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Lorenzo Capellini – Aldilà del Muro
“La mostra di Lorenzo Capellini – dichiara Novo Umberto Maerna – utilizza il linguaggio fotografico,
fortemente evocativo per definizione, ricordandoci che la caduta del Muro significò molte cose
insieme.”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione del ventennale della caduta del Muro di Berlino, si tiene a Milano da mercoledì 10 a
giovedì 26 novembre - presso il foyer dello Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano - la
mostra fotografica “ALDILA’ DEL MURO - 9 novembre 1989 - 9 novembre 2009” di Lorenzo
Capellini, promossa dalla Provincia di Milano.
All’inaugurazione (ore 18) interverranno l’On. Margherita Boniver, l’On. Carlo Ripa di Meana,
l’On. Vittorio Sgarbi e l’On. Ignazio La Russa, Ministro della Difesa.
“La mostra di Lorenzo Capellini - dichiara Novo Umberto Maerna - utilizza il linguaggio fotografico,
fortemente evocativo per definizione, ricordandoci che la caduta del Muro significò molte cose
insieme. Anzitutto la fine dell’utopia comunista, che aveva oppresso per oltre mezzo secolo la
Germania dell’Est e l’Europa Orientale, ma anche il ridestarsi della coscienza europea, che il
marxismo aveva conculcato. La caduta del Muro segna così la rinascita dell’Europa, patria che
accomuna centinaia di milioni di persone. L’incontro con Carlo Ripa di Meana e Vittorio Sgarbi ci
consentirà infine di rievocare la Biennale del Dissenso, che si svolse nel 1978 a Venezia in
omaggio agli intellettuali ed agli uomini di cultura perseguiti dall’Unione Sovietica e dai paesi a
guida comunista”.
Il 9 novembre 1989 Capellini era a Parigi quando arrivò la straordinaria notizia che da quella sera i
berlinesi dell’Est avrebbero potuto varcare “il muro” e andare a Berlino Ovest senza problemi.
Atterrato all’aeroporto di Berlino, chiese al taxista di portarlo subito alla Porta di Brandeburgo: “Ho
visto la felicità. Centinaia di persone abbracciate. La grande festa è durata tutta la notte. Ho
assistito, poco più in là, all’apertura di un varco sulla Kreuzbergstrasse. Indimenticabile la gioia sui
visi dei giovani che oltrepassavano il muro per la prima volta. Il giorno dopo sono andato in
Potsdamer Platz: quella che un tempo era la più importante piazza della città, è ora una grande
spianata desolata, una specie di terrain vague attraversato dal muro; qui ne avevano appena
demolito un grande pezzo per far passare anche le scoppiettanti Trabant, mentre la gente passava
incredula”. Le strade di Berlino Ovest erano state invase da centinaia di migliaia di persone. Code
interminabili davanti alle banche per ritirare i 100 marchi che il governo federale regala a tutti i
berlinesi orientali. I negozi e i grandi magazzini della Kunfusterdhamm presi d’assalto. Occhi
sbalorditi davanti a cose che non avevano forse mai viste prima. I Filarmonici di Berlino aprono la
Philarmonie a tutti con concerti straordinari e Rostropovic, con il suo violoncello, suona sotto al
muro appena bucato. I soldati inglesi avevano alzato una tenda da campo proprio aldilà della
breccia nella Potsdamer Platz: stavano offrendo una tazza di the e una mappa di Berlio Ovest agli
“ostberliner”. Mentre Capellini fotografava si avvicinò una ragazza che per la prima volta veniva
all’Ovest: “La nostra è stata una rivoluzione dolce”, gli disse, e sul suo viso c’erano lacrime e
felicità.
Lorenzo Capellini inizia l’attività di fotografo nel 1958 a Londra, collaborando a giornali inglesi, con Il Mondo
di Mario Pannunzio e con la RAI. Nel 1964 si trasferisce in Africa dove realizza reportages fotografici. Alla fine
del 1968 torna a vivere in Italia, concentrando il suo lavoro soprattutto sugli artisti. È del 1974 il volume e la
mostra sulla vita di Francesco Petrarca, primo esempio di biografia per immagini della letteratura italiana. Dal
1974 al 1986 si trasferisce a Venezia con l’incarico di fotografo della Biennale. Di quel periodo i volumi: Il
Segno Teatrale, 1974-1978 Cronache di un quadriennio, Carnevale del Teatro. Con Alberto Moravia nel
1979, e negli anni successivi, torna in Africa per dei reportages per il Corriere della Sera. Dal 1984 al 1990 è
fotografo ufficiale del Teatro Comunale di Bologna. A Parigi, nel settembre 1989, per il Centre Georges
Pompidou realizza una mostra personale. Nel 1990 esce L’autunno di Berlino un libro sul crollo del Muro.
Inizia, su suo progetto, la collana di guide di architettura di città italiane. Nell’ottobre 1995 si apre in Umbria
una mostra retrospettiva, curata dalla Fondazione Italiana per la Fotografia. Per il Teatro alla Scala di Milano
fotografa spettacoli di balletto e opere liriche. Nel 1997 esce il libro La Biennale di Venezia dal vivo, cui
seguiranno le edizioni del 1999, 2001, 2003. Nel 1998 la mostra e il volume Fotografia/Scultura, Lorenzo
Capellini/Giò Pomodoro. Nell’ottobre 1999 vengono allestite due sue mostre: a Milano Bellezza senza tempo
e a New York presso la Galleria della New York University. Nel dicembre 2000 a Padova la mostra Schiene.
Del 2001 il volume Il Prato della Valle e nel 2003 L’Odéo Cornaro, entrambi con testo di Vittorio Sgarbi. Nel
2002 il volume Giotto-Vis-à-vis, i volti nella Cappella degli Scrovegni, dopo il restauro degli affreschi. Nel 2003
a Padova, Palazzo della Ragione, la sua mostra Gli anni ’60 nelle fotografie di Lorenzo Capellini. Nel febbraio
2004 la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, in occasione della rassegna Il Nudo fra ideale e realtà, lo invita
con una sua personale di 100 nudi femminili L’Anima del Corpo. Nel 2005 la mostra e il volume Il nudo nel
nudo. Nel 2006 il volume Pantelleria. Nel 2007 la mostra e il libro La mia Africa con Alberto Moravia. Nel 2008
il volume Il fascino dei cavalli, il volume e la mostra La mano di Palladio. Nel 2009 la mostra La mia Africa con
Alberto Moravia, il volume e la mostra Veneto barbaro di muschi e nebbie presso la Camera dei Deputati a
Roma. Mostra Jerzy Grotowsky nel Museo della Zacheta a Varsavia. Nell’estate mostra nel Castello di
Pantelleria. In novembre a Milano la mostra sul Muro di Berlino e in dicembre una personale a Trapani.
La mostra è documentata da un catalogo edito da Minerva Edizioni, con testi del Ministro degli
Esteri On. Franco Frattini, dell’On. Carlo Ripa di Meana, dell’On. Vittorio Sgarbi e dell’On.
Margherita Boniver.
giovedì 26 novembre - presso il foyer dello Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano - la
mostra fotografica “ALDILA’ DEL MURO - 9 novembre 1989 - 9 novembre 2009” di Lorenzo
Capellini, promossa dalla Provincia di Milano.
All’inaugurazione (ore 18) interverranno l’On. Margherita Boniver, l’On. Carlo Ripa di Meana,
l’On. Vittorio Sgarbi e l’On. Ignazio La Russa, Ministro della Difesa.
“La mostra di Lorenzo Capellini - dichiara Novo Umberto Maerna - utilizza il linguaggio fotografico,
fortemente evocativo per definizione, ricordandoci che la caduta del Muro significò molte cose
insieme. Anzitutto la fine dell’utopia comunista, che aveva oppresso per oltre mezzo secolo la
Germania dell’Est e l’Europa Orientale, ma anche il ridestarsi della coscienza europea, che il
marxismo aveva conculcato. La caduta del Muro segna così la rinascita dell’Europa, patria che
accomuna centinaia di milioni di persone. L’incontro con Carlo Ripa di Meana e Vittorio Sgarbi ci
consentirà infine di rievocare la Biennale del Dissenso, che si svolse nel 1978 a Venezia in
omaggio agli intellettuali ed agli uomini di cultura perseguiti dall’Unione Sovietica e dai paesi a
guida comunista”.
Il 9 novembre 1989 Capellini era a Parigi quando arrivò la straordinaria notizia che da quella sera i
berlinesi dell’Est avrebbero potuto varcare “il muro” e andare a Berlino Ovest senza problemi.
Atterrato all’aeroporto di Berlino, chiese al taxista di portarlo subito alla Porta di Brandeburgo: “Ho
visto la felicità. Centinaia di persone abbracciate. La grande festa è durata tutta la notte. Ho
assistito, poco più in là, all’apertura di un varco sulla Kreuzbergstrasse. Indimenticabile la gioia sui
visi dei giovani che oltrepassavano il muro per la prima volta. Il giorno dopo sono andato in
Potsdamer Platz: quella che un tempo era la più importante piazza della città, è ora una grande
spianata desolata, una specie di terrain vague attraversato dal muro; qui ne avevano appena
demolito un grande pezzo per far passare anche le scoppiettanti Trabant, mentre la gente passava
incredula”. Le strade di Berlino Ovest erano state invase da centinaia di migliaia di persone. Code
interminabili davanti alle banche per ritirare i 100 marchi che il governo federale regala a tutti i
berlinesi orientali. I negozi e i grandi magazzini della Kunfusterdhamm presi d’assalto. Occhi
sbalorditi davanti a cose che non avevano forse mai viste prima. I Filarmonici di Berlino aprono la
Philarmonie a tutti con concerti straordinari e Rostropovic, con il suo violoncello, suona sotto al
muro appena bucato. I soldati inglesi avevano alzato una tenda da campo proprio aldilà della
breccia nella Potsdamer Platz: stavano offrendo una tazza di the e una mappa di Berlio Ovest agli
“ostberliner”. Mentre Capellini fotografava si avvicinò una ragazza che per la prima volta veniva
all’Ovest: “La nostra è stata una rivoluzione dolce”, gli disse, e sul suo viso c’erano lacrime e
felicità.
Lorenzo Capellini inizia l’attività di fotografo nel 1958 a Londra, collaborando a giornali inglesi, con Il Mondo
di Mario Pannunzio e con la RAI. Nel 1964 si trasferisce in Africa dove realizza reportages fotografici. Alla fine
del 1968 torna a vivere in Italia, concentrando il suo lavoro soprattutto sugli artisti. È del 1974 il volume e la
mostra sulla vita di Francesco Petrarca, primo esempio di biografia per immagini della letteratura italiana. Dal
1974 al 1986 si trasferisce a Venezia con l’incarico di fotografo della Biennale. Di quel periodo i volumi: Il
Segno Teatrale, 1974-1978 Cronache di un quadriennio, Carnevale del Teatro. Con Alberto Moravia nel
1979, e negli anni successivi, torna in Africa per dei reportages per il Corriere della Sera. Dal 1984 al 1990 è
fotografo ufficiale del Teatro Comunale di Bologna. A Parigi, nel settembre 1989, per il Centre Georges
Pompidou realizza una mostra personale. Nel 1990 esce L’autunno di Berlino un libro sul crollo del Muro.
Inizia, su suo progetto, la collana di guide di architettura di città italiane. Nell’ottobre 1995 si apre in Umbria
una mostra retrospettiva, curata dalla Fondazione Italiana per la Fotografia. Per il Teatro alla Scala di Milano
fotografa spettacoli di balletto e opere liriche. Nel 1997 esce il libro La Biennale di Venezia dal vivo, cui
seguiranno le edizioni del 1999, 2001, 2003. Nel 1998 la mostra e il volume Fotografia/Scultura, Lorenzo
Capellini/Giò Pomodoro. Nell’ottobre 1999 vengono allestite due sue mostre: a Milano Bellezza senza tempo
e a New York presso la Galleria della New York University. Nel dicembre 2000 a Padova la mostra Schiene.
Del 2001 il volume Il Prato della Valle e nel 2003 L’Odéo Cornaro, entrambi con testo di Vittorio Sgarbi. Nel
2002 il volume Giotto-Vis-à-vis, i volti nella Cappella degli Scrovegni, dopo il restauro degli affreschi. Nel 2003
a Padova, Palazzo della Ragione, la sua mostra Gli anni ’60 nelle fotografie di Lorenzo Capellini. Nel febbraio
2004 la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, in occasione della rassegna Il Nudo fra ideale e realtà, lo invita
con una sua personale di 100 nudi femminili L’Anima del Corpo. Nel 2005 la mostra e il volume Il nudo nel
nudo. Nel 2006 il volume Pantelleria. Nel 2007 la mostra e il libro La mia Africa con Alberto Moravia. Nel 2008
il volume Il fascino dei cavalli, il volume e la mostra La mano di Palladio. Nel 2009 la mostra La mia Africa con
Alberto Moravia, il volume e la mostra Veneto barbaro di muschi e nebbie presso la Camera dei Deputati a
Roma. Mostra Jerzy Grotowsky nel Museo della Zacheta a Varsavia. Nell’estate mostra nel Castello di
Pantelleria. In novembre a Milano la mostra sul Muro di Berlino e in dicembre una personale a Trapani.
La mostra è documentata da un catalogo edito da Minerva Edizioni, con testi del Ministro degli
Esteri On. Franco Frattini, dell’On. Carlo Ripa di Meana, dell’On. Vittorio Sgarbi e dell’On.
Margherita Boniver.
09
novembre 2009
Lorenzo Capellini – Aldilà del Muro
Dal 09 al 26 novembre 2009
fotografia
Location
SPAZIO OBERDAN – CINETECA
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Milano, Viale Vittorio Veneto, 2, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 23.00
Vernissage
9 Novembre 2009, ore 18
Editore
MINERVA
Autore