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Lorenzo Giandotti – Dischiuso
La pittura di Giandotti è la pittura del silenzio, un silenzio che porta alla contemplazione delle cose della vita, dove si gusta la loro essenzialità, si entra nella materia e se ne conosce la loro natura; egli riesce a ridurre tutto questo in colore, in finzione per imitare una verità e tentare di raggiungerla
Comunicato stampa
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..La pittura di Giandotti e' la pittura del silenzio,un silenzio che porta alla contemplazione delle cose della vita,dove si gusta la loro l'essenzialità,si entra nella materia e se ne conosce la loro natura; egli riesce a ridurre tutto questo in colore, in finzione per imitare una verità e tentare di raggiungerla. Una abilità tecnica che riesce a cogliere vibrazioni cromatiche della pietra, dell'intonaco, del legno, del vetro su cui il tempo ha lasciato i suoi segni, e tutto questo con cromie spesso monocrome. Vi e' nei suoi dipinti un rapporto con il vissuto, con la realtà intesa prevalentemente sul piano interiore degli affetti e delle emozioni, una memoria culturale dove si ritrovano soggetti che il tempo passato ci ha lasciato.
Una pittura metafisica, un'ambiguità narrativa dove porte e finestre quasi sempre socchiuse o semiaperte alludono ad una presenza umana, mai descritta, solo evocata; si ha l'impressione che qualcuno abbia abbandonato la scena o che stia per raggiungerla suggerendo un senso di suspance sottile e inquietante. Un'abilità nel rendere visibile il vissuto di porte aperte, chiuse, carezzate, respinte, sbattute, sporcate, scalfite dall'uomo con cui ne hanno condiviso la vita. Ciascuna di queste porte, aperte o chiuse, racconta le ansie, i timori, le tragedie, gli amori, le delusioni di chi le ha attraversate. Sempre in solitudine, dove sono assenti gli uomini, ma presente il loro passaggio. Porte e finestre di vecchie strade secondarie, dimenticate nel cuore della città vecchia, porte e finestre che non riescono piu' ad essere in sintonia con la vita frenetica che scorre attorno, con una urbanizzazione anonima, diventando esse stesse una archeologia dei sentimenti in una società che sembra non riuscire piu' a soffermarsi, a ridere o piangere.
Tratto da da:
Come le bottiglie di Morandi.
Viaggio intorno alla pittura di Lorenzo Giandotti
di Francesco Gurrieri
Lorenzo Giandotti ''Opere recenti'' 2004
Accademia delle Arti e del Disegno Firenze
Una pittura metafisica, un'ambiguità narrativa dove porte e finestre quasi sempre socchiuse o semiaperte alludono ad una presenza umana, mai descritta, solo evocata; si ha l'impressione che qualcuno abbia abbandonato la scena o che stia per raggiungerla suggerendo un senso di suspance sottile e inquietante. Un'abilità nel rendere visibile il vissuto di porte aperte, chiuse, carezzate, respinte, sbattute, sporcate, scalfite dall'uomo con cui ne hanno condiviso la vita. Ciascuna di queste porte, aperte o chiuse, racconta le ansie, i timori, le tragedie, gli amori, le delusioni di chi le ha attraversate. Sempre in solitudine, dove sono assenti gli uomini, ma presente il loro passaggio. Porte e finestre di vecchie strade secondarie, dimenticate nel cuore della città vecchia, porte e finestre che non riescono piu' ad essere in sintonia con la vita frenetica che scorre attorno, con una urbanizzazione anonima, diventando esse stesse una archeologia dei sentimenti in una società che sembra non riuscire piu' a soffermarsi, a ridere o piangere.
Tratto da da:
Come le bottiglie di Morandi.
Viaggio intorno alla pittura di Lorenzo Giandotti
di Francesco Gurrieri
Lorenzo Giandotti ''Opere recenti'' 2004
Accademia delle Arti e del Disegno Firenze
21
giugno 2008
Lorenzo Giandotti – Dischiuso
Dal 21 giugno al 07 luglio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA GAGLIARDI
San Gimignano, Via San Giovanni, 57, (Siena)
San Gimignano, Via San Giovanni, 57, (Siena)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10 alle 19
Autore