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Lorenzo Bonechi – La pittura e l’attesa
L’arte di Lorenzo Bonechi riempie le vetrine di CRAC. Nella mostra La pittura e l’attesa curata da Alessandro Mescoli e Tiberio Cattelani, presso lo spazio dedicato all’arte contemporanea sotto le mura storiche di Castelnuovo, è esposta l’opera “San Francesco e gli uccelli” del pittore toscano.
Comunicato stampa
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Castelnuovo, l’opera di Lorenzo Bonechi chiude la stagione di CRAC
Nello spazio sotto le mura è esposta fino al 23 gennaio “San Francesco e gli uccelli”
L’arte di Lorenzo Bonechi riempie le vetrine di CRAC per le festività e oltre. Nella mostra “La pittura e l’attesa” curata da Alessandro Mescoli e Tiberio Cattelani, l’ultima della stagione presso lo spazio dedicato all’arte contemporanea sotto le mura storiche di Castelnuovo, è esposta l’opera “San Francesco e gli uccelli” del pittore toscano, autore poetico dal tratto delicato, che nei suoi quadri abbina avanguardia e tradizione toscana.
“Il lavoro di Lorenzo Bonechi – racconta Alessandro Mescoli nel testo d’accompagnamento –, uno degli ultimi pittori di corrente italiani, deve la sua riconoscibilità all’inesausta ricerca sul colore e sulla prossemica, insieme all’elaborazione di un modello pittorico registico legato ad una cultura visiva di ‘umanesimo esteso’ tipicamente italiano. L’impianto cromatico utilizzato da Bonechi, come nel “San Francesco e gli uccelli” qui esposta, è estremamente ricercato e può essere assimilato a quello di importanti opere del passato; dagli affreschi toscani del duetrecento, alle icone bizantine, fino ad arrivare in alcuni casi a piatte campiture di deriva suprematista oppure ancora, vicine alla color field painting. Artista dedito alla pittura ma anche al disegno a pastello, sviluppa nell’ambito di questa tecnica un segno incerto, di allusione alla lontananza dell’azione narrata, o al ricordo, con un controllo sulla risultante cromatica simile a quello dei divisionisti. Le figure allungate di uomini e donne che il pittore toscano - morto improvvisamente all’apice della sua carriera nel 1994 - rappresenta nei suoi quadri, sono note per essere avvolte da una luce tagliente ed abbacinante che ne esalta vesti e sillohuette, congelandole in situazioni teatralizzate ed intime, di azione rallentata, dialogo o contemplazione, mai in grado di arrivare ad un vero scambio comunicativo; accrescendo così la sensazione di silenzio e sospensione dell’intera scena,spesso derivata da episodi storici o religiosi. Protagonista internazionale insieme a Omar Galliani, Ubaldo Bartolini e Carlo Maria Mariani del ‘ritorno alla pittura’, Bonechi sarà inserito, per il recupero della tradizione e dei temi del passato cui si rivolge, nel gruppo degli Anacronisti, conosciuti anche come pittori colti, pittori della memoria, citazionisti, o ipermanieristi, e sostenuto dai più importanti teorici italiani e stranieri (Calvesi, Mussa, Tomassoni, Tondelli, et al.). Su invito di Jean Claire, le sue opere, sono state esposte postume alla 46° biennale di Venezia. È presente nelle più importanti collezioni e musei del mondo come la TATE di Londra e gli Uffizi di Firenze”.
L’opera di Bonechi resterà esposta fino a domenica 23 gennaio, con finissage alle 17 in occasione del Giorno della Memoria.
Nello spazio sotto le mura è esposta fino al 23 gennaio “San Francesco e gli uccelli”
L’arte di Lorenzo Bonechi riempie le vetrine di CRAC per le festività e oltre. Nella mostra “La pittura e l’attesa” curata da Alessandro Mescoli e Tiberio Cattelani, l’ultima della stagione presso lo spazio dedicato all’arte contemporanea sotto le mura storiche di Castelnuovo, è esposta l’opera “San Francesco e gli uccelli” del pittore toscano, autore poetico dal tratto delicato, che nei suoi quadri abbina avanguardia e tradizione toscana.
“Il lavoro di Lorenzo Bonechi – racconta Alessandro Mescoli nel testo d’accompagnamento –, uno degli ultimi pittori di corrente italiani, deve la sua riconoscibilità all’inesausta ricerca sul colore e sulla prossemica, insieme all’elaborazione di un modello pittorico registico legato ad una cultura visiva di ‘umanesimo esteso’ tipicamente italiano. L’impianto cromatico utilizzato da Bonechi, come nel “San Francesco e gli uccelli” qui esposta, è estremamente ricercato e può essere assimilato a quello di importanti opere del passato; dagli affreschi toscani del duetrecento, alle icone bizantine, fino ad arrivare in alcuni casi a piatte campiture di deriva suprematista oppure ancora, vicine alla color field painting. Artista dedito alla pittura ma anche al disegno a pastello, sviluppa nell’ambito di questa tecnica un segno incerto, di allusione alla lontananza dell’azione narrata, o al ricordo, con un controllo sulla risultante cromatica simile a quello dei divisionisti. Le figure allungate di uomini e donne che il pittore toscano - morto improvvisamente all’apice della sua carriera nel 1994 - rappresenta nei suoi quadri, sono note per essere avvolte da una luce tagliente ed abbacinante che ne esalta vesti e sillohuette, congelandole in situazioni teatralizzate ed intime, di azione rallentata, dialogo o contemplazione, mai in grado di arrivare ad un vero scambio comunicativo; accrescendo così la sensazione di silenzio e sospensione dell’intera scena,spesso derivata da episodi storici o religiosi. Protagonista internazionale insieme a Omar Galliani, Ubaldo Bartolini e Carlo Maria Mariani del ‘ritorno alla pittura’, Bonechi sarà inserito, per il recupero della tradizione e dei temi del passato cui si rivolge, nel gruppo degli Anacronisti, conosciuti anche come pittori colti, pittori della memoria, citazionisti, o ipermanieristi, e sostenuto dai più importanti teorici italiani e stranieri (Calvesi, Mussa, Tomassoni, Tondelli, et al.). Su invito di Jean Claire, le sue opere, sono state esposte postume alla 46° biennale di Venezia. È presente nelle più importanti collezioni e musei del mondo come la TATE di Londra e gli Uffizi di Firenze”.
L’opera di Bonechi resterà esposta fino a domenica 23 gennaio, con finissage alle 17 in occasione del Giorno della Memoria.
04
dicembre 2021
Lorenzo Bonechi – La pittura e l’attesa
Dal 04 dicembre 2021 al 23 gennaio 2022
arte contemporanea
Location
CRAC – CASTELNUOVO RANGONE ARTE CONTEMPORANEA
Castelnuovo Rangone, via della Conciliazione, 1/D, (Modena)
Castelnuovo Rangone, via della Conciliazione, 1/D, (Modena)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 0-24
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini