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Lorenzo Filomeni – Ruggini Oltre
La Galleria Aretusa arte contemporanea è lieta di presentare per la prima volta nella propria sede di Pietrasanta la personale dell’artista Lorenzo Filomeni.
Comunicato stampa
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La Galleria Aretusa arte contemporanea è lieta di presentare per la prima volta nella propria sede di Pietrasanta la personale dell'artista Lorenzo Filomeni.
Ormai noto per il suo lavoro legato alle scaglie di ruggine ed allo spazio, la mostra vuole essere la lente attraverso cui osservare e valutare la ricerca di Filomeni fino ad oggi. Opere eseguite nel 2009 e opere recenti incentrate sul lavoro dei fondi. Tele preparate con paste volume e raschiate secondo modalità diverse al fine di ricreare un supporto, un luogo dove deporre cromie e forme in scaglie di ruggine.
Aprono la mostra due grandi tele, una nera e una blu metallizzato. Le raschiature dal centro invadono lo spazio oltre i confini della tela, le polveri di rame e di argento nebulizzano la vista, le ruggini irrompono.
Nel viola le tracce sono in orizzontale, mentre nel fucsia e nell'indaco circolari come spirali. Nel mezzo una serie di lavori su tela bianca grezza e verde luminoso dove risaltano le sagome delle scaglie dipinte; poi i segni della pasta volume e la ruggine, a donare una nuova prospettiva ottica.
Una lunga tela di colore giada divide la galleria: i suoi cerchi concentrici si dilatano e la ruggine esplode in tutta la sua forma.
"...E' davvero raro individuare in un artista giovane come lo è Lorenzo una dedizione tale al proprio lavoro, una fede cieca all'arte che insegue.
Che solitamente è prerogativa di chi dovrebbe avere più esperienza.
E' stato giustamente fatto notare in precedenza come Lorenzo tenda a limare quella distanza che da secoli intercorre tra pittura e scultura. E paradossalmente lo fa recuperando l'antica pratica di bottega, ch'era fatta di continuo confronto tra maestro e allievo, attualizzandola nella sua personale ricerca.
In effetti l'artista possiede la pazienza del pittore, quando delinea la composizione delle sue opere; e la violenza - intendendo gestualità - dello scultore, nel momento in cui scaglia - e mai termine fu più adatto in quanto trattasi proprio di scaglie di ruggine - il materiale sulla sua tela.
Fa da corollario un'attenzione alla preparazione dei supporti - le tele appunto - che ha molto in comune con il fare dei battiloro, che con perizia ponevano foglia dopo foglia sui fondi delle tavole in attesa di accogliere il colore.
Lorenzo è tutto questo e molto altro: merito della sua ricerca; e della sua volontà di staccarsi da qualsiasi interpretazione data: la libertà, per l'artista, di recepire l'arte è lasciata a ogni singolo fruitore come se fosse un passaggio naturale, da un soggetto all'altro.
Lorenzo crede fermamente in tutto ciò, con forza: e ha trovato in questa la strada della sua vita.
Artistica per lo meno...". (Francesco Mutti)
Ormai noto per il suo lavoro legato alle scaglie di ruggine ed allo spazio, la mostra vuole essere la lente attraverso cui osservare e valutare la ricerca di Filomeni fino ad oggi. Opere eseguite nel 2009 e opere recenti incentrate sul lavoro dei fondi. Tele preparate con paste volume e raschiate secondo modalità diverse al fine di ricreare un supporto, un luogo dove deporre cromie e forme in scaglie di ruggine.
Aprono la mostra due grandi tele, una nera e una blu metallizzato. Le raschiature dal centro invadono lo spazio oltre i confini della tela, le polveri di rame e di argento nebulizzano la vista, le ruggini irrompono.
Nel viola le tracce sono in orizzontale, mentre nel fucsia e nell'indaco circolari come spirali. Nel mezzo una serie di lavori su tela bianca grezza e verde luminoso dove risaltano le sagome delle scaglie dipinte; poi i segni della pasta volume e la ruggine, a donare una nuova prospettiva ottica.
Una lunga tela di colore giada divide la galleria: i suoi cerchi concentrici si dilatano e la ruggine esplode in tutta la sua forma.
"...E' davvero raro individuare in un artista giovane come lo è Lorenzo una dedizione tale al proprio lavoro, una fede cieca all'arte che insegue.
Che solitamente è prerogativa di chi dovrebbe avere più esperienza.
E' stato giustamente fatto notare in precedenza come Lorenzo tenda a limare quella distanza che da secoli intercorre tra pittura e scultura. E paradossalmente lo fa recuperando l'antica pratica di bottega, ch'era fatta di continuo confronto tra maestro e allievo, attualizzandola nella sua personale ricerca.
In effetti l'artista possiede la pazienza del pittore, quando delinea la composizione delle sue opere; e la violenza - intendendo gestualità - dello scultore, nel momento in cui scaglia - e mai termine fu più adatto in quanto trattasi proprio di scaglie di ruggine - il materiale sulla sua tela.
Fa da corollario un'attenzione alla preparazione dei supporti - le tele appunto - che ha molto in comune con il fare dei battiloro, che con perizia ponevano foglia dopo foglia sui fondi delle tavole in attesa di accogliere il colore.
Lorenzo è tutto questo e molto altro: merito della sua ricerca; e della sua volontà di staccarsi da qualsiasi interpretazione data: la libertà, per l'artista, di recepire l'arte è lasciata a ogni singolo fruitore come se fosse un passaggio naturale, da un soggetto all'altro.
Lorenzo crede fermamente in tutto ciò, con forza: e ha trovato in questa la strada della sua vita.
Artistica per lo meno...". (Francesco Mutti)
21
maggio 2010
Lorenzo Filomeni – Ruggini Oltre
Dal 21 maggio al 13 giugno 2010
arte contemporanea
Location
ARETUSA ARTE CONTEMPORANEA
Pietrasanta, Viale Guglielmo Oberdan, 8/10, (Lucca)
Pietrasanta, Viale Guglielmo Oberdan, 8/10, (Lucca)
Vernissage
21 Maggio 2010, ore 18.30
Sito web
www.lofilo.com
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