Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Lorenzo Acciai – Facemerge
Il progetto fotografico di Lorenzo Acciai parte dalla selezione dei soggetti, dei volti come lastre dei sentimenti umani. Soggetti legati da parentela, la cui unione ne definisce le somiglianze
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Volti stranianti, enigmatici, spaesanti.
Il progetto fotografico di Lorenzo Acciai parte dalla selezione dei soggetti, dei volti come
lastre dei sentimenti umani. Soggetti legati da parentela, la cui unione ne definisce le
somiglianze.
I processi di manipolazione delle foto, nel susseguirsi, si mescolano alla prospettiva
totale del progetto che si situa, allo stesso tempo, nel prima e nel dopo, nella scelta e nel
morphing in cui la serie acquista un suo significato collettivo.
Nei processi di formazione dell’identità, l’identificazione si pone come prima essenziale
componente; il modello in posa prende coscienza di sé come immagine non come
intero che, nel Facemerge, diventa esemplificativa di una problematicità identificativa
pirandelliana.
Si viene a delineare così la ricerca delle figure similari, con le quali si condividono delle
comunanze ( la consanguineità , la famiglia), un’ appartenenza definibile come un noi.
Tramite un susseguirsi di processi, una sorta di metamorfosi kafkiana, si stabilisce
il processo di distacco per arrivare all’individuazione che può avvenire solo dopo un
assoluto distanziamento.
I facemerge sono una transizione, qualcosa di nuovo ma di indefinito, che si muove tra
l’identificazione e l’individuazione.
Questi scatti, dopo una prima familiarità, creano nell’osservatore un effetto di
perturbante, un punctum di disturbo, lo spaventoso del familiare ed estraneo simultaneo,
un’attrazione verso l’altro disarmonico.
L’occhio fotografico ci rivela la realtà anzi, di più, la macchina fotografica diventa ciò
che riesce a vedere oltre l’occhio umano.
C’e anche un ritorno ad una fotografia nella sua essenzialità arcaica, muovendosi in uno
spazio tra l’analogico e il fotoritocco, il tradizionale e il contemporaneo. L’origine e
l’originialità della fotografia che riemergono.
Barthes parlando di certe fotografie osserva che sono in grado di rivelare in noi la
presenza di un antenato, un qualcosa che va al di là del volto reale, un tratto genetico, un
pezzo di sé stessi che ci viene da un parente, un ascendente. Il ritratto diventa rivelatore,
tramite la somiglianza genetica, ci mostra l’anima vera di un uomo, un’unità più antica
e sostanziale, che annega l’individualità dei soggetti ma, allo stesso tempo, la dilata in
qualcosa che va al di là del tempo e dell’io.
Francesca Biagini
FACEMERGE progetto fotografico di Lorenzo Acciai
verrà inaugurata mercoledì 27 giugno alle ore 18.30 ad ArtCave - Firenze
ArtCave studio è un progetto di spazio per l’arte e studio privato nato nel Dicembre del
2011 da una idea di collaborazione tra: Matteo Aldo Menduni, Valentino Carrai e Arlo
Haisek; tre artisti che lavorano nel campo del design, del gioiello e della scultura.
Il lavoro all’ interno di questo spazio viene affrontato in maniera organica e progettuale
nella creazione di forme pensate per il posto e di eventi artistici adatti al luogo.
Il progetto fotografico di Lorenzo Acciai parte dalla selezione dei soggetti, dei volti come
lastre dei sentimenti umani. Soggetti legati da parentela, la cui unione ne definisce le
somiglianze.
I processi di manipolazione delle foto, nel susseguirsi, si mescolano alla prospettiva
totale del progetto che si situa, allo stesso tempo, nel prima e nel dopo, nella scelta e nel
morphing in cui la serie acquista un suo significato collettivo.
Nei processi di formazione dell’identità, l’identificazione si pone come prima essenziale
componente; il modello in posa prende coscienza di sé come immagine non come
intero che, nel Facemerge, diventa esemplificativa di una problematicità identificativa
pirandelliana.
Si viene a delineare così la ricerca delle figure similari, con le quali si condividono delle
comunanze ( la consanguineità , la famiglia), un’ appartenenza definibile come un noi.
Tramite un susseguirsi di processi, una sorta di metamorfosi kafkiana, si stabilisce
il processo di distacco per arrivare all’individuazione che può avvenire solo dopo un
assoluto distanziamento.
I facemerge sono una transizione, qualcosa di nuovo ma di indefinito, che si muove tra
l’identificazione e l’individuazione.
Questi scatti, dopo una prima familiarità, creano nell’osservatore un effetto di
perturbante, un punctum di disturbo, lo spaventoso del familiare ed estraneo simultaneo,
un’attrazione verso l’altro disarmonico.
L’occhio fotografico ci rivela la realtà anzi, di più, la macchina fotografica diventa ciò
che riesce a vedere oltre l’occhio umano.
C’e anche un ritorno ad una fotografia nella sua essenzialità arcaica, muovendosi in uno
spazio tra l’analogico e il fotoritocco, il tradizionale e il contemporaneo. L’origine e
l’originialità della fotografia che riemergono.
Barthes parlando di certe fotografie osserva che sono in grado di rivelare in noi la
presenza di un antenato, un qualcosa che va al di là del volto reale, un tratto genetico, un
pezzo di sé stessi che ci viene da un parente, un ascendente. Il ritratto diventa rivelatore,
tramite la somiglianza genetica, ci mostra l’anima vera di un uomo, un’unità più antica
e sostanziale, che annega l’individualità dei soggetti ma, allo stesso tempo, la dilata in
qualcosa che va al di là del tempo e dell’io.
Francesca Biagini
FACEMERGE progetto fotografico di Lorenzo Acciai
verrà inaugurata mercoledì 27 giugno alle ore 18.30 ad ArtCave - Firenze
ArtCave studio è un progetto di spazio per l’arte e studio privato nato nel Dicembre del
2011 da una idea di collaborazione tra: Matteo Aldo Menduni, Valentino Carrai e Arlo
Haisek; tre artisti che lavorano nel campo del design, del gioiello e della scultura.
Il lavoro all’ interno di questo spazio viene affrontato in maniera organica e progettuale
nella creazione di forme pensate per il posto e di eventi artistici adatti al luogo.
27
giugno 2012
Lorenzo Acciai – Facemerge
Dal 27 giugno al 18 luglio 2012
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ARTCAVE STUDIO
Firenze, Via Di San Niccolò, 58, (Firenze)
Firenze, Via Di San Niccolò, 58, (Firenze)
Vernissage
27 Giugno 2012, ORE 18.30
Autore