – ha precisato Ceci -. È grazie a questa peculiarità se la sua ricerca scultorea ha potuto assumere una inedita consapevolezza dello spazio, onde quest’ultimo ha assunto una concreta connotazione formale, rivelandosi esso stesso elemento sculturale, malleabile, e non anonimo contenitore di volumi. Entro tale contesto, ove si misura tutta l’interna problematica di un operare sempre lucidamente intenzionato e, dall’altra, la sua alta capacità di sorprendere sul filo di una forma ogni possibile coinvolgimento con la realtà e con l’uomo, la scultura può rivendicare la qualità ed il rigore di una scelta, la determinazione e l’urgenza di specificarsi come vibrante produzione d’esperienza». La mostra resterà visitabile fino al 30 dicembre, sempre accessibile.
L’esposizione è organizzata dal Comune di Pesaro con la collaborazione della Prefettura di Pesaro e Urbino, Archivio Loreno Sguanci APS, Azobé Odv e Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura.
Ufficio Stampa
Roripress_ 3472685139
07
dicembre 2024
Loreno Sguanci – sculture e spazio
Dal 07 al 30 dicembre 2024
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Pesaro
Pesaro, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
24 ore
Vernissage
7 Dicembre 2024, 18.00
Autore
Autore testo critico
Allestimento