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Lorenzo D’Andrea – Il Santo Graal
Lorenzo D’Andrea presenta per la prima volta al pubblico, nella Chiesa di Sant’Agostino, ed in contemporanea presso la Galleria Dellapina, la sua versione della leggendaria coppa. Una piccola, preziosa scultura bronzea, accompagnata da un’inedita installazione pittorica dal titolo “Jesus’s Band” con la quale l’artista offre una sua personale interpretazione dell’Ultima cena. Un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta, a cura di Adolfo Lippi, Tiziano Lera e della Galleria Dellapina Arte Contemporanea.
Comunicato stampa
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Il Santo Graal: un mistero che dura da duemila anni. Dal 17 al 22 marzo 2010 Lorenzo D’Andrea presenta per la prima volta al pubblico, nella Chiesa di Sant’Agostino, ed in contemporanea presso la Galleria Dellapina, la sua versione della leggendaria coppa. Una piccola, preziosa scultura bronzea, accompagnata da un’inedita installazione pittorica dal titolo “Jesus’s Band” con la quale l’artista offre una sua personale interpretazione dell’Ultima cena. Un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta, a cura di Adolfo Lippi, Tiziano Lera e della Galleria Dellapina Arte Contemporanea.
Vi sono due temi che da centinaia di anni affascinano, richiamano e coinvolgono curiosi, artisti, intellettuali: l’Ultima cena di Gesù Cristo e la leggenda del Graal, la coppa dentro la quale sarebbe stato raccolto il sangue del Messia. Due temi su cui si sofferma Lorenzo D’Andrea, architetto, pittore e scultore, che nella chiesa di Sant’Agostino celebra i due misteri mosso da un’attenta ed approfondita ricerca.
Colloca la coppa con la scritta YEHOSHOA sopra un tabernacolo composto da due piedistalli: un cubo ricoperto di numeri ed un altare marcato dalle sagome di Adamo ed Eva, al centro del quale sta il pomo della conoscenza, il bene ed il male. Si tratta di un prezioso intervento artistico in bronzo, costituito da 4 pezzi, racchiuso in poco più di 17 centimetri di riferimenti, simboli e antiche iconografie. L’opera è stata realizzata dall’artista alla Fonderia Artistica Versiliese: la prima fusione è stata donata a Benedetto XVI.
Di grande impatto visivo l’Ultima cena dipinta da Lorenzo D’Andrea su sagome di legno. Un’installazione pittorica di oltre undici metri per tre di altezza. Con questo soggetto si sono confrontati tutti i grandi maestri dell’antichità, ma anche molti dell’età contemporanea. Da Leonardo Da Vinci a Dalì. D’Andrea dà una sua personale visione, con evidenti richiami cubisti che ne accentuano la forza espressiva. Gli apostoli si muovono, scomposti, sulla scena, mentre il figlio di Dio, presagendo il suo destino, è fermo e meditante al centro del banchetto.
Un’atmosfera sospesa e di mistero pervade la chiesa in un percorso artistico che coinvolge e colpisce il pubblico.
In Galleria i disegni preparatori dell’opera accompagnano lo spettatore attraverso un percorso artistico affascinante e unico.
Cenni biografici
Lorenzo D’Andrea nasce a Lucca il 25 ottobre del 1943 da padre siciliano e madre lucchese. Si iscrive al Liceo Artistico di Carrara. Studia e dipinge con l’aiuto del padre pittore. Consegue il diploma e tiene la prima mostra personale a Carrara nel 1960. Si trasferisce a Milano nello studio del padre e si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico.
Dal 1961 comincia ad esporre nelle più importanti gallerie e musei, in Italia e all’estero; è affermato ritrattista. Tra i suoi lavori più importanti: Sua Santità Giovanni Paolo II, il senatore Giulio Andreotti, il poeta Mario Luzi, lo scultore Pietro Cascella, il musicista Miles Davis, Andrea Bocelli, Carlo e Diana d’Inghilterra, Giovanni Agnelli e molti altri. Hanno scritto sul suo lavoro, tra gli altri: Franco Russoli, Raffaele Carrieri, Mario Luzi, Pietro Cascella, Klaus Honnef, Giancarlo Vigorelli e Giulio Andreotti. Vari editori hanno pubblicato libri sul suo lavoro; giornali e riviste specializzate si sono occupate della sua pittura.
Svolge anche attività di scultore e grafico. Si divide tra la Toscana e la Sardegna.
Vi sono due temi che da centinaia di anni affascinano, richiamano e coinvolgono curiosi, artisti, intellettuali: l’Ultima cena di Gesù Cristo e la leggenda del Graal, la coppa dentro la quale sarebbe stato raccolto il sangue del Messia. Due temi su cui si sofferma Lorenzo D’Andrea, architetto, pittore e scultore, che nella chiesa di Sant’Agostino celebra i due misteri mosso da un’attenta ed approfondita ricerca.
Colloca la coppa con la scritta YEHOSHOA sopra un tabernacolo composto da due piedistalli: un cubo ricoperto di numeri ed un altare marcato dalle sagome di Adamo ed Eva, al centro del quale sta il pomo della conoscenza, il bene ed il male. Si tratta di un prezioso intervento artistico in bronzo, costituito da 4 pezzi, racchiuso in poco più di 17 centimetri di riferimenti, simboli e antiche iconografie. L’opera è stata realizzata dall’artista alla Fonderia Artistica Versiliese: la prima fusione è stata donata a Benedetto XVI.
Di grande impatto visivo l’Ultima cena dipinta da Lorenzo D’Andrea su sagome di legno. Un’installazione pittorica di oltre undici metri per tre di altezza. Con questo soggetto si sono confrontati tutti i grandi maestri dell’antichità, ma anche molti dell’età contemporanea. Da Leonardo Da Vinci a Dalì. D’Andrea dà una sua personale visione, con evidenti richiami cubisti che ne accentuano la forza espressiva. Gli apostoli si muovono, scomposti, sulla scena, mentre il figlio di Dio, presagendo il suo destino, è fermo e meditante al centro del banchetto.
Un’atmosfera sospesa e di mistero pervade la chiesa in un percorso artistico che coinvolge e colpisce il pubblico.
In Galleria i disegni preparatori dell’opera accompagnano lo spettatore attraverso un percorso artistico affascinante e unico.
Cenni biografici
Lorenzo D’Andrea nasce a Lucca il 25 ottobre del 1943 da padre siciliano e madre lucchese. Si iscrive al Liceo Artistico di Carrara. Studia e dipinge con l’aiuto del padre pittore. Consegue il diploma e tiene la prima mostra personale a Carrara nel 1960. Si trasferisce a Milano nello studio del padre e si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico.
Dal 1961 comincia ad esporre nelle più importanti gallerie e musei, in Italia e all’estero; è affermato ritrattista. Tra i suoi lavori più importanti: Sua Santità Giovanni Paolo II, il senatore Giulio Andreotti, il poeta Mario Luzi, lo scultore Pietro Cascella, il musicista Miles Davis, Andrea Bocelli, Carlo e Diana d’Inghilterra, Giovanni Agnelli e molti altri. Hanno scritto sul suo lavoro, tra gli altri: Franco Russoli, Raffaele Carrieri, Mario Luzi, Pietro Cascella, Klaus Honnef, Giancarlo Vigorelli e Giulio Andreotti. Vari editori hanno pubblicato libri sul suo lavoro; giornali e riviste specializzate si sono occupate della sua pittura.
Svolge anche attività di scultore e grafico. Si divide tra la Toscana e la Sardegna.
17
marzo 2010
Lorenzo D’Andrea – Il Santo Graal
Dal 17 marzo all'otto aprile 2010
arte contemporanea
Location
DELLA PINA ARTE CONTEPORANEA
Pietrasanta, Piazza Duomo, 11, (Lucca)
Pietrasanta, Piazza Duomo, 11, (Lucca)
Orario di apertura
Dal 17 al 22 Marzo 2010 in Chiesa; fino all’8 Aprile in Galleria Dal martedì alla domenica: dalle 16,00 alle 19,00 in Chiesa e alle 16,30 alle 20 in Galleria
Vernissage
17 Marzo 2010, dalle ore 17,30 Chiesa di Sant’Agostino e Galleria Dellapina Arte Contemporanea
Autore
Curatore